Cap. 1
Four Friends
Era una calda giornata primaverile ed un ragazzo biondo si muoveva
frettolosamente, cercando qualcuno tra i giardini della sua scuola. Ad un
certo punto si bloccò e si rivolse a due ragazzi che lì vicino stavano
parlando. “Benji, Karl!!!!!! Finalmente vi ho trovato!! Ma che diavolo
state facendo in cortile??? Non avete saputo la novità? Il preside vi vuole
parlare urgentemente… ho paura c'entrino Andrea e Sveva!”
“Franz!! Che diavolo dici? Non dirmi che quelle due cretine mi hanno di
nuovo incasinato la vita!!! E’ impossibile!! Karl, muoviamoci e proviamo a
vedere se riusciamo a salvare ancora una volta la situazione…. Io le
ammazzo prima o poi se non la smettono!!” Cosi dicendo, i due si misero a
correre verso l’edificio principale. Salirono i due piani di scale che li
separavano dal famigerato ufficio e bussarono. “Avanti” disse loro un
vocione maschile per nulla rassicurante.
“O cavolo, qui si mette molto male … Benji, che facciamo? Scappiamo
via e ci nascondiamo in Brasile da quel tuo amico un po’ matto??” “No
Karl, credo che qui l’unica alternativa sia scappare al Polo Nord. Sai che
ti dico? Ti ho voluto bene!! Peccato che questa nostra promettente amicizia
debba terminare cosi presto!!” “AVANTI!!! Vi siete imbambolati?? Entrate
subito!!!”
Karl aprì la porta ed entrò titubante, seguito da Benji che teneva la
testa china. Videro le due ragazze in piedi e, a pochi metri, Mr. Kingston,
il loro preside. Questi era un omaccione con gli occhi ed i capelli scuri.
Spesso aveva l’aria bonaria, ma questa volta era visibilmente furioso. “Gentili
signori Price e Schneider, almeno voi mi volete dire che e successo ieri
sera??? Le signorine qui presenti non hanno saputo far altro che MENTIRE!!”
C(bippppp)!! Ci ha sgamati in pieno!!! Oh Dio mio!!! Mi affido nelle
tue mani. Se penso che e tutta colpa di quelle due!! Arghhh!! Mi viene una
rabbia!! Ma perchè ci devono mettere sempre in ‘sti casini del cavolo!!! E
poi, ora che racconto?Achhh!! Trovato!! Faccio finta di svenire!!! Faro la
figura dello scemo, ma e sempre meglio che subirsi una sfuriata del King!!!
Pensava Karl.
Ieri sera, ieri sera?? Cavoli!! Ero talmente ubriaco che non ricordo!!
Ahhhhh!! Ieri sera abbiamo solo fatto una passeggiatina qui fuori!! E non ho
neanche bevuto!!! Che dico ubriaco!! Questa al massimo è la vecchiaia che
avanza!!Ma dico io!! L’unica volta che restiamo nei dintorni e non usciamo
fuori dal campus ci devono beccare???? Questa è sfiga pura!!! Pensava
intanto Benji.
“Mr Kingston, come le ho già detto non mi sono sentita molto bene.
Avevo molta nostalgia di casa. Come sa, io e Sveva dividiamo la stanza ed,
essendo lei molto amica di Karl sin dalla più tenera infanzia, nel
tentativo di consolarmi l’ha invitato a raggiungerci nella nostra stanza
con il suo compagno, ovvero, Benji. Visto che non la smettevo di piangere…
Sa, mi sentivo incredibilmente triste…. Abbiamo deciso di andare fuori a
prendere una boccata d’aria, ma le giuro, siamo rientrati subito!!”
disse Andrea, usando gli occhioni più dolci e teneri mai visti sulla faccia
della Terra. Vedendola così dolcemente pentita, Mr Kingston si calmò e
disse: “Cara, ma se ti sentivi sconsolata e triste da infrangere una delle
regole più rigide di questa scuola…perché non hai svegliato qualcuna
delle tue insegnanti?”
“Signore, mi dispiace, ma provavo molta vergogna e quindi ho deciso di
farmi rassicurare da questi tre miei amici….La prego di punire unicamente
me e nessun altro… in fondo sono stata io a costringerli ad uscire. Il
signor Kingston riassunse un’aria bonaria… Era un uomo che amava i suoi
studenti e, al contrario di molti suoi colleghi, a cui non piaceva
arrabbiarsi.
Decise quindi di perdonare la bravata ma non prima di aver stuzzicato un po’
i due maschietti… in fondo, li aveva fatti salire fin su nel suo ufficio.
Decise quindi di dire: “Bene bene, allora, Benji e Karl, da quello che ho
capito siete stati voi ad uscire dalle vostra camera e ad entrare,
addirittura, in quella di queste due signorine …” Ma Sveva ribatté
velocemente “Signore, sono stata io ad invitarli…” In quel mentre il
telefono squillò. Il preside rispose e, sicuramente trattandosi di un
argomento delicato, fece cenno loro di tornare in cortile. Una volta fuori
dal temuto ufficio i quattro esplosero in esclamazioni di pura gioia. “Grazie
al cielo che è capace di cambiare idea tanto velocemente!! Quando siamo
entrati ho avuto paura che ci volesse mangiare, eppure dopo che Andrea ha
parlato si è calmato!! Andy, sei stata grande!!” Disse Benji mentre si
avvicinava alla ragazza per darle un bacio sulle labbra. “E smettila
brutto volta faccia, fino a pochi minuti fa dicevi che l’avresti uccise!!”
disse Karl “E dai su, scherzavo!!”
“Lo spero per te” dissero in coro le ragazze.
“Ragazzi, me la sono vista molto brutta!! Prima che voi entraste, era
ancora più nero!!” disse Sveva.
“Direi che ne abbiamo avute abbastanza per oggi! Propongo un bel gelatino
da “Martini”, che ne dite??”
“Ottima proposta Karluccio!!”
“Zitto Portiere da strapazzo, che oggi ti distruggo durante gli
allenamenti”
“Certo,certo, aspetta e spera!! Anche Mark Lenders diceva la stessa cosa,
AHAHAHAHAH”.
Così, scherzando e ridendo, raggiunsero il bar.