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Autore: JustABitchOnAStroll    21/08/2013    5 recensioni
- Ciò non significa necessariamente che voglia parlare con te! -
- Sei proprio una bastarda -
- Sei proprio un coglione - risposi io a tono.
Dopo qualche attimo di silenzio tornò all'attacco - Come mai sei qui? -
Sbuffai - Ho ucciso un po' di gente -
Della serie " Rimaniamo sul vago "
- Ah... E ti vogliono giustiziare per così poco? -
- Sarebbe anche stato " poco " come dici tu, se non avessi ucciso anche tutti gli anziani del mio villaggio... Però è stato stranamente appagante, lo ammetto - dissi sospirando - Come ti chiami? -
- Hidan - fece una pausa - Per essere una ragazza devi aver messo su un bello spettacolo al tuo villaggio... Mi immagino tutto il sangue... - sospirò di piacere - A Jashin-sama sarebbe piaciuto -
- No, non c'è stato nessuno spargimento di sangue - commentai, parecchio scioccata dal suo commento precendente.
- COSA!? -
Rimasi convenientemente zitta.
Bhè, non è che si vedesse tutti i giorni un tizio a cui piacevano sbudellamenti e varie.
Vabbè, nel mio caso "sentisse".
Dannato Kekkei Genkai di merda.
Spero di avervi incuriosito, anche se sapete che dalla mia testolina bacata non può uscire niente di buono!!
Enjoy!
Ciauuu!
Alice_
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akatsuki, Hidan, Kakuzu, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Love is truly blind cap 16 Dannata strada dissestata.
Dannata gamba che sanguinava.
Dannata infezione alla ferita sulla suddetta gamba.
E soprattutto, dannatissima vista appannata che mi impediva di vedere qualunque cosa chiaramente!
Buttai una veloce occhiata a Kakuzu che sorreggeva Hidan.
Sì, perchè oltretutto il caro Jashinista, non riusciva a camminare bene ( colpa delle cuciture diceva lui, ma credevo sinceramente che fosse perchè voleva far incazzare Kakuzu fino al punto di rottura ).
Arrivammo, con mia somma gioia, al sigillo che proteggeva l'ingresso del covo.
- Oh, grazie a Jashin! Cominciavo a non poterne più! - sentii dire a Hidan
- Guarda che ti abbiamo portato noi per il grosso del percorso, quindi lamentati poco... - ribattei, inciampando nei miei stessi piedi e mancando la caduta per una questione di secondi.
Sospirai e misi una mano sul sigillo, immettendovi il mio chakra e facendolo aprire.
Ci avviammo per le scale, aiutando in due Hidan a scendere a sua volta.
Quando mai... Per poco non formammo una palla umana che rotolava giù per le scale...
- Hidan, è l'ultima volta che ti porto giù dalle scale, sia ben chiaro -
- E se ti chiedessi di portarmi a letto? -
Per poco non gli tirai una testata - Baka -
Arrivammo alla fine per lo meno interi e mi separai nuovamente da loro.
- HAIIRO-CHAN! SEI MANCATA A TOBI!! - arivò un'urlo da davanti a me e vidi solamente un flash di arancione prima che tutto diventasse buio e cadessi nelle braccia di qualcuno.

La ragazza si accasciò tra le braccia di Tobi che, di riflesso ( miracolosamente ) la prese.
- Uh... Hidan-san, che cosa è successo ad Haiiro-chan? - chiese la girella, avvicinando a sè l'albina che, oramai respirava a fatica
- E io che cazzo dovrei saperne! - disse Hidan, cercando di avvicinarsi a sua volta, trascinando Kakuzu con lui.
- Ha la febbre. Era così da un po' di giorni ormai - fece il tesoriere, cominciando a trascinare il Jashinista verso la loro camera - Portala a letto - fece poi con tono autoritario verso Tobi che, urlando " TOBI E' UN BRAVO RAGAZZO! " prese Haiiro in braccio e si mise a correre verso la camera dei tre.
