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Autore: xthanksidols    23/08/2013    1 recensioni
Sara.
La classica ragazza che tutti vorrebbero essere. Ha una migliore amica che considera una sorella e poi c'è lui... Damiano, un nuovo arrivato. Da subito diventano amici o forse qualcosa di più. Lei non sa a cosa porterà quast'amicizia. Damiano le svelerà cose sulla sua vita che lei stessa ignorava, rivelandole la sua vera natura. Perchè lei non è una ragazza qualsiasi, lei è speciale.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'estate stava per finire.
Era iniziato settembre e tra meno di una settimana sarebbe iniziato un nuovo anno scolastico.
Quella mattina mi svegliai presto, erano appena le 7.00 e tra non molto si sarebbe alzata anche mia madre per andare a lavoro.
 
Noi due vivevamo da sole, mio padre non l’ho mai conosciuto perchè morto pochi mesi dopo la mia nascita.
Non ho mai conosciuto nemmeno i miei nonni paterni. I genitori di mia madre invece sì, mio nonno ha una piccola casetta in montagna, mentre mia nonna ci ha lasciato lo scorso anno. Non ho mai sentito la mancanza di una figura paterna accanto a me, non che mi avesse fatto piacere crescere senza un padre, ma posso dire che mia madre non mi ha mai fatto mancare nulla, tantomeno l’affetto.
 
Decisi di scendere per preparare la colazione, così da poterle fare una sorpresa!
Misi a scaldare il latte e preparai il caffè. Presi una tazza in cui versai il caffelatte per me e una tazzina in cui versai il caffè per lei, presi i biscotti dalla dispensa e sistemai tutto sul tavolo.
Sentii il rumore delle pantofole di mia madre strusciare sulle scale, arrivò in cucina ancora mezza addormentata …
«Buongiorno mami» dissi dandole un bacio sulla guancia.
«Buongiorno tesoro, come mai già in piedi?» Chiese sedendosi a tavola.
«Non avevo molto sonno….» risposi io.
«Ti dispiace se dopo passo da te a lavoro?»
Mia madre lavorava in una libreria, un sogno per un’amante di libri come me! Avrei potuto passarci giornate intere li’ dentro!
«Va bene! Vieni quando vuoi.»
Dopo aver fatto colazione diedi una sistemata alla cucina mentre mia madre si preparava per il lavoro…
Quando finii di sistemare andai in soggiorno, mi sedetti sul divano e accesi la tv.
Sentii il cellulare vibrare, mi era arrivato un messaggio.
Presi in mano il telefono e lessi; era di Silvia, la mia migliore amica.
 
-Buongiorno amica!! Stasera ti va di uscire? Decidi tu dove! J -
 
Un’uscita con lei mi ci voleva proprio!
 
