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Autore: MSRICDCUNPT    24/08/2013    4 recensioni
Sedersi dolcemente, alzare cautamente la gamba destra e poi la sinistra. Non fare mosse avventate. Continuo a ripetermi queste parole, cercando di fare la figa, mettendomi sul canotto-lettino. Ci ero quasi riuscita senza fare brutte figure davanti ai ragazzi. Quasi.
Mia sorella spunta fuori dall'acqua e mi fa ribaltare con tutto il lettino.
-Orca assassina, vieni a mangiare un panino! -come se non bastava, mia madre doveva pure mettersi a prendermi in giro. Ma questa sa solo urlare, poi?!
Mi trascino sulla riva insieme al canotto, sentendo le risate soffocate di alcuni ragazzi. Dio, ti prego, fulminami.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non è bello, essere Cupido.
Voi. Si, voi. Voi che credete che essere Cupido, sia facile.
Non potete neanche immaginare, cosa passano quelli come me.
Destinati ad infinite figure di merda, eternamente soli ed a far innamorare tutti quanti.
Quest’anno, ad esempio, sono andata in Puglia. Ah, la Puglia. Patria delle più grandi figuracce. Se poi, ci si mettono anche i miei genitori e la piccola serpe di mia sorella, la vacanza sarà davvero orribile.
Esagero? No. Posso solo citarvi alcune scene, giusto per non sputtanarmi troppo.

“Il mare è bellissimo, così come il cielo. Sarebbe bello venire verso le nove o le dieci, invece di venire alle sette del mattino dove ci siamo solo noi ed i vecchietti.
-Oh Sara, non preoccuparti, troverai qualche ragazzo o ragazza. –cerca di confortarmi mia madre. La mia piccola ed ingenua mammina. Se fosse per me, mi farei pure i vecchietti.
-Non preoccuparti, anche i vecchietti mi vanno bene. –mi lascio sfuggire come un idiota. L’unica cosa che è in grado di fare, è guardarmi shockata.”

“16:30
Finalmente c’è qualche ragazzo. Non ne potevo più, di ascoltare cosa può e non può mangiare la signora dopo i cinquant’anni.
-Sara! –urla mia madre mentre cerco di raggiungere alcuni ragazzi in acqua, senza farmi notare. –Hai il costume al contrario! Vieni, che ti aiuto!
Tra quattordici giorni me ne vado. Solo quattordici lunghissimi giorni, mi ripeto mentre mi tuffo in acqua, nella speranza di affogare.”

“-Anche io ti voglio bene! Si, anche tu mi manchi tantissimo.. –cercare di fare la figa mentre si parla al telefono, non è una cosa facile. Specialmente se i tuoi fighissimi vicini di casa ti stanno osservando.
-Sara, Saretta, sorellina, sorellona! –oddio no. Non ci volevo la piccola peste.
-Chichi un attimo. Finisco di parlare al telefono e vengo. –dico dolcemente, nella speranza che scompaia.
-Ma volevo dirti che hai un ragno sul braccio! –non può essere. Ho spruzzato due bombolette di insetticida. Li ho sterminati tutti.
Giro lentamente la testa, sperando che non ci sia davvero un ragno sulla mia spalla.
Lancio il cellulare da seicento euro sul tavolino ed uro come un indemoniata –Non è un ragno, è una cazzo di tarantola!
Un altro paio di giorni ed è finita. Solo un paio.”

“Sedersi dolcemente, alzare cautamente la gamba destra e poi la sinistra. Non fare mosse avventate. Continuo a ripetermi queste parole, cercando di fare la figa, mettendomi sul canotto-lettino. Ci ero quasi riuscita senza fare brutte figure davanti ai ragazzi. Quasi.
Mia sorella spunta fuori dall’acqua e mi fa ribaltare con tutto il lettino.
-Orca assassina, vieni a mangiare un panino! -come se non bastava, mia madre doveva pure mettersi a prendermi in giro. Ma questa sa solo urlare, poi?!
Mi trascino sulla riva insieme al canotto, sentendo le risate soffocate di alcuni ragazzi. Dio, ti prego, fulminami.”


Queste, sono solo alcune delle tante. Ed ecco uno dei tanti motivi per cui odio la Puglia e l’estate.
Sono un Cupido molto sfortunato. Ah, a proposito di amore.
Tornata dalle “vacanze” ho fatto fidanzare due ragazzi che non sapevano che si piacevano a vicenda. Ho trovato il ragazzo per la mia amica e una ragazza per il mio amico. Ho conosciuto su Ask un ragazzo che mi piaceva da un po’. Mi ha aggiunto a Facebook e mi ha parlato del fatto che è stato lasciato dalla sua ragazza, e delle varie buche che ha preso. Io l’ho incoraggiato, dicendogli che era inutile deprimersi solo perché non ha ancora trovato “quella giusta”.
Il giorno dopo, lo contatto e dopo un po’ mi scrive: “Ah, avevi ragione. Un paio di minuti fa, mi sono fidanzato.”
In quel momento, avrei voluto spaccare il computer, la macchina fotografica appena comprata come regalo per essere sopravvissuta dopo la spaventosa caduta sullo scoglio (ve l’ho detto che erano solo alcune figure e non tutte..) e il cellulare.
Ed invece, da brava ragazza che sono, gli rispondo: “Te l’avevo detto! :) Ah, mi fa piacerissimo per te :)”
E dopo, vado a scrivere su Ask cose carine in anonimo alle ragazze che hanno passato la mia stessa situazione, o che non stanno bene con loro stesse. Vedere la felicità, anche se da lontano, mi fa star bene.

Ciaaaaao :)
Perdonate –di nuovo- questo misero brano (sempre se così si può chiamare), uscito fuori all’improvviso.
Buoni ultimi giorni… io vado ad iniziare le venticinque versioni, il libro di inglese e qualche altra cosa.
 

  
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