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Autore: Lykill_KeyHole    24/08/2013    1 recensioni
Ah, il cammino notturno verso il bagno. Una delle spedizioni più pericolose conosciute dall'uomo.
✁ - - - - - -
Autore: BrightStar32 ; Paring: Accenno di Taoris e XiuHan.
Traduzione a cura di: Lykill_KeyHole.
Genere: Comico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Tao, Tao
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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-Titolo: Huang ZiTao VS The Dark.
-Autore: BrightStar32.
-Pairing: Accenno di Taoris e XiuHan.
-Genere: Potrei definirlo comico/?.
-Personaggi: Tao; Kris; Luhan.
-Warnings: //
-Rating: Verde.
-Capitoli: 1
-Disclaimer: Io, in qualità di traduttrice, non possiedo nulla di questa fanfiction, e la vera autrice nulla riguardo i personaggi.
-Link della storia originalehttp://www.asianfanfics.com/story/view/425415/huang-zitao-vs-the-dark-exo-exom-tao-kris-taoris


. . . Ultimamente mi è presa la voglia assurda di tradurre qualsiasi cosa trovo sugli EXO. /?
Specialmente su Tao, che lo adoro. E'cosìcarinsicnaksfckadmvdkacoff.
Dicevo.
E' una piccola one-shot che mi ha fatto venire il sorriso, e volevo condividerla sperando faccia sorridere anche voi.

 

Huang ZiTao VS The Dark

 
Cazzo.

Tao si agitò nel letto, strizzando gli occhi chiusi, serrando i pugni sulle lenzuola e contorcendosi sotto al piumone. Ma nulla cambiava.
Aveva bisogno di andare in bagno.

Davvero bisogno.

Non importava quanto cercasse di non pensarci, non spariva.
La sua vescica era irremovibile sul fatto che dovesse alzarsi ed andare, nonostante tutto nel proprio cervello gli dicesse che sarebbe sicuramente morto durante il pericoloso viaggio.
Era buio, faceva freddo, e c’era ogni possibilità che Tao venisse assalito da un branco di fantasmi, goblin e gremlin.

E non importava quanto avesse bisogno di andarci, non avrebbe rischiato la sua vita per questo.

… Almeno fino a quando la vescica di Tao parve gonfiarsi ancora di più, arrivando al punto che neanche stringere le gambe lo aiutava a trattenersi.
Oh Dio… Doveva andare, ora!
Era abbastanza grande da non farsela addosso, avendo finalmente compiuto i diciannove anni, ed avrebbe preferito non svegliare il resto della famiglia lavando le proprie lenzuola alle tre del mattino.

Il piagnucolio che si lasciò scappare dalle labbra lo confermò. Sarebbe andato in bagno.

Mettendosi le sue piccole e pelose ciabatte (a forma di panda, naturalmente), Tao si alzò dal letto, controllando prima che fosse sicuro metter piede sul pavimento.
No, non l’aveva fatto in cerca di ostacoli fisici, come dei mattoncini di Lego o delle spine.

Più che altro in cerca di qualunque cosa potesse sbucare da sotto al letto ed afferrarlo per la gamba. C’era un’area particolarmente rischiosa attorno al suo letto, dove era certo che braccia morte e bluastre potessero uscire da lì sotto, catturarlo e trascinarlo con loro.
La sua famiglia non avrebbe mai saputo nulla, e tutto quello che sarebbe rimasto dell’esistenza di Tao sarebbero stati i segni delle sue unghie lasciate sul pavimento.

Fortunatamente, il mostro sotto al letto stava dormendo, e Tao rilasciò un sospiro. Uno flebile, ovviamente, perché sapeva che il mostro aveva un sonno davvero leggero.
Si avvicinò alla porta, le mani tremanti che riposarono per un secondo sulla maniglia, per poi aprirla solo di poco in modo da controllare attraverso la fessura che aveva creato.

Il pianerottolo.
Un luogo d’incontro per tutte le cose sovrannaturali.

