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Autore: xchriss    22/08/2013    2 recensioni
[Questa storia partecipa al Contest "One week and my rules!" indetto da ~frouis sul forum di EFP]
Eppure è lì, sulla Torre di Astronomia, questa notte.
La notte del 31 dicembre, ad un quarto d’ora dallo scoccare della mezzanotte. Lo sente chiaramente il rumore dei suoi passi contro la pietra del pavimento. Li conta. Uno, due, tre. Lui si ferma, la guarda da dietro. Poi ancora: uno, due, tre. Sembra una ninnananna.
« Ti cercavo » esordisce, cercando di attirare la sua attenzione. Ma Dorcas questa soddisfazione non gliela vuole dare: rimane con il viso rivolto verso il giardino, con le mani continua a stringere la ringhiera contro la quale è appoggiata. Già se lo immagina lì, in piedi ed in attesa, con il classico sorrisetto, i capelli scombinati sempre troppo lunghi e la mano affondata nella tasca dei suoi eleganti pantaloni neri.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dorcas Meadowes, Sirius Black | Coppie: Dorcas/Sirius
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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[Questa storia partecipa al contest “One week and my rules!” indetto da ~frouis sul forum EFP]

Titolo: Sirio è la stella più brillante.
Tipologia: One-Shot (1.185 parole).
Generi: Romantico, Fluff.
Avvertimenti: Missing Moments.
Rating: verde.
Note: È la prima volta che scrivo su questa coppia. No, anzi, in realtà è la prima volta che scrivo seriamente su qualcuno appartenente alla vecchia generazione di Harry Potter. Ammetto di aver avuto dubbi – forse è proprio per questo che ho iniziato e terminato in tarda serata –, ma volevo mettermi alla prova partecipando ad un contest! :'D
Spero di aver fatto un lavoro quantomeno decente. xx.
 
 
 

 
 
 
 
Sirio è la stella più brillante del cielo notturno.
 
L’ha letto sul suo consunto libro di Astronomia, “Gli interessanti movimenti delle stelle” di Dominique Pallas.1
A Dorcas Meadowespiace passare la maggior parte tempo sulla Torre di Astronomia a pensare. Da lì può ammirare il cielo notturno, e passare del tempo in compagnia delle sue adorate stelle. Inutile dire che è la migliore studentessa del corso di Astronomia fin dal primo anno, tanto che non ha mai avuto un voto più basso di Eccezionale.
A dire il vero, avere Eccezionale è la routine per lei. Lo ha quasi in tutte le materie.
A Griffondoro la prendono in giro per quella sua voglia di studiare, ma lei non li ascolta. Dorcas non è come Lily, né come Marlene. A lei non piace essere notata, o desiderata, e di solito preferisce nascondersi dietro i suoi grossi libri di scuola, o dentro ad una divisa che le sta troppo grande. Non ha nulla di particolare,lei.
È una delle tante studentesse mezzosangue che popola Hogwarts. Non si reputa né bella, né simpatica, né sexy.3
A Sirius Black, invece, piace tanto farsi notare. Ha un carattere estroverso, lui, ed oltre che essere affascinante, bello e persino simpatico, è incredibilmente egocentrico ed insopportabile.
Hanno due caratteri diversi, Sirius e Dorcas, incompatibili. Eppure non c’è niente di più bello della loro amicizia, nata per caso e durata per fortuna. Tutti e due nella stessa Casa, tutti e due primi della classe di Astronomia, tutti e due costretti a stare con un gruppo di amici un po’ troppo allargato, dopo che Lily aveva ceduto a James. Qualche elemento in comune alla fine, persino loro lo avevano trovato. E hanno capito che – forse – valeva la pena conoscersi.
E si sono conosciuti, si sono conosciuti veramente: hanno iniziano a passare insieme molto tempo; studiando, parlando, facendo gossip come vecchie signore pettegole e passando tutto il tempo concesso ad Hogsmeade assieme, in giro per i negozi o ai Tre Manici di Scopa. A Sirius lei aveva iniziato piacere quasi quanto gli piacevano James, Remus e Peter. A Dorcas lui aveva iniziato a piacere e basta, ma non lo avrebbe ammesso a nessuno. Neanche a sé stessa.
 
Il tempo continua a passare, e il loro legame si solidifica sempre di più.
A due mesi dall’inizio del settimo anno Sirius è un po’ dispiaciuto perché James si concentra soprattutto sulla Evans e lo ignora. Ma poi quasi se lo dimentica quando passa il tempo con Dorcas. Le dice sempre più spesso che è la sua migliore amica. Lei arrossisce, sorride ed abbassa lo sguardo prima che lui possa stringerla in uno dei suoi abbracci.
 
Presto arriva Natale. L’ultimo passato ad Hogwarts.
E vuoi che adesso James sta finalmente con Lily e Remus è tornato a casa, e vuoi che quella sera i libri di scuola erano stati nascosti molto accuratamente per farle uno scherzo, e vuoi che nella Sala Comune di Griffondoro avevano esagerato con gli alcolici per festeggiare, Sirius e Dorcas hanno finito per conoscersi più del dovuto.
Lui ha scoperto i sogni, i pensieri e le passioni di lei. Lei ha scoperto le storie, le speranze e le paure di lui.
E lui ha scoperto la costellazione che piccoli nei formavano sulla schiena bianca di lei.
E lei ha scoperto che era dannatamente bello, Sirius, assopito sotto le lenzuola cremisi del suo letto.
«Ti amo»le aveva sussurrato. E poi l’aveva dimenticato. L’aveva dimenticata.
 
