Serie TV > Doctor Who
Segui la storia  |      
Autore: KnoxWinger    25/08/2013    2 recensioni
Amy, non dovrei dirtelo, ma a volte ho paura anch'io - anche i supereroi a volte ce l'hanno. A volte mi sento solo. E' per questo che mi piace viaggiare con te. Tu, io, e anche Rory. E River, se ne ha voglia. Ed è per questo che ti stringo forte, e ti tengo sempre più vicina a me. Corro senza fermarmi da più di mille anni, e adesso sto correndo ancora una volta, ansimante, stanco, verso te che mi sfuggi come sfugge l'aria tra le dita quando serri i pugni. Sei già morta in ogni istante davanti ai miei occhi, quando l'Angelo Piangente ti ha rispedita indietro. E sei morta nel mio futuro, ancor prima che io potessi davvero rendermene conto. Continuo a tornare indietro, ad incontrare le versioni più giovani di te - sempre più giovani, sempre più immature, sempre più testarde - e prima o poi finirò per riempire la tua intera vita, inserendomi a forza in ogni tuo istante - hai vissuto troppo poco, Amy Pond.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amy Pond, Doctor - 11, River Song, Rory Williams
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Uscivano spesso a vedere le stelle, la sera. Il cielo era limpido, privo di nubi, terso come la ragnatela di rughe che increspava la superficie del mare, e le onde solcavano leggere l'acqua che si infrangeva sulla battigia, mentre le canne si piegavano sotto il soffio del vento freddo dell'Autunno inoltrato. Erano a piedi nudi sulla sabbia, le scarpe lasciate chissà dove, il Dottore che avanzava goffamente tirandosi su i pantaloni ad ogni passo, e lei davanti, che lo trascinava tirandolo impazientemente da una mano, esortandolo a fare più in fretta. La prossima volta dobbiamo portare anche Rory, dottore! Va bene, Amy, faremo tutto quello che vuoi. Possiamo stare su questa spiaggia per tutta l'eternità, se ne hai voglia. Oppure, se ti va, semplicemente prendere il TARDIS e ripartire. Per dove, lo decideremo in seguito. Possiamo lasciarci guidare dal fato, dal destino, dall' universo - o da ogni parola che uscirà dalla tua bocca. Possiamo addormentarci sotto il nostro soffitto di stelle, la nostra casa è l'universo - e poi le stelle le ho visitate tutte, non preoccuparti, loro vegliano su di noi. Anche quando non le guardiamo.
Lei si arrampicava sugli scogli e si girava ad osservarlo, il vento che le scompigliava i capelli rossi un po' in disordine, e lui, di rimando, quando l'aria si faceva sottile e le onde si infrangevano sulle rocce bianche, le sorrideva, quasi in lacrime, mentre lei gli tendeva una mano e lo invitava a salire insieme a lei. Che cosa c'è, Dottore? Non è niente, Amy. Davvero, sto bene. Anzi, guarda quella! E indicava il cielo. Quella luce luminosa è la Sauro66, sì  che te la ricordi, vero, Amy? E invece là, a milioni di anni luce di distanza, nelle sere senza foschia, là c'è il manicomio dei Dalek, ci pensi mai ai Dalek? E ai Cybermen? E lei sorrideva, ma lo faceva con un'ombra sul volto, senza dir nulla. Alzava lo sguardo verso l'orizzonte celato dalla notte, sedendosi su uno degli scogli, e si lasciava cullare dalla brezza marina, poggiando la testa sulla sua spalla, fino a chiudere gli occhi. Fino a quasi addormentarsi. Che cosa c'è, Amy? Niente, Dottore, niente. O tutto. Scoppiava a ridere. Decidi tu che cos'è meglio.  La stringeva ancora più forte a sé, allora, la abbracciava e le dava un bacio sui capelli spettinati dal vento, senza parlare, chiudendo gli occhi a sua volta e lasciando indietro i pensieri, e le parole, e le lacrime. Amy, non dovrei dirtelo, ma a volte ho paura anch'io - anche i supereroi a volte ce l'hanno. A volte mi sento solo. E' per questo che mi piace viaggiare con te. Tu, io, e anche Rory. E River, se ne ha voglia. Ed è per questo che ti stringo forte, e ti tengo sempre più vicina a me. Corro senza fermarmi da più di mille anni, e adesso sto correndo ancora una volta, ansimante, stanco, verso te che mi sfuggi come sfugge l'aria tra le dita quando serri i pugni. Sei già morta in ogni istante davanti ai miei occhi, quando l'Angelo Piangente ti ha rispedita indietro. E sei morta nel mio futuro, ancor prima che io potessi davvero rendermene conto. Continuo a tornare indietro, ad incontrare le versioni più giovani di te - sempre più giovani, sempre più immature, sempre più testarde - e prima o poi finirò per riempire la tua intera vita, inserendomi a forza in ogni tuo istante  - hai vissuto troppo poco, Amy Pond. Questo voleva dirglielo ma non lo fece, ma non importava comunque perché Amy dormiva già da parecchio tempo, il respiro appena percettibile sopra il fragore del mare solcato dal vento.
Dormi, Amy. La ragazza che ha aspettato tutta la notte nel suo giardino... devi essere stanca,  adesso. Ma va bene così, veglierò io su di te - lo faccio da quando eri soltanto una bambina.
L'odore di salsedine era forte, ma gli pareva quasi di non sentirlo, se confrontato con la fragranza leggera dei capelli che le cadevano nodosamente lungo le spalle. La stringeva forte, come un padre che stringe la sua bambina. Ed ogni singola volta, sebbene giurasse sempre di non farlo, finiva anche lui per addormentarsi, stretto nel suo abbraccio, sotto il pallido profilo dell'aurora che s'apprestava a sbocciare.