Ovviamente, le ombre create dalle ringhiere sulla scala erano dei nascondigli perfetti, ma Tao era a conoscenza dei loro trucchi diabolici.
Afferrò il suo bastone da wushu, che teneva sempre convenientemente vicino alla porta della propria camera, e la aprì maggiormente.
Non si sentiva volare una mosca.
Una tecnica usata dai vampiri in modo da spingere le vittime in un falso senso di sicurezza.
Ma Tao non ci sarebbe cascato!

Trattenendo il fiato e mantenendo gli occhi sugli scalini davanti a sé, balzò come una gazzella verso di loro, potendo quasi sentire il battere di ali di pipistrello e le fredde zanne che avevano mancato di poco la sua giugulare. Affondò maggiormente il collo nel pigiama, lanciando quietamente un verso non appena salì l’ultimo scalino.
Sapendo che i vampiri non potevano penetrare la sicurezza del bagno, Tao cercò di calmare per un secondo il proprio battito cardiaco. Sapeva che non avrebbe dovuto soffermarsi lì, visto che il bagno era una delle roccaforti dei fantasmi che erano determinati a perseguitarlo.

Devo essere veloce…, pensò, barcollando verso il gabinetto ed abbassandosi di poco i pantaloni del pigiama lungo le proprie gambe.
Pur nella sua posizione più vulnerabile, Tao era vigile.
Occhieggiò la doccia con grande sospetto, chiedendosi come sempre se il ragno di Arachnophobia potesse decidere di sbucare dal buco dello scarico. Naturalmente, aveva una mano allungata preventivamente verso la bottiglia di Raid vicino ai prodotti per la pulizia, per chiunque dei suoi scagnozzi.

Pulendosi, sapeva che non c’era molto tempo.
I mostri lo avevano sicuramente sentito finire, e gli avrebbero mandato contro le loro armate in quel poco tempo che gli serviva per sollevarsi i pantaloni. Pur con i suoi trucchi da wushu, Tao era a conoscenza del fatto che era in inferiorità numerica e senza poteri. Tutto quello che doveva fare era scaricare, lavarsi le mani e correre.
Sembrava sempre così semplice.

Non lo era mai.

Premette il bottone dello scarico con disgusto, trasalendo a quanto rumorosamente quella dannata cisterna decise di pompare l’acqua. Avrebbe allertato i fantasmi all’esterno!
Barcollò fino al lavandino per lavarsi le mani, assicurandosi di evitare di guardarsi allo specchio sopra di esso, perché ci sarebbe sempre statoqualcun altro a fissarlo di rimando, pronto a trascinarlo in una dimensione alternativa.
Se i film gli avevano insegnato qualcosa di utile, era che gli specchi al buio erano gli strumenti di Satana.

Afferrando il bastone wushu, Tao si fece velocemente il segno della croce sul petto, prima di spalancare la porta del bagno e gonfiando in segno di sfida il torace verso le ombre sulla rampa di scale.
I mostri dovrebbero aver paura di lui! Era forte, potente, ed aveva una vescica vuota! Non era più il debole ragazzo che aveva viaggiato verso il bagno; ora, era diventato un uomo.
Non lo fermò dal correre, però.
Sentì una scintilla di trionfo percorrerlo quando saltò giù per le scale, correndo verso la salvezza della propria camera alla velocità della luce.
Scendendo però i gradini, dopo aver sentito qualcosa battergli sulla spalla, poteva quasi avvertire il respiro di quella inquietante ragazza di The Grudge sul collo, ed improvvisamente venne nuovamente riportato alla sua infanzia.

Sbatté la porta, chiudendola, saltando dritto nel letto per evitare le mani del mostro sotto il letto, per poi tirare il piumone su di sé e nascondere il viso nel cuscino.
Lentamente, la realtà cominciò ad assumere forma.
Li aveva battuti. Battuti! Ancora una volta, era uscito vincitore contro vampiri, ragni, fantasmi e demoni, e certo della propria sicurezza fino al mattino successivo, Tao si accoccolò tra le coperte con un sorriso sul viso.

