21/08/2013
4 recensioniOld Photos.
Come la maggior parte dei giorni passati nella Terra di Ooo, anche quel giorno Finn e Jake avevano salvato una principessa dalle grinfie di Re Ghiaccio.
Quella volta erano riusciti a portare in salvo la Principessa Dottoressa, che per lo più non era nemmeno una principessa.
-Grazie ragazzi.-
Disse lei sorridendo, mentre la scortavano a casa, in caso quel pazzo maniaco l'avesse seguita fino a lì.
-Volete entrare a mangiare qualcosa? Ho dei pasticcini!-
Aggiunse con tono cordiale e sorridendo la giovane.
I due giovani avventurieri, amanti dei dolci, accettarono senza nemmeno rifletterci.
E' vero, erano in ritardo per un incontro con Gommarosa, ma, in fondo, ci avrebbero messo molto poco.
La donna li fece accomodare in un piccolo ma elegante salotto, seduti su un soffice divano, davanti ad un tavolino coperto da una tovaglia ricamata.
La carta da parati a fiori e le tende arancioni rendevano la stanza un posto davvero gradevole e colorato, per non parlare dei quadri che decoravano le pareti!
Mentre la dottoressa era andata in cucina a preparare il thè -perché si sa, non si possono mangiare pasticcini se non sono accompagnati da un buon thè aromatizzato!- Finn decise di dare un'occhiata anche a delle curiose fotografie incorniciate e messe con cura sopra un mobiletto di legno.
Raffiguravano tutte una giovane coppietta: lui aveva gli occhi chiari, la carnagione olivastra e i capelli scuri; lei aveva gli occhi sempre chiari, i capelli rossi e la pelle di porcellana.
La foto sembrava molto vecchia, forse raffigurava dei parenti della dottoressa.
Perché no, potevano anche essere i suoi genitori!
Proprio mentre Finn tentava di determinare il grado di parentela dei due con la ragazza, la castana tornò dalla cucina con il thè servito in due tazzine bianche, decorate anch'esse con un motivo floreale.
Il tredicenne subito tornò a sedersi sul divano, per poi chiedere con tono un po' incerto:
-Principessa, senta...-
-Oh no,- lo interruppe lei sorridendo -ti prego, non chiamarmi Principessa. E' solo un soprannome!-
-Ehm, va bene. Allora, dottoressa, le volevo fare una domanda. Chi sono le persone di quelle foto?-
La ragazza per un momento lo guardò un po' incerta, per poi sorridere in modo malinconico.
-Non ne ho idea.-
E in quel momento Finn doveva aver fatto una faccia davvero buffa, perché riuscì a strappare un sorrisetto divertito alla ragazza.
-Vedi, un giorno, poco dopo la Grande Guerra dei Funghi, mi sono svegliata in una casa, molto distante da qui, in una terra distrutta. Avevo indosso un camice, quindi ho intuito che dovevo essere una dottoressa. Ho vagato a lungo nella casa, per trovare indizi sulla mia identità, ma ho trovato soltanto oggetti che sembravano molto antichi e queste foto. Mi guardai allo specchio, per controllare se il mio aspetto era compatibile con quello della donna, ma la mia pelle è di colore diverso, ed i miei capelli più scuri. So solo che lui si chiama Simon. Simon Petrikov. Un giorno decisi che dovevo fermare la mia folle ricerca, perché vagando alla cieca non li avrei mai trovati, e quel giorno decisi di iniziare a vivere qua.-
Finn stette per un po' in silenzio, per poi annuire, sentendosi un po' in colpa.
Era evidente che l'argomento che aveva toccato aveva fatto sentire la dottoressa male.
-Ma sai qual'è il punto più strano della mia storia? Quello che non coincide?-
Il ragazzo scosse la testa confuso.
-Nonostante io sia convinta di non essere quella donna, ho dei ricordi riguardanti Simon. Ricordi di uscite insieme, ricordi di baci.-
Il tredicenne si confuse anche di più. Questo tipo di cose non era adatto per i ragazzi della sua età. E per di più, si stava facendo tardissimo.
Solo in quel momento si rese conto di Jake che si era addormentato al suo fianco.
Ecco perché non aveva fiatato!
Con una pacca sulla schiena lo svegliò.
-Credo che per noi sia il momento di andare, la Principessa Gommarosa ci aveva convocati, a pensarci bene. Su Jake, andiamo!-
Il cane sbuffò: prima di riuscire anche solo ad assaggiare i dolcetti si era addormentato!
Il biondo, invece, si affrettò ad andare.
Anche perché, per qualche motivo, quella storia gli ricordava qualcosa.
Dove aveva già sentito il nome Simon Petrikov?
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Note dell'autrice:
Tra tutti i cartoni animati americani, Adventure Time è il mio preferito. Quando iniziai a guardarlo, pensavo solo che sarebbe stato un cartone divertente, ma niente di speciale. Dopo, però, ho iniziato a vedere episodi come quello in cui viene raccontata la prima parte della storia di Re Ghiaccio, oppure quello in cui Finn finisce nel regno di cuscini, ed ho iniziato ad informarmi, così scoprendo più cose sulla Grande Guerra dei Funghi.
E così ho scoperto che dietro ad un cartone che a prima vista può sembrare per bambini, c'è dietro qualcosa che un bambino non potrebbe mai percepire.
Questa fic è la mia interpretazione della teoria di Betty, secondo la quale la Principessa Dottoressa è, appunto, Betty. Se volete più informazioni a riguardo, vi chiedo di contattarmi vi mp, perché credo di aver rotto i maroni a tutti ormai, XD.
Ho tentato di fare la scrittura il più essenziale possibile, per rendere la situazione visibile dal punto di vista di Finn, un tredicenne, che ormai non ricorda nemmeno d aver visto il DVD con il segreto di Re Ghiaccio.
Ok, ora la smetto, giuro, XD.
Ci sentiamo presto!
#Matt (-anche detta Purple Deep-)