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Autore: Walechu    24/08/2013    1 recensioni
"L'incontro tra Kise e Aomine, l'ammirazione e la nascita dei Miracoli.
Ma che cosa sarebbe successo se Kise Ryouta in realtà fosse una lei?"
Fem!KisexAomine [[AoKi]] -genderbend- *SPOILER*
Genere: Commedia, Sentimentale, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daiki Aomine, Ryouta Kise, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Gender Bender, Spoiler!
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* * *

A quella domanda le si fermò il cuore.

-Kise-kun, hai qualcosa di femminile...-

Il suo tutore le fissava il volto da un buon quarto d'ora. Da quando era entrata nella prima squadra, lei e Kuroko passavano molto tempo insieme allenandosi
anche dopo la fine delle attività dei club.

Ryouko lo fissava preoccupata, mordendosi un labbro dalla frustrazione che quegli occhi limpidi le davano.

-Sono un modello!- Fu l'unica frase che le venne in mente.

-Ah, quindi i modelli sono effeminati?-

-No! Nel senso... nah, lascia stare!-

La semplicità e la schiettezza delle domande di quel ragazzo la spiazzavano sempre.

Ad agitarla ulteriormente vi era il fatto che avrebbero dovuto partecipare entrambi alla loro prima amichevole contro la Komagi Junior High.

In quelle settimane si era allenata parecchio, evitando di pensare sempre e solo a giocare con Aomine. Quel pensiero la distraeva anche durante le lezioni.

Oppure era quel ragazzo stesso la fonte della sua disattenzione.

* * *

Ryouko se ne stava seduta sul letto, i capelli ancora bagnati dopo una doccia.

Si guardava i palmi delle mani. Rossi.

Erano passate poche ore dal fischio di fine partita: il Teikou si era aggiudicato la vittoria per 83 a 81.

In parte il merito era stato suo; per essere una ragazza riuscire a tenera testa ad energumeri il doppio di lei non era poco.

Ma gran parte del merito andava a quel piccoletto. Da quando era entrato in campo la palla arrivava sempre alle sue mani con una forza inaudita. Assurdo

che uno come lui potesse fare dei passaggi del genere. Era davvero straordinario.

E i suoi palmi doloranti ne erano la prova.

-Benvenuto tra i titolari, Kise-kun.-

Kuroko la guardava dal basso verso l'alto, la maglietta bianca faceva sembrare la sua pelle ancora più candida.

-Merito del tuo talento, Kurokocchi!- Ryouko sorrise nel vedere l'espressione contrariata del ragazzo al suo modo di appellarlo.

-Devo ricredermi, sei davvero incredibile!-

-Io sono solo un ombra, l'unico incredibile qui sei tu.- Per un attimo le labbra del ragazzo si incresparono in un sorriso, per poi svanire come se nulla fosse.

Un braccio le passò attorno al collo e la strattono verso il campo.

-Hey è ora di allenarsi!-

Aomine sorrideva ad entrambi tenendoli saldamente tra le braccia. La guancia di Ryouko sfregò contro la pelle scura del ragazzo. Bastò quel contatto per

farla rabbrividire.

-Oi Kise tutto bene?-

-S-si... ma potresti evitare di prenderti tutte queste confidenze, Aominecchi?-

-Tsè, ma sentitelo... e comunque te ne prendi anche tu, con il “cchi” che aggiungi ai cognomi.-

Le si avvicinò pizzicandole appena il gomito. -Direi che siamo pari, no?-

Gonfiò le guance e arrossì.

Nonostante gli allenamenti estenuanti, Kuroko che sveniva sempre e gli scherzi di Aomine, Ryouko si sentiva felice.

* * *

Non passava giorno che lei e Aomine non giocassero insieme. Ormai era diventata routine: aspettavano che tutti se ne andassero per scendere di nuovo in

campo uno contro uno fino a tardi. O meglio, fino a quando Ryouko non crollava. Si sedeva a terra ansimante, le goccioline di sudore che correvano lungo

tutto il corpo e le gambe doloranti.

-Aominecchi facciamolo di nuovo, facciamolo di nuovo!!-

-Basta per oggi... sono stanco...- Si sedette accanto a lei, buttandole l'asciugamano sulla faccia.

Per un attimo sentì l'odore intenso della pelle del ragazzo pervaderle il corpo. Strinse l'asciugamano sempre più vicino al suo volto, chiudendo gli occhi e

lasciandosi andare a quel profumo. Quando si accorse di quello che stava facendo, e delle sue guance in fiamme, si affrettò a lanciare l'asciugamano al

proprietario.

-Sei veramente strano...-

Aomine si passava l'asciugamano tra le mani, fissando le gocce di sudore sparire tra le fibre blu scuro della stoffa.

-In che senso..?- Replicò la bionda intimorita che la sua messinscena fosse sul punto di essere scoperta.

Lo sguardo del ragazzo si posò sul corpo di lei.

-Il tuo modo di fare... sei parecchio effeminato lo sai? Certe volte sembri addirittura gay... senza offesa.-

Aggrottò le sopracciglia. C'erano parecchie cose che avrebbe voluto dirgli, ma l'istinto le disse semplicemente di lanciargli il pallone in faccia.