- Sai, forse hai fatto una gran cazzata, ateo di merda... -
Si sentì un tonfo sordo nel corridoio.
- CHE CAZZO! KAKUZU, RITORNA QUI! -
- Se hai tutto questo fiato per urlare non vedo come possa essere un problema per te camminare fino alla camera - e con ciò si era avviato giù per il corridoio.
- KAKUZU! GIURO CHE TI SACRIFICO! -
Il tesoriere arrivò nella camera poco dopo, buttando una veloce occhiata alla ragazza sul letto che respirava a fatica e appese la sua cappa sull'apposito gancio dietro la porta, prima di avvicinarsi al letto.
Scostò, senza nemmeno provare ad essere delicato, le coperte sopra le quali era stesa Haiiro e prese ad esaminare la ferita che le percorreva tutta la coscia destra.
Strappò il tessuto già lacero e cominciò il suo esame della ferita.
La prima conclusione, ad un primo sguardo, era già parecchio brutta.
Pareva che, dopo la sua riapertura, il taglio si fosse infettato e - mise una mano sulla fronte della ragazza e la ritrasse subito dopo - a giudicare dal febbrone che aveva doveva essersi infettata.
Questo era senza tenere in considerazione il colorito bluastro dell'area, segno che praticamente la carne stava marcendo.
Kakuzu imprecò a bassa voce proprio mentre dalla porta faceva capolino una testa argentata - Che cazzo ti è preso a lasciarmi lì così?! -
- Zitto e portami quello che ti chiedo -
Hidan fece per ribattere ma poi, vedendo Haiiro stesa sul letto che respirava affannosamente, si chiuse la bocca e annuì.

Mi risvegliai sentendomi molto leggera di testa.
- Quindi era viva, un? -
Cosa...?
Cercai di aprire gli occhi, ma le palpebre erano semplicemente troppo pesanti e non volevano saperne di obbedire.
- E come mai non è tornata prima? - questo era Kisame... Almeno, se il mio cervello era ancora remotamente attivo...
- Hn - non potevo crederci... Era lì pure lui!?
- Sì, Itachi, ho visto la gamba... In ogni caso avrebbe dovuto metterci molto di meno! -
- TOBI E' UN BRAVO RAGAZZO CHE HA TENUTO IN BRACCIO HAIIRO-CHAN! -
E chiaramente Tobi non poteva mancare.
Riprovai ad aprire gli occhi, riuscendo a cogliere solamente uno spiraglio della stanza in cui mi trovavo.
La stanza che conividevo con Hidan e Kakuzu...
- Silenzio Tobi, un! - esclamò Deidara.
- Ma... Ma Tobi è stato un bravo ragazzo... Vero? - fece la girella con una vocina da cane pestato.
Avessi avuto la forza mi sarei messa a ridere.
Aprii la bocca per parlare - Certo - quasi soffocai -, Tobi... -
Mi ero pentita subito dopo aver parlato per due semplicissime ragioni:
1. La mia voce non era stata usata per un bel po' di tempo, data la sua nota roca veramente inquietante
2. Solo Jashin sapeva che cazzo avrebbe fatto Tobi...
E infatti, nemmeno mezzo secondo dopo, mi ero ritrovata spiaccicata sul letto con qualcuno sopra che mi abbracciava come se non ci sarebbe stato un domani.
Per la sorpresa spalancai gli occhi e boccheggiai, prima che qualche anima buona giungesse in mio aiuto.
- Tobi! - urlò Deidara, prima di afferrarlo e levarmelo di dosso - Haiiro-chan! - fece poi, girandosi verso di me - Era anche ora che ti svegliassi! Un! -
- Non ti chiedo da quando dormo perchè preferirei mantenere un po' di ritegno... - feci mentre la mia voce riacquistava gradualmente potenza.
- Solo da due settimane - commentò una voce di cui non riuscivo a identificare il propietario.
