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Autore: HeavenMayBurn    26/02/2008    8 recensioni
-E così Gerard si sposa?- domandò mentre wiL annuiva tirandosi su le maniche della maglietta.
Sorrise.
Erano così prevedibili. Da quando stavano insieme?
Cinque, sei anni? E per quanto tempo si erano frequentati prima?
Era chiaro dalla prima volta in cui si erano visti che ci sarebbero cascati.
E Bert non sarebbe stato un amico degno di questo nome se non avesse reso interessanti almeno i loro ultimi giorni da single.
Spin-off di "30 Giorni".
Che cosa è successo quando ogni invitato ha ricevuto l'invito?
Ennesima ff slash (manco a dirlo) che scoprirà come hanno reagito gli invitati al matrimonio...
Genere: Romantico, Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Avenged Sevenfold, HIM
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Until you see, how could you believe

Until you see, how could you believe?

By Niamh

 

N.b. "Tutti i personaggi di questa storia sono maggiorenni e non mi appartengono, gli eventi non sono accaduti realmente e questa storia non è scritta a scopo di lucro")

 

Donald & Donna Way

Invitano Robert Edward McCracken e William Roy Francis

a partecipare alla gioia del proprio figlio, Gerard Arthur Way

&

di Frank Anthony Iero, figlio di Linda

per la celebrazione del  loro Matrimonio,

Lunedì Ventisette Agosto Duemilasette, alle undici,

alla Chiesa Episcopale di Sant Nicholas,

a Newark, New Jersey.

Seguirà cena e rinfresco al ristorante Silvership, a Caldwell, New Jersey

 

* * *

Le caramelle alla fragola: Bert McCracken & wiL Francis

 

 

Bert scese sbadigliando le scale a chiocciola del suo appartamento a Venice Beach, una zona di Los Angeles, California.

Si diresse in cucina.

Nonostante fossero le due di pomeriggio aveva davvero fame.

E soprattutto, un gran mal di testa.

Aprì lo sportellino della credenza tirando fuori un’aspirina e prese una tazza, versandoci dentro del caffè freddo. Poi inghiottì la pastiglia bevendoci sopra il caffè.

Afferrò il pacchetto con i biscotti con gocce di cioccolato all’esterno, si versò dell’altro caffè e cercò le sue caramelle gommose.

Le aveva trovate in un piccolo discount a Tyler, in Texas, qualche mese prima, quando era in tour con la band.

Erano diverse da quelle che si trovavano nei Wal Mart di LA perché queste avevano proprio il succo di fragola che usciva quando le schiacciavi con i denti.

Insomma, ne era diventato dipendente.  

Addirittura non fumava la sua sigaretta mattutina se non aveva ancora il gusto della caramella gommosa in bocca.

Per non rimanere senza aveva preso qualcosa come trenta pacchettini e gli aveva infilati in un mobiletto di fianco alla lavastoviglie.

E’ solo che, dopo circa sessanta giorni sotto il sole estivo della California, il rosa acceso delle caramelle stava cominciando a sfumare verso il giallo e anche il gusto era diventato più aspro.

E, come se non bastasse, erano diminuite vistosamente.

Grugnì incazzato accendendosi una sigaretta e prendendone solo una per quella mattina, così da tenerne da conto il più possibile, perché prima di qualche mese sicuramente non sarebbe tornato a Tyler.

Alla fine perché buttarle via?

Finchè non gli spuntavano le gambe e cominciavano a correre dietro a Jepha, andava tutto bene, no?

Dopotutto in Italia alcuni formaggi sono trattati con la muffa, perché avrebbe dovuto preoccuparsi per una leggera fermentazione di zuccheri? 

Andò in salotto, dove il suo ragazzo, tale William Francis, stava guardando a tutto volume Il Re Leone, cantando le canzoni e incitando Simba a correre il più velocemente possibile per non essere travolto dagli gnu.

-Ma che diavolo hai? E’ la manifestazione gene della scemenza?- domandò addentando un biscotto e sedendosi accanto a lui.

wiL approfittò della vicinanza per rubargli un biscotto.

Non aveva proprio nessun rispetto.

-Bene alzato!- commentò l’altro cantante alzando un sopracciglio –Sono le due e mezza-

-Due e venti- lo corresse Bert sbuffando e aspirando un nuovo tiro dalla sigaretta. –E comunque no. Non è stato per niente un buon inizio di giornata-

-Come ti pare- concluse wiL riportando lo sguardo sullo schermo.

Bert sospirò spegnendo la sigaretta nel portacenere.

Dopotutto poteva fare un’eccezione e tornare di buon umore, per quella volta.

Alla fine non era colpa di wiL se le caramelle stavano finendo, se aveva mal di testa e se wiL, nonostante la sera prima fossero usciti e Bert in quel momento avesse dei postumi della sbornia così forti da avere voglia di farsi incornare da uno yack dell’Himalaya piuttosto che sopportare un minuto ancora quell’agonia, continuasse a fare casino.

