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Autore: hermyDdC    23/08/2013    8 recensioni
Parodia della celebre scena della Stamberga Strillante nel Prigioniero di Azkaban.
Genere: Comico, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Il trio protagonista, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Nota dell’autrice:

Questa scena è nata per un gioco su facebook, che richiedeva di scrivere la parodia di una scena di Harry Potter a scelta. I giudici hanno dato come riferimento Harry Potter e l’assenza del principe mezzosangue; questo è il motivo per cui ho scritto e presentato la mia parodia sotto forma di copione, anziché convertire il tutto in forma narrativa come faccio di solito quando devo pubblicare. Ergo, se lo "stile copione" vi dà noia NON LEGGETE! Se invece non vi dà fastidio… buona lettura! E spero di strapparvi qualche sorriso ;)




Siamo nella Stamberga Strillante. Ron è accasciato sul letto a tenersi la gamba rotta e ha un colorito verdino che farebbe invidia a un troll. Harry ha avuto un attacco isterico e sta tirando cazzotti a tutto quello che si muove (ovvero Sirius e anche il povero Grattastinchi, che non ha nessuna colpa ma ci sta prendendo sotto comunque). Hermione è lì piantata come un palo, che non sa che cacchio fare; sente dei passi al piano di sotto e comincia a urlare come una pazza.

HERMIONE: SIAMO QUASSÙ! SIAMO QUASSÙ... C'È SIRIUS BLACK... PRESTO!

Tempo cinque secondi e si sente un gran tonfo: qualcuno ha aperto la porta con un calcio. È il professor Lupin, che ora è lì sulla soglia in posa plastica e guarda minacciosamente in giro puntando la bacchetta a mo’ di pistola.

REMUS: Mani in alto! (tutti si bloccano e lo guardano strano)

RON (tra sé): Questo è fuori…

REMUS: Scusate, ho visto troppi film babbani. (fa un attimo di pausa per prenderli di sorpresa) Expelliarmus!

Afferra tre bacchette in un colpo, con un sorrisetto come dire "vi ho fregato". Avanza, guardandosi intorno, come se cercasse qualcosa che però non trova. Si avvicina a Sirius e Harry.

REMUS: Sirius… Lui dov’è?

HARRY: Lui… chi?

Remus lo ignora completamente e non stacca gli occhi da Sirius, che alza una mano e indica Ron.

RON: E io mo’ che c’entro?!?

REMUS (senza neanche voltarsi): Ma allora… perché non si è mai mostrato prima d’ora? A meno che… (si blocca, come in preda a un’illuminazione) a meno che non fosse lui…

HARRY: Di che diavolo…

SIRIUS (ignorandolo): Caspita, Remus… hai già capito tutto?

Harry scambia un’occhiata con gli altri due, poi sventola una mano davanti al naso di Remus, come a dire "yuhuu, ci sono anch’io… vi degnate di spiegarci che caspita succede??". Ma niente. Non c’è verso di fargli staccare gli occhi l’uno dall’altro.

REMUS (assorto): Ma certo… il lurido schifoso voltagabbana era lui! (Sirius annuisce; lui sorride, sollevato) Lo sapevo. Me lo sentivo che qualcosa non tornava… (gli tende la mano) Vieni qua. (aiuta Sirius a rialzarsi e lo stringe a sé)

HERMIONE: NON CI POSSO CREDERE! Lei… lei e lui!

REMUS (allenta la presa e guarda per terra, imbarazzato): Be’… sì… più o meno. Insomma… non ci vediamo da tredici anni, non saprei…

SIRIUS (divertito): Però. Perspicace, la ragazza…

HARRY (ancora sotto shock): … io mi fidavo di lei, professore…

SIRIUS (con un gran sorriso): Sei diventato professore? (gli dà una pacca sulla spalla) E bravo lupacchiotto. Lo dicevo, io, che ce l’avevi nel sangue…

RON: Ok, io ne ho abbastanza. Me ne vado sennò vomito… (fa per alzarsi ma subito crolla per il dolore alla gamba)

HARRY (con una smorfia): … "lupacchiotto"?!?

HERMIONE: Sì, Harry, fai due più due, arrivaci!