Almeno finchè la sua testa non spuntò dal muro - Ti sembrano poco due settimane? -
Lì per lì lo spavento era stato più per il vedermi spuntare Zetsu davanti che non per il lasso di tempo che avevo speso addormentata.
- Kakuzu è stato categorico, un... Non ha fatto entrare nessuno qui mentre tu dormivi... Anche Hidan era confinato fuori! Ha dormito sul divano, un! - scoppiò a ridere
- Due settimane?! Non oso immaginare... - cercai di alzarmi, ma ripiombai sul cuscino quasi subito.
- Non ti conviene sforzarti - fece Kisame - Sei svenuta in braccio a Tobi, dopotutto... -
Ebbi un brivido al solo pensiero.
- Ma Tobi è stato un bravo ragazzo! Non ha fatto cadere Haiiro-chan! - fece la girella cominciando a saltellare in preda alla gioia.
- Certo Tobi, certo... -
Sospirai, riprovando a sedermi.
- Insomma, che cazzo succede qui!? - arrivò una voce dal corridoio prima che la porta si spalancasse, mancando di pochissimo Deidara.
- Hidan, un! Mi stavi ammazzando! -
- Tch...- spostò lo sguardo verso di me e rimase immobile per qualche secondo.
- Credete che gli si sia fritto il cervello? - chiesi sottovoce, guadagnandomi le risatine di Kisame e Deidara
- Nah, un... E' semplicemente intrattabile da quando è tornato... - Deidara fece spallucce, buttando un'occhiata a Hidan che ancora mi stava fissando.
Stava seriamente cominciando a farmi paura.
Ad un certo punto sollevò una mano, puntando un dito contro di me - Tu! -
- Cosa?! -
- Tu... Mi hai fatto prendere un colpo! - urlò, avvicinandosi al letto con grandi falcate.
Cercai di farmi piccola piccola... Non l'avevo mai visto così incazzato... E credetemi, l'avevo visto incazzato un bel po' di volte...
Tutto d'un tratto realizzai che mi stavo facendo praticamente urlare in faccia, così ribattei - E che cazzo! Non sono mica io quella che decide come e quando svenire! -
Ringhiò - Potevi almeno avvertirci che eri ferita, bastarda! -
Quindi stava urlando solamente per quello - Be', adesso sto bene, quindi stai zitto! Mi stai facendo venire mal di testa! - lo guardai malissimo - Non sono mica immortale come te, ho dei limiti io! -
- Appunto, cazzo! -
Gli lanciai uno sguardo stranito - Ma che ti prende!? -
Si fece serio.
Cercai lo sguardo di Kisame e Deidara, solo per scoprire che eravamo rimasti solo noi nella stanza.
E che cacchio.
- Hidan, seriamente, che cos'hai? - dissi guardandolo negli occhi leggermente, leggermente ho detto, spaventata.
- Tu non sei immortale come me! - fece, ricambiando il mio sguardo con intensità.
- Jashin, Hidan! Che è questa? La fiera dell'ovvio!? - feci, cominciando ad alterarmi
Si avvicinò ulteriormente al mio volto - Non capisci, vero? -
Nessuna parolaccia? Oddio, era serio davvero...
- Cosa devo capire? - ero seriamente confusa a questo punto e piegai la testa di lato, aggrottando le sopracciglia.
Lui sospirò, senza rompere il contatto visivo - Che non voglio perderti -
Spalancai la bocca e sgranai gli occhi.
- Che cosa hai appena detto?! -
Si grattò la testa - Non farmi ripetere! E' già stato difficile essere fottutamente gentile! -
- E dannatamente mieloso, aggiungerei... Non farlo mai più, mi hai fatto prendere un infarto! -
- In ogni caso, è vero - chiuse gli occhi con aria di superiorità
Mancai un battito ( di nuovo ).
- Stai per caso cercando di dire quello che penso tu stia cercando di dire? -
Dio che frase contorta.
Ritornò a guardarmi negli occhi.
