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Autore: ginevraelisa    25/08/2013    0 recensioni
Succede tutte le volte
Appena riesco a trovarmi veramente bene in un posto, i miei genitori decidono di trasferirsi
Ero riuscita ad ambientarmi bene in Irlanda e quando avevo cominciato ad avere una vita sociale, i miei mi hanno strappato da quella meravigliosa terra
Così come era già successo in Germania e in Svizzera
Che scema! Non mi sono neanche presentata
Mi chiamo Melody Stevens e questa è la mia storia
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Grant Gustin, Nolan Funk
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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La mattina dopo venni svegliata dal suono del campanello
Ancora mezzo addormentata e con l’ aspetto di uno zombie mi diressi verso la fonte dell’ infausto risveglio
Fuori dalla porta c’era un’ elegante signora con un vassoio in mano
< Salve. Sono la signora Whittemore, la vostra vicina >
< Salve- poi mi resi conto che dovevo avere un aspetto orribile- oddio ehm … Si accomodi pure in quella che credo sia la cucina. Arrivo subito! >
Andai di sopra alla ricerca del bagno e lo trovai. Mi sciacquai la faccia e mi sistemai i capelli
< Scusi sa, ma sono arrivata stanotte e non ho avuto il tempo di fare niente in casa >
< Mel? > Jason!
< Scusi ancora!! >
Tornai nel posto dove mi ero addormentata e presi in braccio mio fratello
< Che maleducata che sono! Io sono Melody Stevens e lui è Jason >
< Piacere … Scusa la domanda ma … Non sei troppo giovane per avere un figlio così grande? >
< Eh? Oh! Nonono lui è mio fratello! I- i nostri genitori arriveranno solo questa sera >
< Oh, ma potevi dirlo subito! Allora siete invitati a casa mia. Dovete essere affamati poveri cari >
< Ehm s- si ma non vorremmo essere di disturbo … >
< Nessun disturbo! >
< Allora ci prepariamo e arriviamo >
< Nel frattempo vi lascio questi biscotti qui >
< Grazie mille! >
Portai Jason al piano di sopra e lo costrinsi con il solletico a prepararsi come si deve
Presi la mia valigia e la rovesciai sul tavolo del soggiorno
Erano i primi di Settembre e faceva un caldo micidiale
Decisi di mettermi una maglietta senza maniche e un paio di pantaloncini di jeans con delle ballerine Mi sciolsi i capelli e mi misi un po’ di fondotinta
Jason non si era neanche cambiato, ma era piccolo. Comprensibile u.u
Uscimmo di casa e andammo a casa Whittemore
Era più grande della nostra
Suonai il campanello
< Ciao ragazzi! Entrate! >
Entrammo e mi resi conto di quanto fosse ricca quella donna
C’ erano un sacco di quadri costosissimi e mobili d’ antiquariato che costavano quanto il mio guardaroba messo insieme
< Scusi l’ impertinenza, ma lei vive in quest’ enorme casa da sola? >
< Oh no! Vivo qui con mio marito e mio figlio >
< Complimenti, ha una casa meravigliosa >
< Grazie cara. Ci ho lavorato tanto. Ma adesso che ne dite se andiamo a mangiare? >
J< Ho tanta tantissima fame! >
< Jason! >
< Poveri cari, lo immagino. Su venite >
Ci condusse in quella che doveva essere la sala da pranzo, ma che era grande quanto un Luna Park. Il tavolo era apparecchiato per quattro ma, a meno che io non mi fossi duplicata senza accorgermene, eravamo solo in tre
In risposta sentii la porta sbattere
< Jackson! Siamo in sala da pranzo! >
Nessuna risposta
Jack< Strano che ci sia papà … >
Ma si interruppe quando ci vide
Jack< E loro chi sono? >
< I figli dei nostri vicini Melody e Jason>
M< P- piacere > balbettai. Era il tipico ragazzo molto attraente dietro al quale va tutta la scuola. Alto, muscoloso, biondo e con due occhi azzurri capaci di polverizzarti al primo sguardo
Jack< Piacere mio > Melody scrollati da quegli occhi
< Io sono Jason > Grazie fratellino!!!
