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Autore: niallsredcheeks    22/08/2013    3 recensioni
Quand'ero piccola – non che adesso sia una donna vissuta, sia chiaro – mia madre mi raccontava spesso del suo periodo adolescenziale e la gioia, mista a nostalgia, che riuscivo a scorgere nei suoi occhi era una cosa spettacolare, così intensa da farmi desiderare di essere adolescente.
Non è come me l'ero immaginato, per niente, e tutt'ora non capisco cosa aveva mia madre quando mi ripeteva che sarebbe stato il periodo pi bello della mia vita. Sicuramente aveva sbattuto la testa contro un muro e, quei giorni, aveva delirato.
Genere: Angst, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Noi siamo il grigio

 

 

 

 

Quand'ero piccola – non che adesso sia una donna vissuta, sia chiaro – mia madre mi raccontava spesso del suo periodo adolescenziale e la gioia, mista a nostalgia, che riuscivo a scorgere nei suoi occhi era una cosa spettacolare, così intensa da farmi desiderare di essere adolescente.
Non è come me l'ero immaginato, per niente, e tutt'ora non capisco cosa aveva mia madre quando mi ripeteva che sarebbe stato il periodo pi bello della mia vita. Sicuramente aveva sbattuto la testa contro un muro e, quei giorni, aveva delirato.
Se fossi caduta in qualche specie di limbo, sicuramente sarebbe stata un esperienza meno dolorosa ed, infatti, era così: l'adolescenza non era né un limbo né la “realtà”, ma un qualcosa che si trovava nel bel mezzo, qualcosa dal quale non puoi realmente fuggire. Insomma, se cadi nell'oblio del limbo, beh amen, sei lì, nel mondo che la tua mente contorta ti ha costruito, non sembra neanche così doloroso come può sembrare e pian piano ci fai l'abitudine. Ti accorgi che probabilmente, stare lì, non è così male. Poi c'è la realtà, un luogo che t'incute più paura del limbo stesso, dove il dolore, le sofferenze, le cattiverie sono reali e dalle quali puoi scappare in un modo. Si, cadendo proprio nell'oblio, insomma, una sofferenza vale l'altra ma preferireste vivere nel dolore reale o in quello immaginario, fatto dalla vostra mente al solo scopo di farvi sentire bene?
Ed in fine c'è la categoria degli adolescenti che, volente o nolente, è bloccata proprio in quel “bel mezzo”, costretti ad osservare da lontano le “piacevolezze” dell'oblio, ma dover vivere e affrontare continuamente la dura realtà.
Insomma, vi è mai capitato di sentirvi dire dalla professoressa di matematica che lì non esistono le vie di mezzo? O è nero o è bianco, il grigio non esiste.
Non c'è mai stata cosa più errata: noi siamo il grigio, bloccati al centro senza nessuna via di fuga.
Uhm...ora  finalmente capisco perché non vado bene in matematica.

 

 

 

 



Angolo autrice:

Ed eccomi alla carica con un Flashfic completamente originale... e chi se l'aspettava?!
Io, che non riesco neanche a scrivere cose decenti sul mio fandom, che scrivo un originale?!
La fine del mondo è vicina, sappiatelo ouo
Okay, vorrei precisare una cosa: per chi non avesse capito, io il limbo lo intendo come un posto della nostra mente dove la mente stessa cerca di mettere a proprio agio noi, con cose che abbiamo sempre desiderato e, appunto, quando saremmo costretti ad uscirne, ecco che sarebbe arrivato il “dolore”.Spero vi sia piaciuta, fatemi sapere cosa ne pensate, baci.

Me

  
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