Fanfic su artisti musicali > Conor Maynard
Segui la storia  |      
Autore: cioshua    22/08/2013    1 recensioni
Ed era come al rallentatore,
in piedi con il mio vestito per le feste
con il rossetto rosso
e nessuno a cui stamparlo.
E tutti stanno ridendo,
mentre guardo in giro nella stanza
ma c’è una cosa che manca,
e quello fu il momento in cui capii.
--------------------------------------------------------------------------
Può da una scommessa nascere il vero amore?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

And they’re all laughing,
As I’m looking around the room.

 
 


 
La campana della seconda ora suona. Merda. Sono in ritardo. Corro nel corridoio ancora pieno di ragazzi, per fortuna, e mi precipito al mio armadietto. Apro nevroticamente l’anta dell’armadietto, e quando faccio per prendere da dentro i libri della prima ora, un biglietto cattura la mia attenzione. È una busta rossa. Decido di rimandare l’invito di Maria De Filippi a dopo, dato che sono in colossale ritardo. Prendo il libro di filosofia e sbatto con prepotenza lo sportello. Quando mi giro, due braccia mi si allacciano al collo.
-Buongiorno, principessa! – la voce di Cassie mi trilla nell’orecchio.
-Ciao, Cassie. – dico svogliata. –Dove sono le altre ritardate?
-Sempre così gentile, eh Alex? – mi chiede ironica. Sbuffo, roteando gli occhi. Sono le otto e mezza del mattino, sono rincoglionita al massimo, e pretendete pure che sia dolce. Ma per favore.
Altre due braccia mi cingono la vita. Amo le mie migliori amiche, ma certe volte le prenderei e sbatterei violentemente al muro. Specialmente di mattina.
-Rachel. – saluto svogliata, mentre la rossa mi schiocca un bacio in guancia. La bionda, alla mia sinistra, salta al collo dell’ultima arrivata. Troppo diabete. Sarò io l’acida cronica, pft.
Un’altra testa corvina si aggiunge al gruppo: la mia preferita. Acida quasi quanto me, voglia di vivere pari a –2 e senso dell’umorismo pessimo: Mary White era tutto l’opposto del suo nome. Per la prima volta in giornata sorrido.
-Mary Kate. – la saluto, facendola innervosire.
-Porca puttana, Alex! Ci conosciamo da anni, sai che odio il mio nome! – la tenera e dolce ragazzina cresciuta nel peggior quartiere di New York si fa sentire. Mi sono sempre chiesta come una come Mary, nata e cresciuta nel Bronx, possa essere stata presa al college più prestigioso di Manhattan: l’Hunter College.
-Oh merda. – dice Rachel, fermandosi di scatto e interrompendo la nostra poco fine conversazione. Ci giriamo verso di lei.
-Porca troia! – quasi urla Cassie, facendo girare alcune persone nel corridoio quasi vuoto. Ma come, la tenera, dolce, fine e aristocratica Cassie ha detto una parolaccia? Sta per finire il mondo.
Mi sento picchiettare sulla spalla da Mary, che dopo mi indica un ragazzo e una ragazza vicino l’aula di Biologia. Sgrano gli occhi appena li riconosco.
-Il novellino a quanto pare sa conquistare le ragazze…- scherza la camionista alla mia destra.
Conor Maynard, il ragazzo nuovo, e Bonnie Grays, la troia della scuola. Vedo che non perde tempo, il ragazzo. Dalla troia c’era da aspettarselo.
-Questa non può continuare a scoparsi mezzo college. – dico sbuffando. Le persone così mi fanno saltare i nervi, le odio.
-Domani si lasciano, tranquilla. – mi dice la rossa, passandomi un braccio intorno alle spalle.
-Facciamo una scommessa! – lancia un gridolino la bionda, battendo le mani. Prego che nessuno ci stia guardando nessuno.
-Spara. – interviene subito Mary.
-Riguarda Alex, Kate. – la prende in giro Cassie, facendole la linguaccia. Mary si gira facendo finta di essere offesa.
-Sappiamo bene che Grays vuole solo una cosa dai ragazzi: il sesso. Fino a quando il novellino non glielo darà non sarà soddisfatta. Alex, hai tempo una settimana per toglierla di mezzo. Se vincerai tu, tingerò i miei adorati capelli di blu. Se vincerò io, invece, lo farai tu. Niente di ché. – dice tutto d’un fiato, rigirandosi una ciocca bionda fra le dita.
-Non è valido, a te il blu sta bene. Si intona con il colore dei tuoi occhi! I miei capelli sono marroni, sai che merda viene fuori dopo? – le dico scocciata. Il tempo scorre e ancora non siamo in classe.
-Pft, andiamo, gli occhi verdi stanno bene con il blu. Accetti? – mi chiede, tendendomi la mano.
Massì, che sarà mai? Le stringo forte la mano.
Andiamo ognuna nelle rispettive classe.
-Buongiorno, Williams, alla buon’ora. Le sembra ora di arrivare in classe questa? – mi chiede il professore di filosofia dalla sua cattedra. Che rompipalle, oh!
-Scusi prof, ho incontrato due cammelli che attraversavano il deserto. – dissi con un gesto della mano, sparando la prima minchiata che mi veniva in mente. Mi accorsi troppo tardi dell’enorme errore che avevo fatto.
-Mi faccia un piacere, vada fuori. – il prof indica la porta, per poi togliersi gli occhiali e pulirli sul suo gilet di lana. Sbuffo, uscendo e sbattendomi dietro la porta. La mia stessa azione viene ripetuta niente di meno che da Maynard, buttato fuori dall’aula di biologia. Sorrido spontaneamente.
Un sorriso che lui ricambia.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Conor Maynard / Vai alla pagina dell'autore: cioshua