< Piacere >
< Tra poco sarà pronto in tavola >
< Ha bisogno di una mano? >
< Mi faresti un favore cara >
Andammo in cucina e comincia ad aiutare
< Quanti anni hai? >
< 16 >
< Oh, quindi dovresti andare a scuola con mio figlio! >
< I- io non saprei … Cioè non so a che scuola mi hanno iscritto i miei … Non so neanche se mi ci hanno iscritto >
< Come?? Non è possibile! >
< Non conosce i miei genitori >
< Comunque sia c’è solo una scuola nei dintorni, quindi se ti ci hanno iscritta andrai lì >
< Grazie per l’ informazione … C’è un mini- market qui vicino? >
< Sisi, appena svoltato l’ angolo >
< Mi sa che dopo dovrò farci un salto … >
< Se hai bisogno sai dove siamo >
< Grazie mille >
Non mi ero resa conto della fame che avevo finché non ho sentito il profumo di cibo fatto in casa Pranzammo in silenzio e fu decisamente imbarazzante
< Tu hai l’ età di mia sorella vero? >
Jack< Se ha 16 anni si >
< Allora si. È più grande di me >
Jack< Avevo immaginato >
< Jason, non puoi mangiare e stare zitto? > gli bisbigliai
< Perché? Sto facendo conoscenza u.u > Tu e la tua svegliezza!
Jack< Vi assomigliate parecchio voi due >
< Non di carattere però. Io parlo tanto, ma lei preferisce stare zitta > Giuro che ti taglio la gola!
Però effettivamente era vero. Entrambe avevamo capelli neri e lentiggini, peccato che lui avesse due occhi stupendi verde scuro e io castani tendenti al nero
Finito di mangiare tornammo a casa nostra. Quel ragazzo mi metteva a disagio
Presi un po’ di soldi che mi aveva lasciato mia madre per fare un po’ di spesa
Presi Jason e seguii le indicazioni della signora Whittemore
Arrivammo al minimarket e entrammo in tutte le corsie
Per ogni sacchetto di verdure che mettevo nel carrello, mio fratello ne metteva uno di caramelle o patatine
< Se vai avanti così non ci basteranno i soldi >
< Ma questi servono anche a te quando stai male >
< Jason, non usare la scusa della mia depressione per prendere sacchetti e sacchetti di schifezze -.- > < Ok, però i Marshmallows e le barrette di cioccolato le teniamo? >
< Certo! Però le nascondiamo da mamma e papà ;) >
Rise divertito. Amavo quando rideva *-*
D< Ehi! Lascia un po’ di cibo per gli altri >
< Ma che diavolo? Ah! Ciao Derek! >
J< Ciao!!!! >
< Ciao piccolo! Come hai fatto a scoprire il minimarket? >
< Grazie alla mia vicina di casa >
< La signora Whittemore? >
< Si >
< E hai già conosciuto suo figlio? >
< Jackson? Si perché? >
< Non te lo consiglio. Stai attenta > E se ne andò
Cosa avrà voluto dire? Perché non me lo consigliava? E soprattutto, perché doveva consigliarmi qualcuno? Bah!
Andammo alla cassa e pagai tutto
Tornati a casa misi a posto tutte le cose
Andai al piano di sopra e mi resi conto che io e Jason non avevamo scelto la stanza
< Jas!! Vieni su un attimo!! > Arrivò praticamente subito
< Cosa c’è? >
< Dobbiamo scegliere le stanze >
< Va bene una qualsiasi, basta che sia vicino alla tua >
< Ok, allora faccio io >
C’erano solo due stanze e scelsi quella più grande: letto matrimoniale, armadi enormi ma soprattutto due finestre.
Mi affacciai per scoprire dove davano
Una dava direttamente sul giardino sul retro
L’ altra dava sul vialetto che separava le due case, ma c’era un enorme albero dove sarei potuta andare quando volevo leggere in santa pace
Era la stanza perfetta
Portai su tutte le valigie e per prima cosa aiutai mio fratello a sistemare la sua roba nel suo armadio < Mel questo posto mi piace più degli altri in cui siamo stati fino ad adesso. Spero tanto di rimanerci per sempre >
< Anche io Jas, anche io >
Finito con mio fratello cominciai a sistemare i miei vestiti. Poi a un certo punto mi venne in mente una cosa
Da qualche parte ci dovevano essere tutti gli scatoloni con tutte le nostre cose
Prima tra tutte: i miei libri
Al pian terreno scoprii delle scale che davano a un seminterrato. Lì c’erano tutti gli scatoloni. Pesavano troppo!