È stata una stupida. Si è innamorata come una stupida.
Eppure si conosceva. Dorcas sapeva di essere una di quelle persone che, quando ama, ama davvero.
Sirius invece non lo sa. Non sa di riuscire a farle perdere il controllo come se niente fosse. Non sa che la sua assenza le corrode il cuore ora dopo ora; non sa quanto le fa male essere ignorata da lui, come se non si conoscessero davvero; non sa che la notte ancora lo cerca nel sonno, come quella notte, quando l’aveva stretta a sé. Lui non lo sa quanto male le sta facendo.
 
Eppure è lì, sulla Torre di Astronomia, questa notte.
La notte del 31 dicembre, ad un quarto d’ora dallo scoccare della mezzanotte. Lo sente chiaramente il rumore dei suoi passi contro la pietra del pavimento. Li conta. Uno, due, tre. Lui si ferma, la guarda da dietro. Poi ancora: uno, due, tre. Sembra una ninnananna.
« Ti cercavo » esordisce, cercando di attirare la sua attenzione. Ma Dorcas questa soddisfazione non gliela vuole dare: rimane con il viso rivolto verso il giardino, con le mani continua a stringere la ringhiera contro la quale è appoggiata.  Già se lo immagina lì, in piedi ed in attesa, con il classico sorrisetto, i capelli scombinati sempre troppo lunghi e la mano affondata nella tasca dei suoi eleganti pantaloni neri. 
« Mi spiace che non ci sia il tuo amico a tenerti compagnia adesso che sta di nuovo con la Evans, Sirius, ma non capisco perché devi venire a rompere le scatole a me solo perché sei solo. O perché è Capodanno? Perché sei qui? ».
« Perché ti amo, Meadowes, te l’ho detto »
« Non dire idiozie, per Merlino! Tu non mi ami, tu non ami nessuno. Non sai neanche cosa vuol dire amare » si sente mancare il respiro mentre parla, e non osa neanche immaginare cosa succederebbe se incontrasse i suoi occhi.
Quegli occhi plumbei che, lo sa, non potrà mai dimenticare.
« Amo il fatto che tu abbia freddo quando fuori ci sono 25 gradi. – ancora una volta ascolta il rumore delle suole in cuoio delle sue scarpe contro la pietra, e quando percepisce il calore del suo corpo ormai troppo vicino rabbrividisce. – Amo la piccola ruga che ti si forma sul naso quando mi guardi come se fossi matto. Amo il fatto che dopo aver passato una giornata con te, possa ancora sentire il tuo profumo sui miei vestiti ».4
« Che dici, Sirius... tu... io... »
« E amo il fatto che tu sia l’ultima persona con la quale voglio parlare prima di addormentarmi la notte. Non è che mi senta solo, Dorcas, e non c’entra il fatto che sia Capodanno. Sono venuto qui stasera perché quando ti rendi conto che vuoi passare il resto della tua vita con una persona, vuoi che il resto della tua vita inizi il prima possibile ».4
« Sirius, io... »
« Zitta, sta’ zitta una buona volta »  sussurra prima di posare le labbra sulle sue, mentre il cielo viene illuminato dai fuochi d’artificio che qualcuno – forse i Prewett, diciamocelo – hanno introdotto illegalmente nella scuola. Felice anno nuovo, dicono.
« Felice anno nuovo, Sirius ».
« Felice anno nuovo, Dorcas ».
Ignorano il rumore dei fuochi, ignorano le grida di gioia degli studenti e quelle meno entusiaste dei professori. Ignorano tutto ciò che li circonda, ogni suono, ogni oggetto. Tutto tranne il cielo che li sovrasta, unico testimone di ciò che entrambi conserveranno nei loro cuori. E si baciano, ancora una volta, nascondendo i loro sorrisi l’uno contro le labbra dell’altra.
 
, Sirius è la stella più brillante del cielo notturno.
 
 
 
 
 



1 – Il nome del libro scolastico di Astronomia (Gli interessanti movimenti delle stelle), così come anche il nome di colei che dovrebbe averlo scritto (Dominique Pallas), sono stati inventati da me in assenza di informazioni. Vi ricordo, infatti, che in sei anni ad Hogwarts, Harry non ha mai partecipato ad una lezione di Astronomia. Inoltre, Pallas è il nome di un cratere lunare eponimo di Peter Simon Pallas.
2 – Essendo Dorcas un personaggio alquanto misterioso, ho deciso di ispirarmi un po’ ad Hermione nella personalità, anche se la mia Dorcas rimane di gran lunga meno saccente e orgogliosa, e certamente più “fredda”, ecco.
3 – Ho volutamente evitato di descrivere l’aspetto del personaggio di Dorcas, poiché guardando le varie fan art io stessa ho finito per immaginarmela bionda e con gli occhi chiari – ennesima cosa che la metterebbe in contrasto con Sirius – ma, come tutti sappiamo, la foto del primo Ordine della Fenice lascia intendere che abbia perlomeno i capelli scuri. Quindi, per non deludere né voi né – molto egoisticamente – me, ho deciso di lasciare carta bianca alla vostra fantasia.
4 – Citazione usata per il contest: tratta dal celebre – e bellissimo – film di fine anni ’80 “Harry ti presento Sally”, e personalmente credo che questa sia una delle più belle dichiarazioni d’amore di tutti i tempi.
  
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