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Autore: pandamito    22/08/2013    1 recensioni
Alle parole "Annie, are you ok?" usualmente si andrebbe a pensare alla canzone Smooth Criminal di Michael Jackson, alcuni in articolare farebbero subito riferimento allo splendido duetto fra Naya Rivera e Grant Gustin di Glee. E fin qui tutto bene... più o meno.
Ma per altri, in particolare un altro fandom, quella frase significa qualcosa di più.
E forse lo significa anche per due persone che conosciamo bene.
Specialmente se mettiamo in gioco due attori. Nerd. E che solitamente si divertono a fare le fangirls.
Genere: Song-fic, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Grant Gustin, Naya Rivera
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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I violoncellisti iniziano a suonare e da copione Naya si posiziona sulla sedia, accavallando le gambe, mentre io inizio a girare fra le varie sedie disposte per la sala. Comincio a cantare le prime parole di Smooth Criminal, andandole furtivamente vicino e sfiorandole una spalla con la mano, facendola voltare di scatto.
Lei si alza ed io inclino la testa, seguendo i suoi movimenti. 
 
Annie, are you ok?
So, Annie, are you ok?
Are you ok, Annie?
 
Lei gira intorno alla sedia di uno dei violoncellisti, continuando a tenere gli occhi puntati su di me.
Andiamo l'uno verso l'altra, come in collisione, ma appena ci scontriamo ci evitiamo all'ultimo secondo, ruotando in una danza.
 
Annie, are you ok?
So, Annie, are you ok?
Are you ok, Annie?
 
I nostri passi trasmettono grinta e sono duri, decisi, a dir poco perfetti, ma allo stesso tempo recitare con lei mi trasmette sicurezza, non sono preoccupato e sono quasi sicuro che riuscirò a non sbagliare.
 
Annie, are you ok?
So, Annie, are you ok?
Are you ok, Annie?
 
Ci avviciniamo di nuovo e stavolta alzo il tono della voce, con più rabbia, mentre i nostri corpi sono intenti in un girotondo, troppo vicini, ma senza mai toccarsi realmente.
 
Annie, are you ok?
So, Annie, are you ok?
Are you ok, Annie?
 
Ci respingiamo nuovamente, lei da una parte ed io dall'altra, girando su noi stessi per ritrovare il contatto visivo, voltando fra le sedie, mentre i violoncellisti rimangono al loro posto, guardandosi l'uno di fronte all'altro. Talvolta ci rincontriamo, ci ritroviamo vicini, ma siamo come una calamita che non ha ben chiaro il suo polo: ci attraiamo e poi, quando stiamo per toccarci, veniamo respinti, come se una barriera ci allontanasse e ci impedisse di toccarci.
 
Annie, are you ok?
Will you tell us that you're ok?
 
Lei fugge da me ed io inizio ad inseguirla, mentre lei ogni tanto si guarda indietro, con occhi duri e pieni di sfida. Una sfida che io - o almeno Sebastian - accetto.
Continuiamo a cantare, ritrovandoci l'uno di fronte all'altra e lei alza il mento, cercando di essere alla mia altezza. Si avvicina e poi mi respinge, puntando una mano sul mio petto e facendomi indietreggiare di qualche passo. 
Mi aggiusto la giacca e rimaniamo a debita distanza.
 
Annie, are you ok?
So, Annie, are you ok?
Are you ok, Annie?
 
Ci dividiamo un'altra volta, in due parti diverse, cercando di andare il più lontano possibile dall'altro, ma sempre non riuscendo a non fissarsi con la coda dell'occhio ed a raccogliere quella sfida celata nell'aria.
 
Annie, are you ok?
So, Annie, are you ok?
Are you ok, Annie?
 