HARRY: Sì, ho capito, Hermione… il nostro professore di Difesa se la fa con un assassino…

SIRIUS: No, no, calma… assassino a chi? Mettiamo bene le cose in chiaro…

HERMIONE (ignorandolo, esasperata): Non quello, Harry! L’hai mai visto in classe un giorno di luna piena? (Harry fa l’occhio a palla) Sveglia! È un lupo mannaro! (sospira) Ma ti devo dire tutto io?

REMUS (ammirato): Caspita… Due su due, Hermione. Per la tua età, sei la strega più brillante che abbia mai conosciuto.

HERMIONE (compiaciuta): Grazie, prof… (colta da un dubbio) Ma scusi una cosa: lei come caspita ha fatto a sapere che eravamo qui? Insomma, non credo che abbia deciso di farsi una gitarella di piacere in un tunnel lungo e scomodo con l’entrata sotto un albero assassino… o sbaglio?

HARRY (alterato): Che domande, Hermione. Lui è la talpa di Black… (riflette) È tutto l’anno che lo aiuta.

REMUS (alzando le mani): Calma, calma, calma! Io non ho aiutato Sirius… vi ho solo visto sulla Mappa del Malandrino.

HARRY (sospettoso): Lei la sa usare?

REMUS (con impazienza): Che domande, Harry. Perché credi che Piton sia venuto dritto da me quando te l’ha cappellata? (Harry non capisce. Remus annuncia con gesto teatrale) Ladies and gentlemen, ho l’onore di presentarvi: Felpato (indica Sirius)… e Lunastorta. (fa un inchino come a ricevere gli applausi)

HARRY (in ammirazione): Cioè… è stato lei a scrivere a Piton di "tenere la sua lunghissima appendice nasale fuori dagli affari altrui"?

REMUS (divertito): Be’, modestamente… sì.

HARRY: Grande, prof. Lei ha tutta la mia stima.

RON (con entusiasmo): Anche la mia… Uno che dice una cosa così a Piton, lupo mannaro o no, si merita una statua!

REMUS (a bassa voce, a Sirius): Ma io non ero la schifosa spia che è stata tutto l’anno in combutta con un criminale? … Boh, va be’, meglio così!

SIRIUS: Ma sul serio, Remus? La mappa ha scritto quella cosa a Piton da parte tua?

REMUS (compiaciuto): Sì, c’era una dedica da ognuno di noi… mi stavo schiantando dal ridere che manco te l’immagini!

SIRIUS (gli dà il cinque): Siamo dei fottuti geni, è inutile. (incuriosito) E la mia che diceva?

REMUS: "Il signor Felpato vorrebbe sottolineare il suo stupore per il fatto che un tale imbecille sia diventato professore"… (sorridendo) Ti giuro, mi sono commosso. Mi sembrava di sentirti…

HARRY (sottovoce a Hermione): Ma perché stanno sempre a guardarsi negli occhi? È irritante! (Hermione alza gli occhi al cielo. Harry conta mentalmente fino a tre, aspettando che Lupin e Black si ricordino di lui; quando questo non accade, si schiarisce rumorosamente la voce) Ehm… professore, stava dicendo che ci ha visto sulla Mappa?

REMUS (voltandosi di scatto): Sì. Giusto. Dicevo: c’eravate voi tre, andavate da Hagrid, fin lì niente di strano. Poi però vi ho visto uscire da casa sua in compagnia di un uomo che mi risultava morto tredici anni fa…

RON (impaurito): Cioè… c’era un fantasma? (si guarda intorno, come se si aspettasse di vederne sbucare fuori uno da un momento all’altro)

SIRIUS (seccamente): Nessun fantasma. Un verme in carne e ossa.

HERMIONE: Signor Black, sia ragionevole… I vermi non hanno le ossa!

SIRIUS (con aria da indemoniato): Questo sì. Almeno finché io non gliele spezzo una per una… (punta dritto verso Ron)

RON (offeso): Ma si può sapere che t’ho fatto?!?

SIRIUS: Non tu. Il tuo dannatissimo topo… Peter Minus! (gli si lancia addosso)

RON: (si butta indietro per schivarlo, afferrando Crosta che cerca di scappare) Te sei picchiato in testa. Ma seriamente.

Inizia una zuffa furiosa tra Ron e Sirius, in cui entrambi cercano di accalappiare il povero topo. Remus interviene a separarli.

