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Autore: Dragon_Flame    21/08/2013    5 recensioni
[Accenni di Dragonshipping][LancexNuovo Personaggio]
Lance, Campione della Lega, Maestro Drago di Ebanopoli... sono tanti gli appellativi altisonanti che gli si possono affibbiare. Ma se provassimo a semplificare tutto e a partire da un Lance più giovane, da poco nominato Domadraghi dal suo Clan? Come sarà l'arduo percorso verso la gloria e il titolo, fino alla conquista di Altopiano Blu?
Costellata di sfide e avventure, velata dai tipici sogni e timori adolescenziali, complicata da un amore non corrisposto e da un'improbabile amicizia, appena screziata da una vena d'ironia, questa è la mia versione dell'ascesa e del trionfo di uno dei più forti allenatori dell'intero mondo Pokémon: il Campione Lance, appunto.
***
Beh, buona lettura! ^.^
Flame
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Lance, Nuovo personaggio, Sandra, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime, Manga
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Lance non era mai stato così teso in vita sua. Il suo più grande desiderio era stato appena esaudito e lui se n'era rimasto lì impalato in mezzo alla stanza, scoppiando infine in una risata isterica. Ora la gioia esplosiva del prmo momento s'era dissolta, lasciando la sua mente in subbuglio ai suoi numerosi interrogativi. Quanto sarebbe durato il viaggio? E come sarebbe stato lì alla Lega, una volta che avesse ricevuo tutte le medaglie e sconfitto tutti i suoi possibili rivali? Quella miriade di domande convergevano sempre in un unico, spinoso argomento: per quanto tempo sarebbe rimasto lontano da Sandra?
Il rosso dai capelli perennemente arruffati rivolse nuovamente i pensieri alla cugina dalle splendide chiome azzurre e dall'indole indomita e altera. Sospirò sommessamente. Doveva togliersela di testa... non solo perché erano parenti stretti - erano cugini di primo grado -, ma anche e soprattutto per la sua carriera nel mondo delle lotte Pokémon.
Lance era l'astro nascente del suo Clan, il più giovane fra tutti gli allievi ad essere stato nominato Domadraghi. Ricevere questo titolo era considerato un grande onore a Ebanopoli, specie poi per un ragazzo della sua età. Il rosso aveva sedici anni e da due era già stato promosso, come si soleva dire dalle sue parti, al grado di Domadraghi. Alcuni suoi compagni invidiosi malignavano su ciò, vociferando a proposito di pressanti insistenze da parte di suo padre Lawrence per farlo nominare tale. E il sospetto poteva anche starci, dato che Lance era figlio di uno dei membri più influenti del Concilio del Clan - Lawrence - e nipote dello stesso capoclan Leonard, entrambi tra le due massime autorità della città. Erano il Concilio e il capoclan a prendere tutte le decisioni più importanti per la città. Erano il Concilio e il capoclan a nominare Maestri Drago e Domadraghi. E nel caso del giovane Lance si sarebbe potuto sospettare di qualcosa se non fosse stato per il fatto che lo scapigliato rosso era il più talentuoso e promettente allievo di Ladon, il Maestro Drago che curava l'addestramento di tutti i giovani allenatori di draghi della scuola locale.
L'unica persona che riusciva a mettere in difficoltà il ragazzo era sua cugina Sandra, che poi però era costretta a capitolare di fronte alla prorompente offensiva che lui le schierava contro. Lance non aveva perso una sola lotta. Solo un'unica bruciante sconfitta gli era stata inflitta da piccolo dal padre, anche lui affermato Domadraghi. Quell'unico match perso aveva acceso in lui un'infiammata frustrazione, spingendolo ad allenarsi intensamente con i suoi tre fedeli draghi: Dragonair, evoluto dal suo starter Dratini, Charmeleon, evoluzione del Charmender regalatogli dal nonno in occasione della sua nomina a Domadraghi, e Bagon, un Pokémon nato dall'uovo abbandonato che il ragazzo aveva rinvenuto in una grotta vicino alla Via Gelata in una delle sue libere scorrazzate intorno a Ebanopoli in compagnia di Sandra, che per lui non era stata solo una cugina ma anche una compagna di avventure e segreti condivisi. Un'amica vera, insomma. E lui ne era innamorato.
"Presto ti sconfiggerò, Tyrone!" asserì tra sé il rosso con determinazione, stringendo a pugno la mano destra. Tyrone era l'attuale Campione in carica della Lega di Altopiano Blu. Era un Maestro del tipo Ghiaccio venuto dalla vicina Mogania. Deteneva il titolo da ormai otto anni e secondo Lance era ora di spodestarlo e di tirarlo giù dal suo trono. Ormai quel vecchietto poteva pure andare in pensione. La Lega attendeva un nuovo, forte Campione. E per il rosso il suo nome era l'unico da accostare a quel titolo prestigioso.
