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Autore: TheDreamSeller    28/02/2008    0 recensioni
Tutto prima o poi torna indietro, per quanto possa far male o possa far soffrire. Cosa accadrebbe se il tempo sull'isola dove si tiene lo shaman fight si fermasse?
Genere: Romantico, Dark, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anna Kyoyama, Hao Asakura, Matamune, Yoh Asakura
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Cold As Fire
 L'amore è incontro e separazione,
come un taglio di stoffa trasparente...
                                                                   Matamune Di Nekomata


Ora tutto era fermo.La battaglia che fino a poco prima imperversava era
cessata.
Una ragazza se ne stava al centro, immobile come tutto il resto, il
suo rosario dai 1080 grani stretto in mano. Le perle candide erano rigate, un
rivolo di sangue scorreva sopra ognuna di esse facendo contrasto col bianco
candido per poi andare a cascare, creando così una pozzanghera del sangue
appartenente all’Itako stessa davanti ai suoi piedi.
Si fece cadere in
ginocchio. I capelli biondi ormai impiastricciati di sangue le cadevano
disordinatamente sul volto candido coprendole così il viso.
Non ci poteva
credere; quel potere che a lungo aveva nascosto a tutti per non creare problemi
era tornato, più potente di prima, più distruttivo che mai. Il fatto di poter
nuovamente leggere nel pensiero era stato solo un’anticipazione di quello che
poi sarebbe venuto, nonché la parte più innocua del suo potere. Non ci voleva
credere. Non se lo sarebbe mai aspettato. Lei aveva sconfitto quella sua capacità, o
almeno, così credeva.
Credeva, finche non si era manifestato in quella
battaglia, esplodendo con tutta la sua furia. E a lei, non era rimasta altra
scelta, aveva dovuto farlo: Aveva dovuto congelare gli spiriti e le anime di
quegli sciamani, condannandoli a non invecchiare e a non provare. A starsene lì
fermi, immobili, come statue di cera.
Piano, piano si alzò da terra. Il suo
vestito nero oramai impregnato di sangue era quasi perfetto, strappato solo un
po’ ai bordi, quasi ironico in quella situazione.
Alzò la testa e cominciò a
camminare con fare regale, attraversando lentamente il campo di battaglia,
ignorando quelle persone immobili, gli spiriti congelati a mezz’aria e quella
distesa che pareva di rubino. Un giorno tutto si sarebbe
risvegliato,apparentemente immutato ma più forte di prima, certo… Ma
sicuramente non di lei. Cercò con lo sguardo tra le “statue”. Finalmente trovò
chi stava cercando: Un ragazzo moro con due enormi cuffie arancioni se ne stava
la , in piedi. In una mano reggeva l’Harusame, la spada da Samurai un tempo
appartenuta a quello che adesso era il suo spirito, nell’altra il Futsu No
Mitama No Tsurugi, la spada di pietra appartenente da secoli alla famiglia
Asakura.
Lo abbracciò. Era freddo, ma sempre con quel suo immancabile sorriso
che infondeva calore sulle labbra. Congelato. Anche lui congelato come gli
altri. L’Itako scoppiò a piangere,un pianto silenzioso, non era da lei, ma adesso, che importava?!
Probabilmente non l’avrebbe mai più rivisto.
Lui era stato il suo salvatore,
l’unico che non si era spaventato e l’aveva aiutata ad eliminare quella croce
che si portava dietro dalla nascita, o almeno, una parte. Lui era stato l’unico
che si era preso cura di lei quando tutto il mondo la odiava e lei odiava
tutti.
Ma adesso se ne rendeva conto, era stato tutto inutile. Tutto, a
cominciare dal sacrificio di Matamune.
Si ricordò quando era stato lui a
partire per l’America, a come aveva sofferto e a come aveva sperato. Ma stavolta
sarebbe stata lei a partire, per non tornare più.
Non seppe quanto rimase
abbracciata a lui a piangere; se minuti o ore, ma tanto, cosa
importava?!
Lentamente si staccò e, dopo aver posato un bacio sulle labbra
del suo fidanzato, Anna si girò. Fece alcuni passi con quella regalità della
quale solo lei era dotata dopodiché scomparve in un raggio di luce abbagliante,
certa che non avrebbe rivisto quelle persone per un
po’.






Era il 25 luglio, ed erano le 2.00 di notte quando
una bambina venne alla luce; gli occhi smeraldo, i capelli biondo oro che non
appena nata non pianse, ma si guardò attorno con curiosità, no, lei non avrebbe
mai pianto.
Ciao, Finalmente sono riuscita a postare grazie all'aiuto di TrecciA!*____* Grazie Mille!! Che soddisfazione!!! Cosa dire?! COMMENTATE KisseS AK
  
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