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Autore: oAstrid88    25/02/2008    0 recensioni
E se un angelo avesse un sogno premonitore che non avrebbe dovuto avere? E se questo lo portasse ad incontrare un ragazzo dal quale dipende molti destini incrociati? Una storiella fantasiosa e fantasy, con un tocco di romanticismo...E' la prima storia fantasy che scrivo,se volete leggete e ditemi cosa ne pensate...
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prima di iniziare volevo fare solo alcune considerazioni…per prima cosa volevo specificare che i miei angeli non sono asessuati come invece vengono descritti in gran parte della mitologia classica ma hanno un ben definito sesso, sono più sullo stile di quelli descritti da Mark Levy e da altri scrittori contemporanei.
Seconda cosa , mi duole dirlo( non essendo io una sua grande fan) ma l’idea di questa storia mi è venuta ascoltando “Fly” di Hilary Duff e quindi “grazie Hilary”… XD . Per il resto, i titoli dei capitoli sono tutti ispirati a diverse canzoni, che mi sembravano giuste per introdurre e presentare il capitolo in questione....


Buona lettura….Spero che questa storiella vi piaccia almeno un po'...


In un momento tutto può cambiare



CAPITOLO 1 – Segno d’allarme -


Era una notte come tante altre nell’upper west side di New York…quasi tutti gli abitanti ormai avevano raggiunto le proprie case e per le strade non rimaneva che una manciata dei soliti ragazzini festaioli e ritardatari. A parte questi ,sembrava una di quelle sere in cui tutti dormono sonni tranquilli, dimenticando per qualche ora i propri problemi quotidiani…
Una ragazza però si agitava irrequieta nel proprio letto. Non riusciva a scacciare dalla mente quel sogno che da molte ore le rendeva il sonno impossibile… fino a che, d’improvviso si svegliò di soprassalto.
Il cuore le batteva talmente veloce da provocarle un forte dolore al petto e farle mancare il fiato. Si mise seduta sul letto portandosi una mano alla fronte per spostarsi i capelli madidi di sudore dalla fronte e non potè far altro che constatare quanto il battito del cuore si sentisse anche vicino alle tempie. Decise di alzarsi e bere qualcosa per cercare di calmarsi…

Eveleen era una ragazza dai lunghi capelli biondi, normalmente molto ordinati ma che in quel momento ricadevano sgraziatamente da una parte e dall’altra del suo viso…Dagli occhi azzurri e delle piccole lentiggini sul naso…Era una ragazza minuta ma sicuramente non si considerava una fifona e sapeva come cavarsela, ma questo sogno l’aveva sconvolta più di quello che un sogno avesse mai fatto, anche perché sapeva bene cosa voleva dire sognare se si era come lei…
Cercò di scacciare questo pensiero dalla mente ma più tentava di farlo più si arricchiva di particolari e dettagli che fino a quel momento erano ancora oscuri…Più pensava a quell’incubo più tutto le sembrava un grande dejavu, da cui però non riusciva e non poteva svegliarsi…

“ Drin drin” …d’improvviso questo suono la riportò alla realtà, liberandola per un momento dai suoi pensieri…qualcuno aveva suonato alla porta…