Lance lanciò un'occhiata al buio che regnava sovrano e incontrastato fuori dalla finestra della sua stanza, interrotto qua e là solo da qualche puntolino ocra che brillava tenuamente in lontananza. Quella poteva essere Mogania, oppure un altro paesino sperduto in mezzo ai monti di Johto.
"Fra una settimana... fra una settimana parto!" sussurrò Lance fra sé in un misto di spavento ed emozione che sapevano di nuovo, di sconvolgente. Il tutto velato da una sottile nostalgia. Non avrebbe rivisto quelle candide vette cristalline della Dorsale Argento per lungo tempo. Per mesi non si sarebbe ridestato la mattina con il sole albeggiante che filtrava con i suoi caldi raggi insistenti dalla finestra, illuminando e infuocando la frastagliata linea dell'orizzonte che circondava e confinava Ebanopoli in quella piccola valle montana sperduta. Non avrebbe potuto più vedere Sandra...
"Ehilà, cugino!" esclamò una vocetta allegra e squillante che lo fece sobbalzare, cadendo quasi dal soffice letto su cui il ragazzo stava seduto. L'oggetto del suo ultimo pensiero s'affacciò alla porta della stanza, puntando i curiosi occhi indaco in quelli dorati di Lance. Sandra ridacchiò divertita nel constatare che l'aveva spaventato.
"Sandra! Ti pare il modo di entrare questo?!" protestò Lance alla sua comparsa improvvisa.
La ragazza gli s'avvicinò squittendo divertita, piegandosi poi sulle ginocchia per portare il volto all'altezza di quello del rosso, quindi rise di cuore, facendo rabbuiare in viso il cugino. Lui si levò in piedi borbottando, gettandosi poi di peso sul materasso. L'azzurra si rialzò in piedi e s'avvicinò a lui, che poté così far scorrere gli occhi sulla figura fessuosa e snella ma ben formata della ragazza. Sadra aveva dei lucidi capelli morbidi, dei bei occhi, una pelle chiara e vellutata...
No, no, Lance, frenati! Cosa vai a pensare! Lo rimproverò un'irritante vocina interiore, dannata e fastidiosissima manifestazione del suo raziocinio che gli rompeva le scatole sempre al momento meno opportuno. Lance sbuffò rassegnato, volgendo lo sguardo verso la finestra. Non doveva fissare così sua cugina, altrimenti se ne sarebbe accorta. Mica era stupida.
"Perché non rimani?" gli chiese all'improvviso Sandra, i meravigliosi occhi indaco di colpo seri.
Il rosso rimase sbalordito da quella domanda. Da quando in qua la sua altezzosa cugina si metteva a implorare?
"Sai che voglio diventare il nuovo Campione della Lega. Non posso certo divenire forte se continuo a starmene rintanato qui in mezzo alle montagne. Devo uscire dal guscio e viaggiare, vedere il mondo... fare esperienze nuove e allenarmi... sì, insomma, quelle cose là!"
"Qui nel Clan ci sono tanti allenatori forti. Sicuramente tra i più bravi della regione. Non potresti migliorarti con loro?" insisté Sandra.
"Li ho già battuti tutti" rispose con un mezzo sorriso d'orgoglio Lance, sentendosi importante. "E poi là fuori ce ne saranno sicuramente di migliori. E' giunto il momento di sconfiggerli tutti."
"Ci mancherai Lan, lo sai? sussurrò la cugina malinconicamente. 
Il ragazzo la comprendeva perfettamente: anche per lui ear difficile lasciare il Clan e la famiglia alla volta di Johto inseguendo un sogno di fama e onori. Ma questo suo desiderio era più forte di lui. Voleva assolutamente diventare il Campione. Forse pure per distinguersi agli occhi di lei.
"Lo so San, mi mancherete anche voi." Il rosso sospirò rassegnato, desiderando ardentemente quanto inutilmente che lei lo implorasse di restare, in nome della loro amicizia, della loro famiglia... in nome anche di qualcos'altro che Lance non riusciva a nominare. Oh, quanto sarebbe stato bello poter essere ricambiato da Sandra... ma lei nemmeno sospettava ciò che il cugino provava nei suoi confronti, né mai lo avrebbe saputo. Si sentiva depresso per quel sentimento non ricambiato. "Comunque, fra una settimana me ne andrò da Ebanopoli. La mia avventura comincera presto."
L'azzurra incrociò le braccia davanti al petto, sbuffando annoiata e delusa.
"Sei sempre il solito testardo ostinato, Lance. Hai la testa più dura di un Bagon!" e rise. Una risata che sapeva di malinconia e dispiacere.
Lance si costrinse a sorriderle, posando lo sguardo nuovamente su di lei.
"Anche tu, Sandra. Non sono l'unico in famiglia, sai?"

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N.d.A.
Macciao a chi ha avuto il coraggio di leggere fin qui :DD !!!
Bene, non  dico nient'altro, solo che gradirei un commento o una recensione, anche negativa o neutra, su questa nuova mia fanfic....
un bacio a tutti :* Buona giornata!! ^.^

The_Dragon_Flame
  
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