Fortuna che ero ancora nel letto, altrimenti mi sarei sciolta.
- Sì - disse senza esitazioni.
Sorrisi - Oh be', allora non vedo il punto di nasconderlo un minuto di più - lo presi per la cappa, tirandolo giù al mio livello - Anche se credo di averlo fatto intendere nella foresta... -  e con una sicurezza che non sentivo per niente, coprii le sue labbra con le mie.
Quando ci separammo ( causa mancanza ossigeno ) mi guardò con il suo solito sorriso strafottente - Spero tu realizzi che adesso sei mia, cogliona -
Guardai al cielo, prima che un pensiero mi attraversasse la testa - Ma è tutto a posto con la tua religione? -
- Tch... Non sarei qui altrimenti... In ogni caso ci sarebbe una cosa che dovresti fare, bastarda -
- E sarebbe? -
- Devi venire almeno una volta con me al tempio, cazzo -
- C'è un tempio? Non ne avevo idea... Ma suppongo che non possa nuocere... E va bene... Ma a Pain lo chiedi tu! -

E fu così che mi ritrovai nell'ufficio di Pain, con davanti il suo ologramma.
Feci per aprire bocca - So già tutto. - si girò verso di me, osservando la mia faccia sbalordita
- Dato che non ci sono missioni da affidarvi, in questo momento... Avete sei giorni, non uno di più -
- Arigato, Pain-sama - feci, improvvisando un inchino.
- Riguardo a quella missione, invece... -
Mi irrigidii, sapendo che si riferiva a quella dove ero " morta " - Sono morti tutti, ma lui è riuscito a scappare -
- Capisco - disse voltandosi - E' necessario che venga eliminato... Potrebbe essere una minaccia se le informazioni che abbiamo reperito si rivelassero vere. - tornò a guardarmi - Affido a te la missione perchè sai come combatte. I marionettisti sono, dopotutto, avversari formidabili quando riescono a rimanere nascosti. -
Mi morsi la lingua.
Certo che lo sapevo.
- Ma chiaramente sono cose che tutti sanno... Non appena ritornerai dovrai partire per Taki. Abbiamo ricevuto notizie che si troverà lì tra un paio di settimane per concludere degli affari. voglio che tu lo uccida... Sono stato chiaro? -
Annuii e, dopo essermi fatta dire che potevo andare, ritornai in camera.
- Che ha detto il coglione? -
- Tutto a posto - feci, sedendomi sul mio letto
- Perchè sei lì quando puoi essere qui con me? Eh, cazzona? -
Scossi la testa con una risata - Non mi darai più tregua, vero? -
- Cazzo, no! -
Tirai una testata al comodino.
- Ti conviene riposare perchè stanotte ti terrò sveglia -
Altra testata al comodino - Perchè sei tu e so che sei un pervertito, altrimenti ti saresti già trovato smembrato e buttato da qualche parte -
Si avvicinò, abbassandosi al mio livello - Mi eccitano le tue minacce - mi disse all'orecchio, facendomi arrossire fino alla punta dei capelli.
Presi la prima cosa che mi era capitata a tiro e che, per sua fortuna, era il cuscino, colpendolo ripetutamente - Smettila. Di. Fare. Il. PERVERTITO! -
Scoppiò a ridere - Ecco perchè ho scelto te, Haiiro! -
Mi tirai una manata in faccia.
Sarebbe stato divertente cercare di dormire quella notte.
Se per divertente si intende " Prendere a calci Hidan finchè capisce che non ci vado a letto con lui dopo neanche tre ore che stiamo insieme ".
Allora sarebbe stato divertentissimo!
________________________________________
Ammetto di essermi fatta aspettare ma ho avuto problemi con Hidan in questo capitolo, non sapevo come farlo ma spero di essere rimasta più IC possibile... Mah!
Ciauuuu!
Al prossimo capitolo!
Alice_

Ecco un'immagine di Haiiro ( un edit ):

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