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Autore: ginny090    23/08/2013    2 recensioni
Storia ambientata durante il settimo libro, in cui racconto il rapporto di amicizia che lega Neville, Ginny e Luna. Perché tutti sappiamo cosa accadde a Harry, Ron ed Hermione, ma nessuno sa cosa sia successo all'altro Trio.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ginny Weasley, Il Secondo Trio (Neville, Ginny, Luna), Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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L’altro Trio.

Ginny aveva una sola cosa in mente e per la prima volta dopo giorni non era Harry, ma l'acqua. La ragazza aveva sete, anzi stava letteralmente morendo di sete. Le sue labbra erano secche e crepate. Il dolere all’addome procuratogli dalla maledizione Cruciatus era niente in confronto. Acqua penso di nuovo, sapeva benissimo che invocarla con la mente non le sarebbe servito, ma al momento non riusciva a pensare lucidamente. D’altronde come poteva farlo? Non mangiava ne beveva da quanto? Ormai aveva perso persino il conto, di quanto tempo fosse passato, da quando l’avevano rinchiusa in quel buco nei sotterranei. Per quanto ancora sarebbe riuscita a sopportarlo?

“Vi ricordate la prima volta che siamo diventati amici?” Chiese una voce di una ragazza alla sua destra. Ginny girò la testa in direzione della provenienza della voce.
“Cosa?” Chiese non sicura di aver sentito bene.

“Mi chiedevo solo se vi ricordaste la prima volta che siamo diventati amici…” Insistete l’altra. Ginny fece per risponderle, ma un altro ragazzo la precedette:

“E ti sembra questo il momento di parlane Luna?” Domandò quest’ultimo. Mi hai tolto le parole di bocca Neville pensò la Rossa. Neville aveva parlato con voce bassa, come se pensasse, che ciò gli avrebbe procurato meno fatica, anche lui era stato pesantemente colpito da una maledizione Cruciatus, ribellandosi all’ennesima richiesta dei Carrow.

“Dicono che ripensare a cose passate sia un buon metodo per distrarsi.” Ella disse con voce sognante. Neville non rispose. Ginny allora, chiuse gli occhi cercando di ricordare. E nonostante sapesse, che avvolte com’erano nell’oscurità, Luna non potesse vederla, la Rossa non poté non sorridere debolmente al ricordo.

“Io e te siamo diventate amiche il primo giorno di scuola, del nostro secondo anno. Ero in ritardo per la lezione di Incantesimi e quando entrai in aula, Colin mi fece segno di sedersi vicino a lui come avevo fatto per tutto l’anno precedente prima che Colin fosse...” La ragazza si interruppe.
“Ma tu scegliesti di sederti vicino a me, nonostante la parte in fondo dell’aula fosse quella più infestata di Nargilli.” Proseguì Luna venendo incontro all'amica.

“Eh…certo! Quelli non mancano mai vero? Mi chiedevo quand’è che li avresti nominati.” Commentò Neville. Ginny decise di ignorarlo e proseguì. Ormai sapeva benissimo, che quei commenti sarcastici, altro non erano che la dimostrazione, di quanto i due fossero amici l’un l’altro.

“Te ne stavi lì in fondo alla classe, i banchi intorno al tuo erano tutti vuoti, come se nessuno osasse sedersi troppo vicino a te e non so ho agito d’istinto.”
“La nostra Ginny che agisce d'istinto. Ci crederesti Luna?” Chiese Neville.
“No, perché dici così? Non lo fa mai!”
“Ehi, il fatto che non vi veda non significa che io non vi senta!”
“Comunque, il tuo è stato un gesto molto gentile.” Disse Luna riportando l'argomento su quel loro primo incontro.
“Da quel giorno siamo diventate amiche.”
“Non avevo mai avuto un'amica prima di quel giorno.” Rispose questa dimostrando ancora una volta la sua innata sincerità. "A parte per un Plimpli che viveva nel piccolo lagetto vicino casa mia." E la sua bizzzarria, pensò Ginny.

“Perché vi siete conosciute solo al secondo anno?” Chiese Neville, ingorando l'ultima frase di Luna, ma sorridendo interiormente. “Non vi conoscevate nel primo?” Ma si pentì subito di quelle domande, ricordandosi improvvisamente di ciò che la Rossa le avesse detto circa il diario di Tom e del suo primo anno trascorso a scuola. “Scusa domanda indelicata.”
“Tranquillo Nev.”