-Pizza e gelato, ci stai?-
-Andata! Ti passo a prendere alle 8.00!-
 
 
Sentii arrivare mia madre.
«Tesoro io vado, ci vediamo dopo. Verso che ora pensi di passare al negozio?»
«Vengo poco prima della tua pausa pranzo, così dopo mangiamo insieme!»
«Ok. Stasera non ci sono, esco con Tommaso!»
Tommaso era il suo fidanzato. Non mi andava a genio, ma non dicevo niente a mia madre… Lui era un quarantenne divorziato con due figli: Zoe, di 15 anni e Riccardo, di 13. Erano due fastidiosissimi rompiscatole e purtroppo, molto spesso, capitava che io dovessi fare ad entrambi da babysitter quando mamma e Tommaso uscivano…
Non  che Tommaso fosse antipatico, anzi…  solo che da quando c’era lui per mia madre non ci sono più “solo io”, non abbiamo più lo stesso rapporto di prima!
«Ok, nemmeno io ci sono!» risposi prima che potesse chiedermi di tenere a bada quei due…
«Dove vai?» chiese subito lei.
«Esco con Silvi! »
«Ok, tranquilla! »
Mi diede un bacio tra i capelli e uscì di casa….
Dopo un po’ che cambiavo canale senza trovare nulla di interessante, decisi di spegnere la tv. Andai in camera mia e sistemai il disordine, poi mi preparai per andare da mamma. Non avevo nulla da fare, quindi sarei andata prima per aiutarla nel lavoro.
Andai in bagno e mi feci una doccia poi, dopo essermi asciugata, andai in camera per vestirmi. Faceva caldo,presi dall’armadio un paio di shorts e una canotta colorata. Mi pettinai i lunghi capelli color cioccolato ancora semiumidi e li legai in una coda alta. Presi la borsa, le chiavi e uscii…
Fuori c’era la mia vicina, Anna, ad annaffiare le piante…
Era una donna un po’ stravagante, ha 54 anni ma ha lo spirito di una ragazzina.
Era poco più bassa di me, capelli biondo cenere e occhi che variano dal grigio all’azzurro chiaro.
La conosco da quando sono nata, ha sempre aiutato me e mia madre in qualsiasi cosa. Per me è praticamente come un’altra nonna. Le voglio davvero bene!
Io e mia madre andiamo a cena da lei ogni giovedì sera, e anche le feste le passiamo sempre insieme.
«Ciao Anna!» Le dissi abbracciandola.
«Ehi, buongiorno cara! Dove vai di bello?»
«Vado in negozio da mamma, non ho niente da fare così le do una mano con il lavoro!»
«Oh bene! Io finisco di innaffiare i fiori e poi vado al mercato… vi serve qualcosa?»
Era il primo mercoledì del mese, questo voleva dire che c’era il mercato locale…
«No Anna, grazie mille lo stesso.»
La salutai e mi incamminai verso la libreria…
Montepulciano era un paesino piccolo, per questo andavo sempre a piedi, respirando a pieni polmoni quella brezza estiva che ci avrebbe accompagnato ancora per poco.
Entrai nel negozio, mamma era alla cassa a fare dei conti.
«Come mai già qui? Non avevi detto che saresti venuta prima della pausa pranzo?» mi chiese.
« Sono venuta prima per darti una mano.»
«Grazie tesoro, guarda hanno appena scaricato dei libri… ti andrebbe di sistemarli negli scaffali?»
«Certo.» risposi sistemando la borsa sotto al bancone.
«Vado un attimo nel magazzino, se arriva un cliente ci pensi tu?»
«Si, tranquilla.»
Attraversò tutto il negozio, poi sparì dietro la porta che dava accesso al magazzino.
Mi misi a lavoro e iniziai a sistemare i libri.
Mentre ero accovacciata a sistemare i libri nel ripiano più basso sentii la porta aprirsi.
« Buongiorno.» dissi sistemando l‘ultimo libro prima di alzarmi.
« Ciao amica!» alzai la testa di scatto quando capii chi era alla porta.
« Silvi!» mi alzai e corsi ad abbracciarla. 
« Che sorpresa! Come mai sei qui?» le chiesi allentando l’abbraccio soffocante.
« Tra due giorni è il compleanno di papà e vorrei regalargli un libro.»
« Ottima scelta!» 
« Tu come mai sei qui?» mi chiese iniziando a frugare tra gli scaffali.
« Do una mano a mamma a sistemare i libri, a casa mi annoiavo!» 
« Capito. Dov‘è Laura?»
« In magazzino. » 
« Ok, la saluto dopo.» disse distrattamente, concentrata nella ricerca del libro.
« Che libro cerchi?» le chiesi avvicinandomi a lei.
« L‘ultimo di Wilbur Smith, papà lo adora! » 
« Dovrebbe essere in magazzino, vado a controllare. » 
Raggiunsi mamma in magazzino e, senza perdere tempo, chiesi a lei.
« Mamma,abbiamo l’ultimo libro di Wilbur Smith?  » 
« Si, è li in fondo…»  Guardai nella direzione che mi stava indicando mia madre e trovai una serie di libri di quell’autore.
Presi quello che interessava alla mia amica e tornai in negozio.
«Trovato. » dissi solenne sventolando il libro.
«Grazie.»
«Vuole un pacchetto regalo signorina?» dissi con fare formale,come se avessi a che fare con un cliente sconosciuto.
«Si grazie, ma gradirei anche un’amica normale…è possibile? »
«Mi dispiace, ma non posso aiutarla.» feci la finta triste.
Amavo scherzare con lei, siamo molto simili riguardo al fattore “pazzia” e con lei potevo esprimermi senza temere di essere portata al centro igiene mentale.
Ridemmo entrambi, poi passai alla cassa e iniziai ad impacchettare.
« Ti faccio lo sconto, tanto mamma è di là » dissi abbassando il tono della voce.
« Ti ho sentito Sara!» Disse mia madre con tono di rimprovero entrando con un’altissima pila di libri in mano.
«Ma dai, è per Silvi! » dissi con tono innocente.
Chinò la testa di lato per vedere oltre i libri.
«Oh, ciao Silvia! » poggiò i libri sul bancone e la abbracciò.
«Ciao Laura!» rispose sorridendole.
«Allora a lei posso farlo lo sconto?»
« Si, certo. » rispose con un sorriso.
Mentre impacchettavo il regalo mamma le fece lo scontrino e mise in cassa i soldi…
« Ecco a te.» le porsi la busta con il pacchetto dentro.
« Grazie! »
« Dove vai ora di bello? »  chiesi uscendo dal bancone e andandole accanto.
« Devo fare la spesa al mercato per mia nonna, ti va di accompagnarmi? » 
« Veramente dovrei aiutare mia madre… » dissi dispiaciuta, mi andava di andare con lei!
« Tranquilla tesoro, va pure! »  Mi fece l’occhiolino la mamma, che intanto stava sistemando dei libri…
« Sicura? » chiesi.
« Sicurissima! Divertitevi e state attente! » 
« Grazie mamma! » la abbracciai dandole un bacio sulla guancia, poi uscii con Silvia.
 
