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Autore: ShanaSakaii    20/08/2013    0 recensioni
Immaginate un mondo dove robot dalla forma umana ci aiutano ad andare avanti.
Immaginate un robot diverso dagli altri.
Ecco, questa è la sua storia.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sovrannaturale
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 Sentimenti


C'era una volta un robot, era nato in una fabbrica di robot e viveva (se così si può dire) con i suoi simili. Erano tutti simili ad esseri umani e a distinguerli erano solo la mentalità e le capacità. Ma era escluso da tutti. Veniva maltrattato, insultato, preso per pazzo. Perchè lui non era come gli altri, le sue emozioni erano diverse, o meglio lui aveva delle emozioni, che i suoi compagni non potevano comprendere. 
Un giorno qualsiasi stava andando a lavoro (come tutti gli altri aiutava gli esseri umani) e da dietro l'angolo spuntarono alcuni suoi compari. Abbassò la testa sperando di non essere notato.
-Ma hai visto quello?-
-Si, il robot che prova sentimenti, sfigato-
-Ehi tu!-
Stavano indubbiamente parlando di lui e con lui.
-Si tu, robot umano vieni qui se ne hai il coraggio-
Lui provava anche paura, e in quel momento proprio la paura fece in modo che lui riuscisse a scappare, correndo più veloce possibile e nascondendosi nel giardino di un umano.
Si sedette a riposarsi, era pieno di graffi, alcune viti si erano allentate e aveva il viso sporco di fango.
-Ehi robottino-
Era una bambina, di circa 10 anni, claire, si chiamava così. E il robot, rimase nascosto lì, con quella bambina, che crescendo divenne una bella donna. Ma il loro amore reciproco non poteva essere coronato, infatti i matrimoni tra robot e umani erano proibiti. Claire aveva un tumore in fase terminale. Aveva solo 34 anni. Ed era morta. 
Più volte il robot cercò di uccidersi. Tutto inutile, anche lui, per quanto fosse diverso dalle altre macchine, era impossibilitato a morire. In più uccidersi era assolutamente vietato se eri un robot, ne esisteva un numero limitato e la legge faceva in modo da non doverne costruire altri. 
Sono passati anni, secoli, millenni. Io sono qui. E Claire è polvere.


Note dell'autrore: Ho scritto questo piccolo racconto tempo fa, grazie ad un anonimo su ask. Sono molto affezionata a questa storia. E anonimo, chiunque tu sia, grazie. 
  
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