No, in realtà quello era colpa di wiL, ma era addirittura disposto a perdonarlo, perché, sarà per colpa della micidiale accoppiata caffè/aspirina che aveva appena preso, sarà per colpa dei postumi, quella mattina Bert McCracken era in vena di coccole.

Ebbene sì.

E non solo di fare sesso sfrenato in ogni angolo della casa (anche se, se fosse capitata l’occasione, di sicuro non si sarebbe tirato indietro) ma anche solo di guardare la tv con wiL.

Assurdo, vero?

Gli sorrise e lo baciò, infilandogli delicatamente la lingua nella sua bocca.

E, mentre wiL gemeva, Bert allargò gli occhi dall’orrore.

Fragola acida.

Ecco di cosa sapeva la gola di wiL.

-Amore… ma hai per caso mangiato le mie caramelle?-

wiL deglutì spaventato, spostando lo sguardo da una parte all’altra della stanza in cerca di una via di fuga.

-N-no… Certo che no.. C-che.. che cosa te lo fa pensare?-

-Forse il fatto che nella tua bocca c’è ancora il loro sapore?!- ringhiò Bert mentre la vena che aveva sul collo si ingrossava a vista d’occhio.

-Volevo sapere che cosa hanno loro che io non ho!- esclamò wiL alzandosi in piedi e andando verso la cucina. -Cerchi… cerchi sempre loro… alla mattina, dopo pranzo… ci sono sempre loro nei tuoi pensieri!- continuò afferrando il pacchetto. Passò vicino al tavolo e afferrò una piccola busta, per poi correre verso il loro bagno al piano superiore e fermarsi davanti alla tazza del water.

-Gerard, il tuo cazzo di migliore amico si sposa! Ti ha mandato l’invito e io l’ho lasciato sul tavolo per far si che tu lo vedessi, ma eri troppo impegnato a cercare quelle maledette caramelle! Ti stanno allontanando da me! Sono il demonio!-  esclamò facendole oscillare sopra la tazza.

Bert si portò una mano davanti agli occhi terrificato. –wiL, ti prego, fai attenzione, stanno cadendo..-

-E adesso scegli, Robert McCracken,- continuò con tono autoritario. –O me o queste caramelle. Uno di noi deve sparire perché questa casa non è abbastanza grande per entrambi-

E fu solo questione di un attimo che sacchetto scivolò dalle mani di wiL per finire direttamente nel water.

-Noooo!- esclamò Bert buttandosi verso la tazza e mettendosi le mani nei capelli dalla disperazione.

-Oh, cazzo. –commentò wiL grattandosi la tempia. –Ottureranno tutto, mi toccherà chiamare l’idraulico-

-Maledetto!- gridò Bert scagliandosi contro di lui e battendo i pugni sul suo petto, facendo cadere sia se stesso che il suo ragazzo. –Eri geloso! Tu le odiavi quando loro non avevano fatto nulla! Erano innocenti! La loro unica colpa era quella di essere così dolci… e buone… e di avere un ripieno così squisito-

-Senti- sospirò wiL, stanco di quella scenata. –Vuoi che te le riprenda?-

Bert fece gli occhi da cerbiatto e cominciò ad annuire convulsamente. –Sììì, per favore-

-E così Gerard si sposa?- domandò mentre wiL annuiva tirandosi su le maniche della maglietta.

Sorrise.

Erano così prevedibili. Da quando stavano insieme?

Cinque, sei anni? E per quanto tempo si erano frequentati prima?

Era chiaro dalla prima volta in cui si erano visti che ci sarebbero cascati.

E Bert non sarebbe stato un amico degno di questo nome se non avesse reso interessanti almeno i loro ultimi giorni da single.

wiL prese un’ asciugamano, tentando di asciugarsi il braccio. A quanto pareva tirare fuori quelle caramelle era un’impresa disperata. Un po’ come pensare che Bert non se ne uscisse con un idea delle sue.

-wiL… ho deciso! Dobbiamo organizzare l’addio al celibato per quei poveri tapini-

Infatti…

 

To Be Continued..

 

[NdA: Ecco, come vedete i casini me li cerco da sola xDD

Il fatto è che con 30 Giorni mi sono divertita davvero un macello (soprattutto negli ultimi capitoli), e ora sta finendo, e così ho deciso di provare con uno spin-off, anche se in realtà è solo una scusa per scrivere ancora cose demenziali xDD.

Che cosa è successo quando tutti questi personaggi hanno ricevuto l’invito alle nozze?

Ogni capitolo “analizzerà” come hanno reagito gli invitati xDD

Naturalmente questo capitolo non m i è venuto per niente come mi aspettavo, ma cercherò di rimediare con i prossimi.

Notare che non ho ancora deciso un’ipotetica trama, quindi potrebbe durare all’infinito xDD  (ma anche no! xD)

Il titolo è un pezzettino di Savior dei 30 Seconds To Mars (live quella canzone è awwwh  ♥♥♥♥)

Grazie a chiunque leggerà/commenterà questa cosa ^^]

Cheers

Fede.

      

 

   

 

 

 

   
 
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