Anime & Manga > Special A
Ricorda la storia  |       
Autore: Ammie    20/08/2013    2 recensioni
Non avevo mai capito quali erano i miei veri sentimenti. Credevo di conoscermi, ma avevo torto. Pensavo erroneamente di sapere chi volere al mio fianco. In ogni storia si parte con l'inizio, ma questa partirà dalla fine: ora so come stanno davvero le cose.
Caro diario, ti racconterò tutto.
**inconclusa**
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akira Todo, Un po' tutti, Yahiro Saiga
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Imprevisto Saiga: morderne uno crea dipendenza?

 
 
Caro diario,
Non so né come, né quando è iniziato tutto.
O forse sì.
Alcuni mesi fa Yahiro e Sakura ci fecero una sorpresa, venendo a trovare noi membri della S.A. a scuola. L'insegnante di biologia era assente, quindi abbiamo deciso di passare l'ultima ora insieme a chiacchierare nella serra.
Hikari e Kei stavano litigando come il solito, Ryuu stava scrivendo messaggi a Finn, ma allo stesso tempo cercava anche di tranquillizzare Jun dalle troppe effusioni che la fidanzata gli dimostrava. Megumi stava scrivendo qualcosa nel suo quaderno, Yahiro stava aspettando di poter leggere, anche se in realtà sembrava abbastanza annoiato, e infine Tadashi si stava ingozzando dei miei tramezzini al peperoncino.
Avevano tutti apprezzato lo spuntino, quindi stavo per offrire anche il resto che avevo preparato. Sentendomi osservata alzai lo sguardo e...
Yahiro mi stava guardando molto, molto intensamente.
Non potevo non sentirmi a disagio! Mi fissava con così tanta attenzione che mi sono innervosita, facendo cadere uno dei miei piccoli panini. Tutti si girarono verso di me e Tadashi, sempre il solito, si è messo a piangere perché il suo adorato cibo era caduto a terra.
Subito dopo lo raccolsi, anche se continuavo a sentirmi osservata.
Quando poi arrivò l'ora di tornare a casa non trovai la mia limousine ad aspettarmi fuori: l'autista era stato bloccato dal traffico. Io ero rimasta per sistemare la cucina, gli altri avevano già degli impegni e Tadashi era stato costretto da sua madre ad aiutarla con un lavoro, quindi non avrebbe potuto darmi un passaggio. Costretta ad aspettare per un bel po', mi avvicinai ai bellissimi cespugli di rose da poco fiorite, apprezzandone il profumo.
Con la mente iniziai a pensare a ciò che era quasi accaduto poche ore prima nella serra: ero tranquilla, avevo appena cacciato Tadashi perché con le sue smanie da viaggiatore non riuscivo a concentrarmi su ciò che stavo facendo.
Stavo canticchiando a bassa voce, quando la porta si aprì.
-Tadashi, quante volte ti ho detto di non...-
-Mi addolora che tu mi abbia scambiato per quell'avventuriero, Akira-
-Yahiro! Cosa ci fai qui?- chiesi sorpresa.
-Ti prego, non esagerare con la gioia!- disse in modo sarcastico.
-Senti, non ho tempo. Sono abbastanza occupata, e adesso...-
-Non preoccuparti, volevo solo dirti che la data di partenza per Pechino è stata anticipata: tra quattro giorni-
-Fantastico...- borbottai.
Maledetti affari! O forse no?
Se non fosse stato per loro non sarei stata costretta a viaggiare con Saiga.
-Potrebbe rivelarsi una piacevole pausa- disse poi, distogliendomi dai vari pensieri.
-...Pausa da cosa?- domandai dopo un po', pensierosa.
Strinse le spalle. -Non saprei. Dallo studio, dalla cucina...-
-Non mi pesa cucinare per i miei amici- risposi.