“Io e te invece siamo diventati amici al tuo terzo anno ricordi Gin?” Disse il ragazzo per smorzare la tensione venutasi a creare.
“Certo come potrei dimenticare è stato al Ballo del Ceppo.”
“Io non ci sono andata.” Intervenne Luna. “Nessuno mi ha invitata.” Disse ancora la ragazza per niente rammaricata della cosa.

“Io l’avrei fatto volentieri. Ginny non era poi questo granché come ballerina.” Disse Neville serio. La ragazza dovette trattenersi dal non scoppiare a ridere, ma visto il forte dolore all’addome, fu contenta di non averlo fatto. Ridere avrebbe solo peggiorato le cose, ma Luna aveva ragione, parlare di queste cose la stava distraendo.
“Ma se eri tu quello che non faceva altro che pestarmi i piedi… se tu fossi stato un po’ più bravo a ballare non sarei mai finita tra le braccia di Micheal Corner a fine serata.”
“Ah…quindi adesso sarebbe colpa mia se voi due siete finiti insieme?” Chiese Neville, ma dalla voce si intuiva che stesse scherzando.

“E poi se non era per me tu a quest’ora Luna non sapresti nemmeno che faccia ha. Sbaglio o sono stata io a presentartela.”
“Non è vero la conoscevo già.” Disse Neville.
“Davvero?” Domandò Luna.
“Tu conoscevi Lunatica Lovegood. Io ti ho presentato Luna… Ricordi è stato sul treno.”

“Si al mio quinto anno, ma non è stato lì che siamo diventati davvero amici è stato solo dopo la…”
“Battaglia al Ministero.” Concluse Luna per lui.
“Le battaglie uniscono le persone.” Disse Ginny.

“Ricordate siamo usciti dall’infermeria e ci siamo promessi che qualunque cosa fosse successa da quel momento in avanti ci saremmo sempre stati l’uno per l’altro.”
“Ed così è. Insomma guardate dove ci troviamo.” Disse Luna.

“Voi due dovreste smetterla di provocare i Carrow così! Non è un bene che passiate troppo tempo qua sotto!” Disse il ragazzo.
“Senti da che pulpito viene la predica!” Esclamò Ginny.
“Se Harry scoprisse tutto quello che ti sto facendo rischiare. Sarei un uomo morto. Lui mi aveva chiesto di tenerti d'occhio.” Ginny sbuffò.
“L'ha chiesto alla persona sbagliata.”
“No, ha semplicemente dimenticato che è impossibile controllarti.” I tre ragazzi erano così immersi nella loro conversazione, che nessuno di loro si accorse, che qualcuno stesse aprendo la porta fino a che, una luce non irruppe nell’oscurità accecandoli. Furono sopresi di vedere Piton. Ecco adesso moriremo davvero pensò Ginny. Piton li scrutò uno ad uno.

“Vi conviene affrettarvi ad uscire di qui, se volete sperare di arrivare in tempo almeno per il dolce.” Poi voltandogli le spalle sparì. I tre ragazzo si guardarono l’uno l’altro, ma non c’era bisogno di dire niente, perché i tre ormai si capivano alla perfezione. C’era stato un periodo, in cui Ginny aveva sperato di riuscire ad entrare a far parte del famoso trio composto da suo fratello, Harry ed Hermione, ma adesso era ben contenta di poter dire che anche lei faceva parte di un trio. Un trio tutto suo.

“Forza…” Disse Neville alzandosi a fatica da terra e tendendo una mano a Luna per aiutarla a fare altrettanto. “Non so voi, ma io sto letteralmente morendo di sete.”
“Chissà se sarà rimasto ancora un po’ di budino al cioccolato, non mi piace quello alla crema.” Disse Luna.  Neville la guardò, come se, ancora una volta, non riuscisse a credere alle sue orecchie. Anche la Rossa rimase sorpresa da quella frase, visto che, al momento, dati i continui crampi allo stomaco, sarebbe stata disposta a mangiarsi persino un topo. Neville con lo sguardò cercò Ginny, per avere manforte, ma la ragazza, vista l’espressione sbigottita dell’amico, decise di stare al gioco di Luna.
“Io invece spero ci sia quello alla crema. Adoro il budino alla crema.”

“Matte! Siete due matte! Maledetto il giorno che vi ho conosciuto.” Esclamò Neville e voltandosi, iniziò ad incamminarsi verso la Sala Grande abbandonandole lì, ma entrambe furono sicure di averlo visto sorridere prima di voltarsi e al loro arrivo in Sala Grande, il ragazzo era seduto ad uno dei tavoli, che le aspettava. Davanti a lui c’erano tre piatti. Uno di torta di melassa e altri due contenenti due enormi budini.

 
  
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