–Stai bene Marcel? –
Mi girai e se non fossi stato già sdraiato a terra sarei svenuto per la incredulità. Il braccio destro di Brady mi stava soccorrendo.
–Si…penso di si. – borbottai confuso.
–Mi dispiace per Brady,ma hai sbagliato a provocarlo. – mi aiutò ad alzarmi e fui in pieni anche se un po’ barcollante. Prese il mio bracciò e lo mise sopra la sua spalla per sorreggermi meglio.
–Non…non devi,so cavarmela da solo. – borbottai nuovamente.
–Si,e io sono il presidente. Marcel perché non vuoi il mio aiuto?- mi guardò negli occhi come se veramente si aspettasse una risposta sincera.
–Non voglio che anche tu provi lo stesso che provo io tutti i giorni per colpa mia. Non lo meriti. Non lo merita nessuno. – non mi lasciò finire.
–Non lo meriti nemmeno tu,Marcel. – aggiunse noncurante lui.