Per alcuni minuti rimanemmo in silenzio: mentre io stavo preparando tutto per lo spuntino, lui stava curiosando e intanto si avvicinava pian piano a me.
-Serve una mano?- disse all'improvviso.
A quelle parole sobbalzai, perché lui era proprio dietro di me.
-Akira! Tutto bene?- domandò sinceramente spaventato dalla mia reazione.
Subito mi girò e mi studiò minuziosamente, sempre tenendomi stretta.
-Ehi...- sussurrò.
Aprii gli occhi che poco prima avevo chiuso, trovandolo di fronte a me, a pochi centimetri dal viso.
Grazie alla vicinanza notai un particolare che mi era sempre sfuggito: i suoi occhi.
Erano chiari, ma non avevano un colore comune. Avevano una strana tonalità di rosa, quasi del colore della pelle. Li fissai a lungo e senza rendermene conto lui aveva spostato lo sguardo verso il basso, sulla mia bocca.
Non potevo farne a meno, ma mi sentivo... Strana.
Come quando Tadashi mi baciava, mi abbracciava o mi diceva cose dolci. Solo che stavolta non c'era il mio ragazzo, ma Yahiro: il ragazzo che odiavo.
Lo odiavo davvero, poi?
Con una mano mi accarezzò i capelli in modo lento e con l'altra mi tirò a sé, mentre io ero completamente immobile. Si abbassò mentre lentamente chiudeva gli occhi. Stava per baciarmi.
Il ragazzo che forse odiavo!
Una parte di me voleva scappare, un'altra voleva sentirlo. Il sapore delle sue labbra, me ne resi conto solo in quel momento, divenne qualcosa che volevo scoprire a tutti i costi. Volevo un morso di Yahiro.
L'unica cosa che mi "salvò" fu il presidente che nessuno conosceva. Non appena urlò dove sei mia adorata Hanazono Yahiro si staccò da me.
Oh, se Kei lo avesse sentito. -L'avete vista?-
-Non è qui, sparisci-
-Non c'è bisogno di rispondere in questo...- si bloccò per un attimo, poi riprese con voce tremante. -Ehm... Qui non c'è, già... Sarà meglio andare...-
Una volta uscito mi girai subito verso Yahiro, capendo il motivo del tremore della voce del Presidente Nessuno. Aveva uno sguardo spaventoso, che incuteva timore puro.
-Akira- mi disse avvicinandosi. Aprì la bocca per parlare, ma non volli ascoltarlo.
-Aspetta, non andartene- continuò, una volta usciti all'aria aperta.
-Non c'è niente da dire- risposi secca. -Proprio niente-
-Oh, andiamo... Se non fosse per stato per quello studente, noi...-
Arrabbiata, presi il suo braccio e lo strinsi, graffiandolo con le unghie. -Ascoltami: non è successo niente. E mai succederà- gli dissi sottovoce.
Alzò un sopracciglio. -Ma stava per succedere, ammettilo-
-Smettila!- sbottai. -Yahiro, tu stai con Megumi-
-So che può sembrare crudele, ma la lascerei subito per te-
A quel punto lo guardai sorpresa. Stava analizzando qualsiasi mia mossa con quegli occhi chiari, quegli occhi che poco prima avevano scatenato qualcosa in me, qualcosa che ancora non avevo realizzato.
-Non dire sciocchezze- risi. -Io non lascerò mai Tadashi. Lo amo. É chiaro il concetto?-
Sembrava ferito da quelle parole, infatti dopo se ne andò senza dire nulla.
Una domanda però continuava a disturbarmi: io amavo davvero Tadashi? Non glielo avevo mai detto in modo esplicito.
E se non fosse stato amore? Se fosse stato tutto solo un legame molto profondo? Allora non conoscevo ancora le risposte a tutte quelle domande, e comunque non ebbi tempo per provare a cercarle.
-Akira!- disse Hikari sorridendo. -Non vedo l'ora di assaggiare lo spuntino di oggi-
Ero ancora scombussolata, ma provai a comportarmi normalmente. -Il presidente sconosciuto ti stava cercando- dissi, notando subito dopo lo sguardo furioso di Kei.