Resto un attimo a fissarla, squadrando il suo corpo e facendole un cenno del capo, mentre lei si volta ed inclina a sua volta la testa, per poi fuggire di nuovo. La inseguo fra le sedie, fin quando lei non raggiunge quasi la fine di questo cerchio e scatta verso di me improvvisamente, impuntandosi.
Torniamo vicini ed i nostri visi lo sono ancora di più, mentre le nostre bocche pronunciano prole pungenti prima di darci le spalle e continuare questa danza in cerchio. Io accelero se lei accelera, lei si ferma se io mi fermo, giocando al gatto col topo ed allo stesso tempo non capendo i nostri ruoli. Ci inseguiamo e scappiamo allo stesso tempo.
Corre verso una delle sedie, in linea con i violoncellisti e me, ma siamo ai due capi opposti. Sfodera un acuto ed uno dei musicisti passa la mano sulle corde, accompagnandola.
Io mi appoggio alla sedia, allargando le narici e guardandola duramente perché so che Sebastian è frustrato, anche se io, Grant, ora vorrei aprire la bocca ed acclamare questa meraviglia.
Continuiamo a girare nello stesso verso fra le sedie, in modo da non poterci mai incontrare. Lei colpisce il suo petto più volte con la mano ed io avanzo, appoggiandomi qua e là per non urtare e far cadere nulla, cercando di tener testa alla voce di Naya.
Faccio ruotare una sedia per creare un passaggio e tagliare così il tragitto, attraversando anche la postazione dei due musicisti e puntando dritto verso Naya, forse nel vero senso della parola visto che alzo la mano in segno di pistola verso di lei e faccio finta di spararle.
Con un passo veloce mi avvicino maggiormente ed ora siamo a pochi centimetri di distanza.
Un violoncellista fa ruotare il suo strumento a terra, tenendolo con una mano.
 « You've been hit by » canto.
« You've been struck by » mi accompagna.
« A smooth criminal » concludiamo assieme, sempre troppo vicini, riuscendo persino a sentire il suo respiro caldo ed affannato che si confonde col mio.
Restiamo a guardarci in modo aspro e sprezzante per le telecamere che ora ci stanno riprendendo, concedendo loro ancora qualche secondo della nostra scena.
Quando lei rilassa le spalle e sospira, faccio uscire Sebastian e riprendo le sembianze di Grant, mentre Naya mi rivolge un sorriso soddisfatto, il che significa che sono andato bene seppur all'inizio delle riprese ero nervoso. Ricambio e lei mi fa un cenno della testa, incrociando le braccia ed assomigliando troppo a Santana per i miei gusti, tanto che ho quasi paura di cosa possa dirmi.
Osservandola, però, mi viene dal ridere al fatto che interpretiamo un gay ed una lesbica, perché guardandoci potrebbe sembrare assurda la scelta dei nostri personaggi e questa strana accozzata.
« Allora, Gust » inizia, mentre io infilo le mani nelle tasche della divisa, « ho sentito che vuoi fare il provino per Finnick. »
Io sorrido, quasi gongolando fiero, quando invece posso dire di esser stato beccato in fragrante, seppur sul suo viso compare un'espressione alquanto divertita.
Alzo le spalle. « Sì » ammetto, facendola sorridere soddisfatta, prima di fare un passo indietro. « Spero ci rivedremo sul set, Johanna. »
Mi volto per uscire, con il suo sorriso divertito dipinto sulle labbra come ultima immagine impressa nella mente.













pandabitch.
La Mito ritorna con una Gustvera che doveva fare dall'era dei tempi.
Ma fotteplatano.
Gustvera? Sebtana? O... Johannick?
Fate conto che io Finnick me lo immaginavo come Colton Haynes con i colori di Grant.
E col loro stesso doppiatore italiano!
Anche se le loro voci originali sono asdfghjkl.
Però Finnick dovrà avere il loro doppiatore, per forza.
Johanna l'ho sempre immaginata come Naya.
Ecco, ringrazio un attimo la Rivera per avermi fatto scoprire Hunger Games.
Immaginarmi loro due come Johanna e Finnick (che shippo più della Fannie) mi fa...
God, fangirleggiare come non mai!
E volevo Dianna come Madge.
Della serie: portiamo Glee in HG e trasformiamolo in un musical!
Seguitemi su @pandamito e Come una bestemmia.
Ehm... bao, non so che ultima cosa stupida dire.
Baci e panda, Mito.

   
 
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