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Autore: xunjcorn    24/08/2013    2 recensioni
-Sei qui per uccidermi?-
-Sono qui per salvarti.-
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FAN FICTION ISPIRATA AL LIBRO "HUNGER GAMES"
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Survivors.


 

Era arrivato il giorno del giudizio, o almeno così lo chiamava Ronnie. La morte e la vita si incontravano e a scegliere chi dovesse sopravvivere era il solo destino. Ma lei non aveva nulla di cui preoccuparsi, giusto? Aveva sedici anni, era il suo primo anno all'interno dei Giochi, e conosceva persone che erano arrivate ai ventun anni senza aver mai messo piede a Londra.
Oh, Londra... pensò con rimpianto. Londra, la bellissima Londra -o quel che ne restava- era stata rasa al suolo dieci anni prima da una bomba nucleare, che tingeva ancora il cielo di un grigio sporco. Adesso le macerie dei palazzi giacevano al suolo, lungo le strade disabitate sostavano macchina arrugginite ormai inutilizzate da anni. C'erano volute meno di ventiquattro ore per la sua distruzione.
Era qui che avvenivano i Giochi: 12 ragazzi dai sedici ai ventun anni combattevano per la propria sopravvivenza uccidendo gli altri concorrenti tra le strade distrutte di una città morta.
Terribile.
Impensabile.
Reale.
< Ronnie sei pronta? > la voce di sua sorella Suzanne le arrivò ovattata attraverso la porta chiusa. Si lisciò il vestito bianco che li costringevano ad indossare quel giorno e uscì dalla stanza. Ad aspettarla fuori c'era Suzanne. Lei aveva venticinque anni, era fuori da qui Giochi. Probabilmente quelli sarebbero potuti essere gli ultimi minuti che passava insieme a lei. La osserbò bene, per fissarla nella mente: erano molto diverse. Sua sorella aveva i capelli ricci castani, la carnagione abbronzata a causa del suo lavoro e un paio d'occhi verdi come l'erba. Ronnie era bionda, con la pelli troppo chiara e gli occhi di uno strano colore, marroni e gialli contemporaneamente. Una volta Liam li aveva definiti dello stesso colore dell'oro.
< Stai tranquilla, non potrà succederti nulla. Hai soltanto sedici anni. Andrà tutto bene. > disse attirando Ronnie a se in un lungo abbraccio. Le due sorelle erano tutto ciò che restava della famiglia Bass, se una di loro se ne andava che cosa avrebbe fatto l'altra?
Certo, lo so. Andrà bene. > acconsentì Ronnie, più per assecondare la sorella.
C'è Liam che ti aspetta di sotto. > mormorò sua sorella con un sorriso, anche se gli occhi lucidi raccontavano ben altra storia.
Liam era il migliore amico di Ronnie da sei anni. Si erano incontrati dopo la bomba nucleare, entrambi costretti a scappare per un furto nella casa di una persona “ricca”. Da allora erano diventati inseparabili. Liam non era mai stato chiamato nei Giochi e questo faceva paura a Ronnie. E se l'avessero chiamato quest'anno? Si sarebbe offerta volontaria al suo posto? Gli voleva talmente tanto bene?
Scosse la testa per scacciare quei pensieri e lo raggiunse in salotto.
Lui stava seduto sul divano sbianco, indossava un paio di pantaloni color indaco e una maglietta semplice bianca -era questo l'abbigliamento dei ragazzi-. Aveva i capelli castani scompigliati e lo sguardo di chi non ha paura forse perchè ormai ci era abituato o forse perchè non voleva mostrarla.
< Liam... > sussurrò Ronnie e lo sguardo del moro ricadde su di lei.
< Facciamo quattro passi. >


 


 

< Cosa stiamo facendo? > chiese Ronnie. Stavano camminando da circa mezz'ora nel più totale silenzio.
Liam si girò ad osservarla.
Voglio che mi prometti che nel caso in cui mi chiamassero, tu nin ti offrirai volontaria. > Ronnie rimase spiazzata da quelle parole. Non poteva prometterglielo, Liam era l'unica famiglia che aveva, se non si contava sua sorella. < Promettimelo. > insistette lui.
Non posso. > mormorò la bionda, passandosi una mano tra i capelli. <Sei l'unica famiglia che mi resta. >
< Anche tu, per questo non voglio che tu muoia la dentro. Perchè li , se sei uno di nuoi, muori. >
Non poteva lasciarlo andare, anche se glielo avessero impedito lei avrebbe trovato un modo per salvarlo. Lui aveva fratelli, una madre e un padre che avrebbero sofferto, lei una sorella che aveva perso tutti e che avrebbe accettato la sua morte. Non c'era paragone.
disse con una sicurezza che non le apparteneva.
Liam tirò un pugno sul tronco di un albero, facendo cadere qualche foglia. La disperazione gliela si poteva leggere negli occhi: voleva proteggerla, ma sapeva di non poterlo fare.
Si voltò di scatto la raggiunse e la prese per le spalle.
Se muori, muoio anche io Ronnie. > le sussurrò vicinissimo al suo volto. La bionda sentì il fiato caldo del suo amico sulla sua bocca e la parte innamorata da lui da anni, tremò. Lo amava, anche se non lo aveva mai detto a nessuno, anche se non lo aveva mai ammesso neanche con se stessa, lo amava.
E magari non si sarebbero più rivisti.
Si alzò sulle punte e poggiò le sue labbra su quelle di Liam. Un semplice contatto, non pretendeva altro. Fece per abbassarsi, timorosa della sua reazione, ma il ragazzo la strinse a se. La baciò con intensità e forza, le sue mani le passavano dal volto al collo al busto finchè lei non credette di poter cedere sotto la forza di quel contatto. Non pensava che il suo migliore amico potesse rispondere a quel bacio, non pensava che quel momento sarebbe mai arrivato.
Poi Liam si staccò ponendo fine a quel momento magico.
Chiuse gli occhi ed inspirò.
Poi corse via.



 

 












Saaalve.
Era da tanto che pensavo ad una storia simile ad Hunger Games, così eccomi qui.
Spero non faccia schifo :c bhe, a voi il compito di giudicarla c:
-Wayland.

  
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