Una volta arrivata a casa, non facevo altro che pensare a come dire a Tadashi del mio viaggio. Certo, era un viaggio di lavoro, ma avevo paura di come avrebbe reagito.
Lo chiamai e gli chiesi di passare da me la sera stessa, nonostante non avevo ancora capito come iniziare il discorso. Non appena arrivò mi fece un grande sorriso, uno di quei sorrisi che illuminano la tua giornata, anche se era stata pessima.
Quello fu il primo segnale: lui teneva davvero a me.
-Devo dirti una cosa- iniziai.
I suoi occhi si allargarono allarmati. -Qualcosa di brutto?-
-Non direi...- risposi dubbiosa. -Mio padre e quello di Yahiro hanno stretto un accordo d'affari con un investitore cinese. Questi ci ha invitato a passare una settimana in uno dei suoi lussuosi hotel...-
-E... Chi ci sarà?- domandò poi, con uno sguardo stranamente neutro.
-Mio padre, Yahiro, suo padre e io- risposi tutto d'un fiato.
Non riuscivo a cogliere il minimo indizio per capire il suo stato d'animo.
-Chitose?-
-É malato, sua madre resterà a casa con lui-
-Tua madre?-
-Deve occuparsi degli affari della compagnia aerea-
Silenzio. Un silenzio terribile riempì la stanza.
Ma in fondo, cosa mi aspettavo? Era ovvio che si sarebbe preoccupato. Allora non riuscivo a capire perché, ma ora ci riesco benissimo.
-Akira, mi fido di te. L'unica cosa di cui sono preoccupato è il comportamento di Yahiro- s’innervosì. -É vero che mi ha aiutato ad ammettere i miei sentimenti per te, ma da allora è passato più di un anno. Siamo cresciuti-
-Non capisco-
Mi prese le mani dolcemente, facendo combaciare la sua fronte con la mia. -E se approfittasse della mia assenza? Io non voglio perderti-
Gli accarezzai la guancia, rassicurandolo. -Non mi perderai-
-Tra quanto partite?-
-Quattro giorni- sospirai.
-Ricorda che io ho fiducia in te- disse, baciandomi teneramente. -Voglio tante tue foto a Pechino-
Non avevo ascoltato la seconda frase, perché ero ancora rimasta bloccata al ho fiducia in te.
Proprio quello che volevo evitare: se fosse successo qualcosa, lui ci sarebbe rimasto malissimo. Lui provava davvero qualcosa per me, e anch’io tenevo molto a lui. L'unico problema ero io.
Se avevo avuto quel ripensamento nella serra, come avrei fatto a Pechino con Yahiro, mentre i nostri genitori erano impegnati altrove?
Avrei fatto soffrire Tadashi?

 
 
Primo capitolo fresco fresco: sono tornata da poche ore a casa, abbandonando il mare.
Che tristezza che sto provando ora.
Mi farebbero però sentire meglio le vostre recensioni, quindi mi raccomando!
Come vi sembra Akira? Un po’ fuori luogo? Ho deciso di tagliare il suo carattere più “violento”, quello per il quale nell’altra mia storia si fa tante seghe mentali.
Ah, curioso come si presenta il titolo, no? Alcuni mesi fa mi sono riguardata Soul Eater, decidendo poi di copiare il modo in cui sono scritti i titoli degli episodi: a mo’ di domanda.
Spero la storia via abbia stuzzicato, penso di aggiornare nel weekend!
Grazie da subito a chi decide di seguire la mia storia. Grazie davvero.
Vado a disfare le valigie, cosa moolto noiosa.
Un beso,
Maddie.
 
 
Nel prossimo capitolo:
-Io...-
-Shh. Mi prendo la responsabilità di ciò che è appena successo. Tu però, non piangere più-
Annuii, non volendo parlare.
-Un'ultima cosa: rifletti su ciò che ho detto... E su ciò che hai fatto anche tu-
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Special A / Vai alla pagina dell'autore: Ammie