 
 
« Uff, come pesano queste buste! » Sbuffò Silvia poggiando tutto sul tavolo della cucina di sua nonna. 
Al mercato le avevamo preso tantissima frutta e verdura, proprio come le aveva commissionato la madre.
« Per fortuna io e i miei restiamo a pranzare qui oggi… tutta questa roba non credo nemmeno che entri in frigo! »
« Bhe,è quasi ora di pranzo, vado.. Mia madre mi aspetta. » 
Mi incamminai verso la porta accompagnata da Silvi.
« Allora ci vediamo stasera. » Sorrise.
« Si,a stasera! » dissi ricambiando il sorriso.
Uscii di casa e mi incamminai verso il negozio di mamma.
Stava abbassando la saracinesca, ero arrivata in perfetto orario!
« Ehi tesoro, andiamo!» mi cinse le spalle con il braccio e insieme andammo a casa.
 
Quel pomeriggio sembrava non passare mai.
Mia madre era tornata al negozio, io ero a casa da sola senza far nulla e mancavano ancora due ore prima che arrivasse Silvia!
Mi salvò il campanello!
Andai ad aprire, era Anna.
« Ciao Anna!» la invitai ad entrare e richiusi la porta.
« Ciao tesoro! Scusa il disturbo ma stavo facendo un dolce e mi sono accorta adesso che sono a corto di zucchero, potresti prestarmene un po‘ per favore?» succedeva sempre che se a qualcuna di noi mancava qualcosa la chiedeva all’altra, non era una novità e ci aiutavamo volentieri.
« Certo! Aspetta che te lo prendo!» andai in cucina e presi una confezione di zucchero, poi tornai in soggiorno e glie la diedi.
« Grazie mille! Mi serve per fare la crostata,domani oltre voi due a cena ci sarà un’altra persona, spero non vi dispiaccia…» 
«No che non ci dispiace! Chi è? » doveva essere una persona importante per aggregarsi al “nostro giovedì” perché da quando ero piccola il giovedì c’eravamo sempre e solo noi tre.
«Mio nipote. Si trasferisce da me per un po’ di tempo.» 
«Oh che bello! Come mai viene a stare da te? » 
« E‘ una lunga storia… domani te la racconterà lui!»
 
Un’ora e mezza dopo mi ero scocciata di aspettare sul divano, così pensai di prepararmi anche se con un po’ di anticipo.
Mancava mezz’ora prima che arrivasse Silvia.
Dopo una rapida selezione, indossai un paio di jeans scuri, una t-shirt e le All Star.
Andai in bagno a truccarmi, come al solito niente di che: un po’ di matita nera e mascara. Pettinai i capelli e li tirai su con le mani, dopo una rapida occhiata  li rilasciai cadere lungo le spalle,li tirai su di nuovo per valutare se legarli o meno e alla fine decisi di lasciarli sciolti. 
Mentre scendevo le scale sentii bussare. Era arrivata!
« Ciao Amica! » mi salutò con uno dei suoi soliti enormi sorrisi.
« Ciao Silvi! Wow, stai benissimo! »  indossava un paio di jeans, un top color pesca e ballerine del medesimo colore. Anche lei aveva lasciato i capelli sciolti, ma al contrario mio, i suoi capelli sono ricci color castano chiaro, quasi biondo. Aveva contornato i suoi occhi marroni con una linea di eye-liner e un po’ di mascara.
« Grazie, anche tu!».
Chiusi la porta e mi avviai con lei verso la pizzeria.
Quando entrammo nel locale fummo accolte da Roberto, un nostro compagno dell’ultimo anno che lavorava lì part-time.
« Buonasera ragazze! » Ci salutò con il suo solito sorriso.
« Il solito tavolo? » 
« Sì, grazie Roby.» io e Silvi lo seguimmo nella sala e arrivammo al tavolo.
Una volta accomodate ordinammo le nostre solite pizze, poi Roberto andò in cucina e restammo sole.
 « Come mai non è venuto Christian? »  Christian è il suo ragazzo e di solito si aggregava a noi, non mi sentivo mai la terza in comodo perché ero molto legata anche a lui.
 « Gli ho detto io di non venire, mi andava di stare da sola con te! » mi sorrise.
 « Sicura che non è successo nulla? » 
 « Certo! » mi fece l’occhiolino, poi arrivarono le bibite e poco dopo le nostre pizze.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
                                                                 
  
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