Eveleen guardò l’orologio a forma di ali che sovrastava la televisione e si rese conto che erano le 8.15 del mattino…non si era neanche accorta di non aver dormito tutta la notte ,ma ormai il danno era fatto, non le restava che andare ad aprire la porta…
Con la sua solita aria ridanciana Josh, il dirimpettaio di Eveleen, salutò l’amica con un sorriso e un bacio sulla guancia
- Ciao Eve, scusa il ritardo ma sta mattina non riuscivo proprio a svegliarmi…Però per farmi perdonare ho comprato le ciambelle con i semini, quelle che piacciono a te… - ma appena guardò la ragazza si accorse che qualcosa non andava…era come se un’ombra di tristezza le attraversasse gli occhi…
- Stai bene Eve? Hai una faccia! - a quelle parole la ragazza alzò finalmente la testa che aveva continuato a tenere bassa per scrutare il contenuto della bustina delle brioches che l’amico le aveva porto, e accennando un piccolo sorriso rispose:
- Ciao Josh…non mi dai neanche il tempo di salutarti e già mi stressi con le tue domande?…hanno il sesamo queste? Buone!! -
- Non cambiare discorso!! E’ assurdo come riesci sempre a driblare le mie domande…ti lamenti che ficco sempre il naso nei tuoi affari ma tanto tu non mi rispondi mai!! Allora, mi dici perché hai questa faccia da zombi? -
Eveleen sorrise di sottecchi mentre chiudeva la porta e si dirigeva verso il tavolo della cucina, voleva bene a quel ragazzo, ormai da anni lui e Ashley erano la sua famiglia…Tutte le mattine Josh si presentava alla sua porta con qualche brioches o dolce nuovo da consumare con lei. Questa abitudine era iniziata un giorno per caso in cui lui si era presentato alla porta di Eveleen perché era rimasto senza latte e lei aveva colto l’occasione per invitarlo a fare colazione insieme…era da poco che si era trasferita in quella città e non conosceva davvero nessuno. Da quel momento la colazione insieme era diventata un vero rito. Alcune volte Ashley, la migliore amica di Eveleen, si univa a loro, ma lei abitava a 4 isolati e non era cosi’ semplice essere li tutti i giorni alle 8.
Era bello avere compagnia quando si era soli in una città come New York…
Eveleen si avvicinò alla credenza , prese due tazze e poi avvicinandosi al frigo prese il latte che con noncuranza appoggiò al tavolo seguito dalle tazze. Sapeva bene che ignorare Josh non era la cosa giusta da fare e cosi’ con riluttanza e cercando di dargli meno peso possibile affermò:
- Non ho dormito molto questa notte…tutto qui…-
- Sei andata in giro a divertirti con qualcuno? – ma notando lo sguardo di ghiaccio che la ragazza gli rimandava ribattè subito:
- Guarda che non è peccato mortale uscire a divertirsi con un ragazzo!!! Anzi a volte mi preoccupo per te…non esci mai con nessuno!! -
- Esco con te e Ashley non ti basta come animo festaiolo?! - rispose con un tono fra lo scocciato e l’annoiato la ragazza, versandosi il latte nella tazza.
- Oh certo!! Sei l’anima delle feste!!! Cavolo sei giovane, sei bella…io conosco un centinaio, se non di più, di ragazzi che farebbe carte false per uscire con te!! Cioè praticamente tutti quelli ti conoscono!!! Ma tu niente!! Non vuoi neanche dirci il giorno del tuo compleanno per non farti fare una festa, ma ti sembra una cosa normale?? -
Eveleen non era dell’umore adatto per affrontare di nuovo l’argomento ragazzi oppure compleanni, magari ci sarebbe stato un giorno in cui lei gli avrebbe potuto spiegare tutte le sue stranezze ma non era questo, nel modo più assoluto.
- Senti abbiamo parlato mille volte di queste cose…dai, beviti il tuo latte su…- aveva iniziato la frase con un tono severo ma si era poi addolcita nel guardare gli occhi tristi di Josh..
- Volevo solo sapere perché hai quest’aria triste…tutto qui…scusami, sproloquio sempre…- disse il ragazzo pucciando l’intera ciambella nel latte.
- Ho fatto un incubo sta notte…e poi non sono più riuscita a chiudere occhio…- aveva detto Eveleen d’improvviso, tenendo la testa bassa e continuando a mangiare piano la propria brioches.
- Doveva essere davvero brutto se ti ha fatto questo effetto? -
- Si davvero brutto…è stato come un dejavu di un qualcosa che cerco di dimenticare da anni, ma che ho paura si possa riproporre…-



N.A: il titolo del capitolo è tratto dalla canzone "Warning Sign" dei Coldplay
  
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