Pov Edward.
Dopo aver passato le
pene dell’inferno nell’osservare la gravidanza della mia unica ragione di vita
non pensavo che potesse esistere il peggio di quello che stavo vivendo, invece
ancora una volta mi sbagliavo.
Mi ricordo ancora quel
giorno come se quegli eventi fossero appena successi invece erano passati tre
mesi, ora proprio oggi che per gli umani
avremmo dovuto dichiarare la morte celebrale di Bella. Non ero pronto a dirle
addio anche perché il suo cuore batteva ancora ,ma dovevamo inscenare la sua
morte per il bene di Charlie e dei suoi amici umani.
Anche se sarebbe una
messa in scena io non sarei riuscito ad allontanarmi da lei per partecipare ad
un finto funerale per rischiare poi di partecipare a quello vero.
La mia lenta agonia
peggiorò quel giorno quando la mia amatissima moglie partorii nostra figlia.
Era sera quando Bella aveva avuto la necessità di camminare aiutata dalle mie
sorelle, lei aveva mosso qualche passo dopo di che si senti assettata ma nello
prendere il bicchiere le scivolo e cercò di prenderlo e li successe la fine del
mio mondo. Bella era caduta per prendere quel bicchiere ricco di quel nettare
che per noi vampiri è il sangue, nella caduta la sua spina dorsale si spezzò ma
io arrivai appena in tempo per evitare che sbattesse la testa.
Quegli attimi furono
molto concitati la mia amata Bella che vomitava sangue, la bimba che lottava
per sopravvivere, Rosalie che aveva perso il controllo che voleva nutrirsi di
mia moglie, mio padre che mancava proprio nel momento del bisogno, per fortuna
che con me c’era Jacob che mi diede una mano nelle fasi del parto. Con il
bisturi non si tagliava bene e prima di procedere volevo che la morfina entrasse
in azione ma non c’era tempo così affondai i denti nel ventre del mio unico
grande e immenso amore per poter far nascere la bimba. Quando Reneesme nacque
fui soprafatto dalla sua perfezione ed era il frutto del nostro amore che ne
rimasi stregato del mio piccolo angelo.
Bella nonostante fosse
esausta trovò le forze per chiedermi di vedere la piccola e quell’incontro tra
madre e figlia fu magica finché non divenne un incubo e la piccola mostriciattola
morse la sua mamma, fu tutto così rapido : allontanai Renesme dalla madre e la
sgridai in modo autoritario, nel frattempo i battiti di Bella diminuivano
sempre di più finché per un breve secondo cessarono ma Jacob iniziò a
rianimarla e non sapevo a chi affidare la piccola.
“Muoviti” mi urlò Jacob
“Tieni la bambina” dissi
non sapendo a chi affidarla per poter salvare la madre e la nostra unica
ragione di vita.
“Buttala fuori dalla
finestra!”
“Edward, puoi darla a
me. Ti assicuro che è tutto sotto controllo” mi rispose mia sorella Rosalie.
Rimasi un po’ perplesso sul da fare ma consegnai la bimba alla zia.
Dopodiché procedetti per
salvare Bella con la trasformazione e iniettai direttamente nel cuore della mia
amata tutto il mio veleno che c’era nella siringa. Per un attimo io e Jacob
osservammo se il veleno avesse iniziato a fare il suo effetto, ma Bella era
ferma e immobile. Come era possibile che non urlasse, il suono del suo cuore
era quasi assente e iniziai a farle il massaggio cardiaco più veloce e forte di
ciò che aveva fatto il migliore amico di mia moglie.
Tentai di fare il
possibile, di rianimarla, di mordere la sua pelle per inserire molto più veleno
e non far caso a quel delizioso aroma che era nella mia bocca e tutto intorno perché
il mio principale obiettivo era quello di salvarle la vita.
Dopo qualche minuto e
dopo che Jacob se ne era appena andato credendo che Bella fosse morta il battito
del suo cuore iniziò a battere e con lui io iniziai ad avere una flebile
speranza, ma si spense quando scoccò il quarto giorno e Bella era ancora li immobile
come se fosse sospesa tra due mondi.