REMUS (severo): Ron! Modera il linguaggio o ti metto in castigo. E tieni ben stretto quel topo. Sirius, a cuccia, da bravo. (gli fa una carezza sulla testa come si farebbe a un cane; Sirius si trasforma e comincia a scodinzolare e leccargli le mani)

HARRY (piano a Hermione): Non c’è speranza. (più forte) E comunque non ho ancora capito cosa c’entra Peter Minus.

REMUS (paziente): Peter Minus è un Animagus. Un topo, per la precisione. E ce l’ha in mano Ron.

HERMIONE (ferma): Impossibile. (Remus la guarda incuriosito) Google non mente mai. C’è il registro degli Animagi sul sito del Ministero, l’ho studiato per la McGranitt. Non c’è nessun Peter Minus. Fine della storia.

REMUS: E non c’è nemmeno Sirius Black, suppongo. Eppure… lo vedi con i tuoi occhi. (indica il cane, che sta tenendo marcato Crosta)

HERMIONE: … non fa una grinza, in effetti…

REMUS: Dovete sapere che, tanto tempo fa, c’erano tre Animagi non classificati che scorrazzavano liberi per Hogwarts… (Sirius ringhia, poi torna umano)

SIRIUS (alterato): Remus… ti sembra il momento di metterti a raccontare le favole? Io mi son fatto un mazzo così per uscire da Azkaban e mettere le mani su ‘sto dannato topastro. Se me lo fai scappare ti giuro che divento una iena…

HARRY: Wow… sa fare anche la iena, oltre al cane? (Hermione sospira rassegnata)

Si sente un cigolio: è la porta che si è aperta da sola. Remus va a controllare, perplesso.

RON (atterrito): Ve l’ho detto, c’è un fantasma!

REMUS: Naa, fa solo un po’ corrente. (torna indietro, calmo) Non c’è mai stato nessun fantasma qui.

RON: Come no… se hanno chiamato questo posto "la Stamberga Strillante" ci doveva pur essere un motivo…

SIRIUS: Eccome, se c’era! Sapessi…

RON (a mezza voce a Harry): Perché ho la sensazione di non volerlo sapere?

REMUS: Ora vi racconto tutto dall’inizio… (ispirato) C’era una volta un piccolo bimbo che si chiamava Remus Lupin. Un giorno, mentre andava a trovare la nonna, camminando nel bosco incontrò un lupo cattivo che lo morse… Sembrava che il bambino fosse spacciato. Ma un vecchio gentile di nome Albus Silente ebbe pietà di lui. Costruì questa casetta, piantò un albero assassino davanti all’ingresso e gli aprì le porte del castello incantato di Hogwarts. Lì la sua vita cambiò per sempre, grazie a un bel cucciolotto di nome Sirius Black… (Sirius si trasforma e si fa accarezzare un po’; dopo qualche secondo Crosta squittisce disperatamente, Sirius gli ringhia contro e Remus riprende il filo del discorso) … un topolino che si chiamava Peter Minus, detto Codaliscia, e un cervo di nome James Potter, detto Ramoso.

HARRY (tra sé): Mio padre era un cervo… Figo!

REMUS: I quattro erano inseparabili e, per la prima volta, il piccolo Remus non era più solo nelle lunghe notti di luna piena. La loro vita era davvero perfetta… (sorride sognante, accarezzando il cane, ma quasi subito s’incupisce) … a parte una mosca fastidiosa. Si chiamava Severus Piton…

RON: È un Animagus anche Piton?

HARRY: E si trasforma in una mosca… (pensieroso) Avrei detto più… non so, un rospo. Orrendo e viscido…

RON: Naa, ci vuole qualcosa di nero e strisciante…

HARRY: Un millepiedi?

RON: O un’anguilla! Più strisciante e viscida di quella…

HARRY: Magari un tapiro! Con quel naso…

SIRIUS (sghignazzando, a Remus): Però, è venuto su bene ‘sto ragazzo… James sarebbe orgoglioso!

RON: O un lurido, schifosissimo scarafaggio…

SIRIUS: Io direi più una zanzara, stava sulle balle a tutti… (ci riflette) Però in effetti ci starebbe bene anche una mosca. Sempre a ronzarci intorno, un fastidio che non ti dico. E mai che si facesse gli affaracci suoi…

RON: Ci pensi, Harry? La prossima volta che schiacciamo una mosca, potremmo esserci liberati di Piton per sempre…

PITON (gelido, togliendosi di dosso il Mantello dell’Invisibilità): Cinquanta punti in meno a Grifondoro. A testa.

  
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