-Ma che fai?!-

-Non sono gay! Sono un modello!! E i modelli hanno una bella presenza, a differenza tua razza di nigga maleodorante!-

-Non te la prendere, ci sono un sacco di modelli gay...nigga!?-

-Solo perchè ho delle caratteristiche femminili non vuol dire che io lo sia!!-

-E allora perchè mi ronzi sempre attorno?-

Ryouko soffocò le parole in gola, lasciando uscire un lieve gemito. Qualsiasi cosa fosse uscita dalle sue labbra, sarebbe sicuramente stata male interpretata

dall'altro.

Tentar non nuoce.

-...Perchè ti ammiro. Voglio diventare come te.-

-... gay ...-

-Aominecchi!!!-

Il ragazzo dai capelli blu rideva mentre sul volto di Ryouko si formava un espressione imbronciata.

La stava prendendo in giro, come faceva sempre. Ma non le dava fastidio, le faceva piacere.

* * *


L'intesa tra la ragazza e i gli altri titolari aumentava, anche se con alcuni di loro proprio non riusciva ad andarci d'accordo.

Però quando erano in campo tutti assieme si completavano e giocavano alla perfezione.

Oltre agli allenamenti vi erano le uscite dopo la scuola, i ritrovi in varie playground, i pomeriggi passati a fare shopping con Momoi.

Ormai Ryouko sentiva di appartenere completamente a quel mondo.

Niente avrebbe potuto rovinare quell'atmosfera.

Come al solito, dopo gli allenamenti, Ryouko aspettava l'arrivo di Aomine facendo qualche tiro a canestro.

-Così sei tu il bastardo che tenta di prendere il mio posto...-

Un ragazzo dai capelli grigio fumo lanciava occhiatacce a Ryouko da bordo campo.

-Come...?-

-Non prendermi in giro, ti credi meglio di me?- Le diede una spinta sulla spalla che la fece indietreggiare.

-Si può sapere chi sei?-

-Shogo Haizaki, biondino, sono qui per farti il culo.- Si sfilò la giacca della divisa e le lanciò con forza un pallone. -Fatti sotto. Se hai le palle, ehe...-

Anche se era una ragazza, quando le veniva lanciata una sfida non si tirava di certo indietro. Raccolse la palla e si avvicinò al ragazzo dagli occhi grigi.

Talmente grigi da sembrare privi di un anima, come se l'unico sentimento che scorresse dentro di lui fosse la rabbia, e lei era il capro espiatorio su cui sfogarla.

-Chi vince prende il posto dell'altro, in fondo noi siamo simili...- Disse leccandosi le dita. -E poi Akashi mi ha dato l'okay...-

Ryouko sbatté le palpebre. Akashi era al corrente di quello che stava succedendo? Forse anche gli altri lo erano, per questo Aomine era in ritardo.

La stavano mettendo alla prova?

Aveva lottato per arrivare fino a quel punto, non avrebbe di certo mollato.

Il ragazzo le strappò la palla dalle mani, lanciandola il più lontano possibile da lei, cogliendola alla sprovvista. Ryouko ci mise un po' a capire cosa doveva fare.

Si slanciò in avanti, trasferendo tutta la sua forza nelle gambe e allungando il braccio verso la palla che fluttuava davanti a lei.

Haizaki le passò di fianco, urtandola fino a farla cadere a terra. Senza fermarsi lanciò la palla a canestro che entrò violentemente.

-Mi hai urtato, il canestro non è val- Haizaki la interruppe.

-E allora? Me ne fotto delle regole. Non me ne frega un cazzo del basket!-

Ryouko non capiva il suo comportamento. Ma se voleva irritarla ci era riuscito. Si alzò in piedi e prese possesso di palla. Gli avrebbe dimostrato che barando

non avrebbe vinto contro di lei.

Riuscì a segnare qualche punto, ma erano sempre pochi rispetto a quelli di Haizaki.

Era sul punto di mandare ancora la palla a canestro, quando sentì un dolore lancinante al petto: il ragazzo le aveva piantato una gomitata dritto allo sterno.

Lasciò cadere la palla e si accucciò a terra. Quel colpo così violento le sembrava una coltellata dritta ai polmoni. Aveva gli occhi spalancati per il dolore e i

pugni stretti al torace.

-Ma come? Ti arrendi di già, Kise...- Un altro colpo, stavolta alla schiena, la fece stendere al suolo. Gli occhi ridotti a due piccole fessure giallo pallide, le

labbra curvate in una smorfia. Sentiva le forze abbandonarla.

Lui la fissava e rideva.

-Non m'importa se non sono più uno dei titolari. Io rimango sempre il migliore...-

Uscì dalla palestra, lasciandola lì a contorcersi dal dolore.

Non riusciva più a pensare lucidamente, stava per svenire.

Ma quando chiuse gli occhi si sentì sollevare.





NOTE: Okay ho le palpebre bruciate e gli occhi secchi a causa delle troppe role, ma sono riuscita a finirlo!

Un paio di cosette a riguardo: il capitolo è più lungo -su suggerimento di RedSeaPearl- così ho potuto muovermi meglio con i vari eventi senza rendere il tutto troppo

noioso; la parte di Aomine che scherza con Ryouko si è scritta da sola AW <3 ; l'incontro tra Kise e Haizaki avviene in modo differente rispetto al manga.

L'ho modificata per rendere più facili gli avvenimenti che accadrannò più avanti. -niente spoiler-

Sinceramente la trovo una bella riuscita rispetto al capitolo precedente (anche se ho ancora qualche problema con l'HTML...). Ma lascio il giudizio a voi ^^

Grazie per aver letto e alla prossima!

Solemn

   
 
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