Portare su i libri uno a uno era decisamente impensabile
Pensai e ripensai
C’erano due persone a cui potevo chiedere: Jackson e Derek
Optai per Derek
Dissi a Jason di non muoversi e che sarei tornata subito
Peccato che non sapevo dove abitasse -_-
Chiesi a un vecchietto se sapeva dove abitasse e mi indicò una casa verde chiaro
Suonai e aspettai che qualcuno aprisse
Ma chi mi aprì non fu Derek, bensì una ragazza con dei bellissimi capelli neri e ricci e ricoperta di lentiggini
M< Ehm … Non vorrei sembrare … Come dire … Scortese ma … C’è Derek? >
< Si e tu sei … >
< Melody >
< Bene >
“Derek!!!!!!!! Qui c’è una certa Melody!!!!!!!!!!!!!!!”
“Arrivo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”
Mi aveva ucciso tutto l’ apparato uditivo
< Allora … Tu e mio fratello è da tanto che vi frequentate? >
< O.O C- cosa???????? N- no!!!! Cioè sono arrivata ieri e- e tuo fratello mi ha detto che potevo chiamarlo se avevo bisogno di una mano >
< Ah!!!!! Che figura! Comunque piacere. Io sono Juliet >
< Melody, ma chiamami Mel >
< Bene, se hai bisogno di una mano vengo anche io >
< Grazie! Mi saresti d’ aiuto!! >
D< Eccomi! Di cosa hai bisogno? >
< Te lo spiego a casa mia. C’è Jason da solo e non mi va l’ idea di lasciarlo per troppo >
D< Ok, allora andiamo >
Feci una corsa verso casa
< Jason!! Sono tornata!! >
< Mel! Mi stavo preoccupando! >
< Adesso ci sono e guarda chi ti ho portato! >
J< Derek!!!!!! >
< Ciao piccola pulce! >
Nessuno era mai riuscito ad avvicinare mio fratello in così poco tempo
Indicai a Derek le scale e gli scatoloni da portare
Mentre li trasportava non riuscivo a fare a meno di notare quanto si gonfiassero i suoi bicipiti
Jul< Ha dei bicipiti notevoli vero? >
< Eh? Ehm … Si … >
< Non devi imbarazzarti, lo noto anche io e sono sua sorella u.u >
< Ahahah Okay allora … >
< Tu a che scuola andrai? >
< Non lo so ancora, però mi hanno detto che ce n’è solo una qui vicino >
< E io vado lì. Magari il primo giorno potremo andarci insieme se ti va >
< Certo!!! Mi piacerebbe veramente molto!! >
< Bene allora è deciso! > Avevo già trovato un’ amica … Record!!
D< Io ho finito qui con gli scatoloni >
< Grazie mille!! Non so come sdebitarmi! >
D< Regole di buon vicinato. Allora ci vediamo in giro … Ciao piccola pulce! >
J< Ciao ragazzo doppia anta! > O.O N- non l’ ha detto vero?
M< Oh com’ è tardi! Jas, vai in camera da bravo >
< Uffa! Ciao a tutti! >
Juls< Bene allora noi ci rivediamo per l’ inizio della scuola! Ciao!! >
< Ciao!!! >
D< Quando hai bisogno ci sono >
< Grazie, lo apprezzo > e se ne andarono
< Jason!! Qui!! Immediatamente!!!!!!! >
< Che c’è?? >
< Ragazzo doppia anta lo dico io per descriverti il ragazzo più carino della scuola. Questo non significa che devi andarlo a dire al primo ragazzo carino che ti capita sotto mano! >
< Potevi dirmelo! >
< Te l’ ho detto ora! E fa che non te lo deva ripetere * sguardo minaccioso * >
< O- okay, ma mi fai paura quando fai così >
< Fai bene ad avere paura di me. Ora aiutami a mettere a posto gli scatoloni su! >
Andammo al piano di sopra e cominciammo ad aprire gli scatoloni
Il primo fu quello della cucina, seguito da quello del bagno. Ci dividemmo gli scatoloni e li spostammo davanti alle stanze corrispondenti
Arrivati allo scatolone con i miei libri eravamo talmente stanchi che ci abbandonammo sul mio letto e ci addormentammo insieme
  
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