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Autore: rebus_mistery    23/08/2013    3 recensioni
Questa è la prima fanfict che scriviamo a quattro mani.
Sarà sorprendente e imprevedibile, dato che abbiamo deciso di non accordarci sulla trama, e scriveremo un capitolo ciascuna per vedere cosa inventerà l’altra. Può succedere di tutto, anche perché la coppia in questione è una scottante Draco/Ginny . Questo è quanto, non potendo raccontare una trama inesistente, buona lettura a tutti
rebus_mistery e violadelpensiero
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Draco/Ginny
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Tutto era calmo quella mattina. L’ampia tenuta dei Malfoy era deserta come sempre, e Draco camminava attraverso le stanze ascoltando il ritmico rumore dei suoi passi riecheggiare nel salone.
I suoi bagagli erano già stati portati all’ingresso e sua madre era lì ad aspettarlo.
-tuo padre non verrà a salutarti, ma si raccomanda di far valere il nome della famiglia e di vincere la coppa delle case- disse Narcissa Malfoy
Draco annuì e baciò solennemente la mano della madre prima di smaterializzarsi con i suoi bagagli. Si trovò al binario 9 ¾ in mezzo agli studenti del primo anno che gli sfrecciavano accanto con i propri carrelli. Il treno sbuffava e fischiava. Le madri abbracciavano i propri figli e li stringevano forte. Amore sprecato. Una madre non è tenuta a dimostrare affetto nei confronti del proprio figlio.
Salì sul treno cercando un vagone vuoto; finalmente riuscì a sedersi in solitudine. Quegli idioti di Tiger e Goyle l’avrebbero trovato in un paio di minuti, meglio godersi la loro assenza pensando a qualcosa di intelligente, prima che la sua mente fosse invasa dalle stupidaggini senza senso che sarebbero uscite ininterrottamente dalla bocca dei due individui. Quello sarebbe stato l’anno degli esami G.U.F.O e Draco avrebbe dovuto studiare approfonditamente. Era intelligente ma non si applicava, prendeva le cose con troppa leggerezza, ma quell’anno la sua vita stava per essere sconvolta. Sapeva che suo padre l’avrebbe costretto ad unirsi all’alleanza con il Signore Oscuro, anche se non avesse voluto. D’altronde, perché non doveva seguire l’esempio di suo padre? Sarebbe diventato come lui, fido braccio destro del Signore Oscuro, potente, temuto, rispettato. Un ghigno affiorò sulle labbra del giovane ragazzo.
In quel momento Tiger e Goyle irruppero nella cabina seguiti da altri ragazzi. Ridevano, urlavano e si comportavano proprio come bambini. Forse erano ancora troppo immaturi per affrontare la vita reale. Forse lo era anche Draco, forse nemmeno lui era pronto per crescere, la sua innocenza gli era stata strappata prematuramente. Il viaggio fu più lungo del solito, ma verso sera arrivarono finalmente.
Hogwarts, la scuola di magia più prestigiosa al mondo.
Alla stazione tutti gli studenti scendevano dal treno precipitandosi alle carrozze, ansiosi di tornare a scuola. Draco invece sarebbe tornato indietro, ma non a casa, quel luogo non gli era più familiare. Avrebbe vissuto alla buona, avrebbe esplorato nuovi stili di vita, avrebbe conosciuto il mondo che c’era fuori dalla sua casa e da Hogwarts. Mentre fantasticava su luoghi sconosciuti venne praticamente travolto da un Weasley. Una pesante valigia gli urtò una gamba.
-non toccarmi- disse al rosso allontanandosi inorridito. Qualunque Weasley fosse non gli importava, tanto erano tutti uguali, con quei capelli orribilmente rossi e quelle lentiggini sparse su tutto il volto.
Ginny scostò la pesante valigia.
-alla larga da nostra sorella- gli intimarono Fred e George.
-che stia lei lontana da me- Draco continuò a camminare. Un altro lato che odiava del tornare a Hogwarts era il rivedere i Weasley, quella banda di straccioni che camminava sempre in gruppo, accompagnati dalla Granger, una schifosa mezzosangue e da Potter.
Quanto odiava Potter. Strinse i pugni e scacciò dalla mente quei pensieri, aveva di meglio a cui pensare.
Salì su una carrozza e si lasciò trasportare fino all’entrata del castello. Prese i suoi bagagli e li sistemò nel dormitorio.
Tutti gli alunni della scuola erano seduti nella Sala Grande per la cerimonia di smistamento. Quelli del primo anno aspettavano con trepidazione che la professoressa McGranitt annunciasse il loro nome, poi si andavano a sedere e il cappello li smistava. Rituale che aveva luogo ogni anno.
Fortuna che Ginny era l’ultima dei fratelli, non avrebbe più avuto seccature con altri irritanti piccoli Weasley che correvano come impazziti. Istintivamente il suo sguardo cadde proprio sulla piccola Weasley.
Un pensiero strano gli balenò in mente, quella ragazzina bassa ma tutta curve aveva il suo fascino. Distolse lo sguardo. Se avesse voluto svagarsi con qualcuna non avrebbe certo scelto una sporca rossa, gli sarebbe bastato schioccare le dita e avrebbe avuto tutte le ragazze che voleva. Perché non divertirsi, quest’anno?
Era ufficiale quindi: l’anno scolastico era iniziato.

  
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