Capii di aver fallito,
di non essere stato capace di salvare il dono più prezioso che mi fosse stato
regalato, di non averla protetta da se stessa e da me, di non aver dato a
Renesme sua madre. Furono vani i tentativi di mio padre nel consolarmi dicendo
che avevo fatto di più di quello che avrebbe fatto lui. Tutta la mia famiglia
cercò di consolarmi e nemmeno il potere di Jasper funzionò quanto profonda era
la mia disperazione, il mio strazio e la consapevolezza di essere stato un
incapace per non essere riuscito a darle
quello che voleva.
Ogni giorno lei era
nelle stessa situazione e non dava segni di ripresa né di svegliarsi ma l’unica
flebile speranza che forse un giorno quell’incubo fosse stato solo un brutto
ricordo era il suo cuore che continuava a battere ed era l’unico suono che ci
tratteneva in vita. Quando quel suono sarebbe cessato ce ne saremmo andati via
insieme. Vanni furono i tentativi delle mie sorelle di farmi vedere nostra
figlia, non volevo avere niente a che fare con lei, non me ne importava se era
stato un miracolo per me poter concepire un figlio, non me ne importava niente
di lei.
“Edward, non abbatterti
così. Bella non l’avrebbe voluto, io e i tuoi fratelli stiamo facendo delle
ricerche su come risolvere la questione. Ci sono leggende che narrano di persone
sospese tra due mondi e forse li troveremmo delle risposte. Questa situazione è
particolare anche per me perché non ho mai visti casi simili ma ne ho solo
sentito parlare. Faremmo di tutto per riportare Bella da noi”
Quella era stata la promessa
di mio padre , ma le ricerche erano vanne.
“Edward, tua figlia ha
bisogno di te non puoi privarla anche di suo padre” disse mia madre
“Edward! Non puoi dare
colpa a Nessie per quello che sta succedendo a sua madre, lei non a chiesto di
nascere. Dovresti vederla, dovresti conoscerla non è un mostro è un angelo e le
manca la mamma e il suo papà. Poi dovresti occuparti di Jacob e del suo
imprting” mi disse Rosalie
“Adesso basta Rosalie!
Hai voluto quello che da sempre volevi, non dirmi quello che devo fare. Credo
che mia figlia abbia già troppe persone che si occupano di lei, non occore che
abbia i suoi genitori!” le risposi quasi gridando e con le poche forze che mi
rimanevano perché non mi nutrivo da molto tempo.
“No, adesso basta tu
Edward Cullen. Renesme ha bisogno di voi come voi avete bisogno di lei”
intervenne Alice consegnandomi la piccola che da quando l’avevo vista era
cresciuta parecchio ed era molto preoccupante, ma ciò che mi affascinava era
che lei era il frutto del nostro amore ed era un angelo come sua madre. Lei
chiedeva di sua madre con il suo potere straordinario di mostrare ciò che
voleva.
“No, la mamma è debole”
“Ma non le farò del male so controllarmi” mi rispose mentalmente e
ne rimasi stupefatto e per la prima volta il mio cuore muto iniziava a nutrire
più speranze.
Così appoggiai la bimba
tra le braccia immobili della madre e incredibilmente osservai i pensieri di
nostra figlia e sembrava che comunicasse con Bella, osservando tutto ciò mi
sentii mancare per poco e per fortuna che li cerano i nostri famigliari che ci
aiutarono.
Leggendo i pensieri di
Nessie capii di cosa aveva bisogno il mio amore e Charlise attivò i suoi
contatti da medico e in breve tempo ci arrivarono delle sacche di sangue del
gruppo sanguineo più raro.
Riuscimmo a nutrire Bella con quel sangue e dopo poco si risvegliò diventando una splendida vampira, grazie a nostra figlia riebbi la mia splendida famiglia.
Angolo autrice: Questa shot è nata in un momento di tristezza ,ma non ho avuto il corraggio di far morire Bella. In questa storia ho ripreso una scena di un episodio su un telefilm sui vampiri che al momento mi sfugge il nome, ma l'attore che interpeta il vampiro della serie è
Alex O'Loughlin.
Buona lettura e spero in qualche recensione