***

Tornò al TARDIS che era quasi l'alba, le scarpe allacciate dietro il collo e i pantaloni umidi fino al ginocchio, perché aveva passeggiato sul bagnasciuga sotto il pallido cielo del giorno nascente, salutando ogni stella che svaniva col suo nome. Le onde cancellarono presto le sue impronte sulle sabbia, così che Amy non potesse seguirlo, ed in breve, quando il sole sorse del tutto, fu come se lui non fosse mai esistito. Amy si svegliò sola, un po' confusa, con una coperta stretta intorno al corpo ed una sensazione di profonda solitudine dentro al cuore. Costeggiò l'oceano, la superficie della sabbia liscia e incontaminata, i gabbiani che volavano verso l'orizzonte avvolto nella luce chiara del sole appena sorto.
Lui, d'altro canto, se n'era già andato da un pezzo. Aveva parcheggiato il Tardis su di una collina circondata da un oceano di trifogli, a poca distanza dal mare, ed osservava l'alba, ed i gabbiani, ed Amy Pond che passeggiava lungo la via che egli stesso aveva solcato poche ore prima, quando il confine tra il giorno e la notte non era ancora ben definito. Dove sei stato, chiamava una voce alle sue spalle. Dove ti sembra che io sia stato, River? Conosci già la risposta.
1845. Ho preso Amy al volo, tra un servizio fotografico e l'altro, e abbiamo danzato per tutta la notte al Palazzo d'Inverno di San Pietroburgo.
1917, confine franco-tedesco. Ho portato Amy e Rory tra le trincee della Grande Guerra, e, Dio, se avessi visto le loro facce. Gli umani si lasciano troppo spesso controllare dalle proprie emozioni, lo so.
2367, Venere. Rory non esiste più, ma Amy neppure lo ricorda. L'ho portata a vedere le stelle cadenti, ma io le ho viste solamente riflesse nei suoi occhi, perché non ho distolto un momento gli occhi dal suo viso, dalla sua espressione meravigliata e colma di stupore.
Giorni nostri, sulla Terra. Siamo stati al mare, in una notte di luna piena, a dormire insieme, stretti nel mio abbraccio, senza pensare al domani. Chi conosce bene il tempo, sa che il domani non esiste più di quanto non esista lo ieri - è il presente che si ripete in ogni singolo istante della storia. Ed io l'ho stretta a me, nel presente, nel passato, e nel futuro, e in ogni singolo momento l'ho amata così come solo io riesco ad amarla - come chiunque ama incondizionatamente il primo essere vivente su cui posa lo sguardo, non appena nato.
Non puoi continuare così. L'abbiamo perduta, lo so - tutti e due. Ma quella che incontri ogni notte, al calar del sole, non è lei. Non la "vera" lei. E sapere come finirà ti farà uscire di senno Fidati, io lo so bene.
Lasciami in pace, River.

***

Momenti di lucidità mentali (pochi) mi spingono ad avere lampi di ispirazione notturni. Fatemi sapere cosa ne pensate, se vi va, nell'attesa che un altro lampo di ispirazione ci porti il secondo capitolo. Grazie per aver letto!

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Doctor Who / Vai alla pagina dell'autore: KnoxWinger