Non ce la facevo piú, ormai vivevo in una menzogna continua, nessuno sapeva come stavano davvero le cose. Per tutti ero Demi Lovato, la ragazza ricca e famosa a cui la vita aveva sorriso donandole fama e successo ma la veritá era ben diversa da questa. Una volta spenti i riflettori ero una ragazza tremendamente sola, la cui migliore amica era una lama e che non si piaceva per nulla, che vomitava anche 5 volte al giorno pur di perdere anche solo qualche etto. Non potevo continuare cosi, ero arrivata al limite della sopportazione mi sentivo un involucro vuoto. Presi un foglio di carta e iniziai a scrivere, quelle sarebbero state le mie ultime parole ai miei adorati fans. "Cari Lovatics, vi chiedo scusa. Scusate se non sono stata la persona che credevate, molti di voi mi ritenevano un esempio da seguire ma da me non avevate proprio nulla da imparare. Vi ho raccontato un sacco di bugie nascondendovi il lato oscuro di me che pian piano mi ha inghiottito sempre di più ma su una cosa non vi ho mai mentito. Io vi amo. Amo il modo in cui in questi anni mi avete dimostrato il vostro affetto, seguendomi con cosi tanto calore e dedizione che siete diventati una vera famiglia per me. Nelle vostre lettere, nei vostri messaggi molto spesso mi avete ringraziata per la forza che riuscivo a trasmettervi ma credetemi, voi me ne avete data molta di più di quanto non abbia fatto io. Ogni traguardo che ho raggiunto, ogni sogno che sono riuscita a realizzare porta la vostra firma. Scusate se vi ho deluso, scusate se non sono stata all'altezza dell'idolo che meritavate. Non siate tristi per me, anche quando me ne sarò andata io vivrò in ognuno di voi. Siate forti...per me". Appoggiai la penna sopra la scrivania e piegai con cura il biglietto. Aprii il cassetto che tenevo sempre ben chiuso a chiave ed estrassi la confezione di sonniferi. Ne inghiotii uno dopo l'altro finendo per prenderli tutti, volevo essere sicura che facessero effetto. Mi stesi sul letto e aspettai. Gli occhi divennero pesanti e tenerli aperti fu impossibile. Lentamente scivolai in un limbo in cui non c'era ne dolore, ne sofferenza. Era forse questo il paradiso? Qualunque cosa fosse finalmente mi sentivo in pace con me stessa.