Tao, 1. Mostri, 0.
Fino alla prossima volta...
 


“E’ un po’ inquietante, sai. Tu che ti aggiri nella camera di un diciannovenne…”

“Zitto, è divertente guardarlo correre durante la notte.”

Kris si appoggiò contro il muro, spolverandosi il braccio traslucido quando sentì il familiare cigolio delle molle di un letto provenire dalla camera del ragazzo. “Sta saltando giù dal letto. E’ così carino, il modo in cui controlla sotto il letto per i mostri.” Ridacchiò, scompigliandosi i capelli con una sola mano, mentre la porta si aprì leggermente.

“Sì, ed anche un po’ perverso.” Il suo amico, Luhan, aveva deciso di venire con lui in una delle sue piccole ‘passeggiate’, che portavano sempre Kris in quella particolare casa, in cerca di quel particolare ragazzo. Era divertente, però; il modo in cui saltellava in giro al buio, come se qualcuno lo stesse guardando…

Il che non era neanche sbagliato.

“Parlando del Diavolo!” Luhan saltò quando il ragazzo uscì correndo dalla sua stanza, bastone in mano, schizzando verso il bagno. Sembrò tremare passando attraverso il corpo di Kris, ed il biondo non poté che ridere.
Era come se sapesse, eppure al tempo stesso non ne fosse a conoscenza. Certo, se l’avesse saputo, avrebbe dato di matto.

“Dio… Non dirmi che lo ascolti far pipì…” Le labbra di Luhan erano incurvate in una smorfia, e lui si mostrò per un momento o due offeso.

“Pssh! Non sono un pervertito!” Lo smontò Kris, fluttuando a caso per un po’ mentre il ragazzo finiva i suoi bisogni in bagno. “Questa è la parte più divertente. Esce alla velocità della luce, è come se Usain Bolt ti sia appena passato accanto!”

“Sono un po’ preoccupato che tu sappia così tanto di questo ragazzo…”

“Zitto.”

“Oh, eccolo che arriva.”
E proprio come aveva detto Kris in precedenza, il ragazzo dai capelli neri fuggì dal bagno.
Questa volta, quando passò accidentalmente attraverso il corpo trasparente di Kris, quasi scivolò sui gradini.
“Oh cavolo!” fischiò il biondo, dandogli velocemente un colpetto sulla spalla, non volendo che cadesse e morisse sulle scale. Lui continuò a correre verso la sua stanza, sbattendo la porta e saltando sul letto. Era probabilmente compiaciuto, ora che nessun ghoul aveva tentato di afferrarlo, sebbene fosse inavvertitamente passato attraverso uno di essi un paio di volte.
Kris oltrepassò il legno della porta col capo, sorridendo quando vide il ragazzo accoccolato nel letto, il suo bastone da wushu appoggiato vicino alla porta al suo solito posto.

“Che sia benedetto, è così carino.” Tubò, ritirandosi dalla porta e sogghignando osceno. “Peccato che io sia morto, mi sarebbe piaciuto salutarlo.”
Luhan non era impressionato.

“Dannazione, mi avevi detto che sarebbe stato interessante!” piagnucolò, girandosi e fluttuando un po’ sopra le scale. “Basta, vado a cercare Xiumin, è molto più divertente di te!”

“Vuoi solo andare a succhiargli il suo pene spettrale!” rispose, al che i capelli di Luhan si arruffarono di rimando, e lui sembrò divenire di un leggerissimo rosa.

“Siamo solo amici, sta zitto! Che poi, parla il ragazzo che vuole farsi un diciannovenne!”

“Non ho mai parlato di fare sesso con lui, non sono un incubus!”

“Scommetto che quando sei qui, ti siedi sul suo petto come quegli altri fantasmi inquietanti.”
 
“… Non parliamo di quella volta.”
   
 
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