Fanfic su artisti musicali > SHINee
Ricorda la storia  |      
Autore: Leni_noona    25/08/2013    6 recensioni
Pensavi mai "e se domani fosse il mio ultimo giorno?". Io mai perchè non avevo nulla da perdere... finchè tu non entrasti nella mia vita.
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jonghyun, Key
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Postman to heaven'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Piccola premessa... questa "cosa" è il mio primo esperimento di scrittura, avrei iniziato anche una long JongKey ma sta in cantiere da mesi...
Se leggerete questa breve storia mi farete felicissima!!

 
********

A Jonghyun.... 


 
 



Pensavi mai "e se domani fosse il mio ultimo giorno?". Io mai perchè non avevo nulla da perdere... finchè tu non entrasti nella mia vita.

Da quel preciso istante quella domanda riecheggiava nella mia mente ogni singolo giorno perché finalmente avevo trovato qualcosa di bello nella mia vita e avevo una paura tremenda di poterlo perdere.
Purtroppo se starai leggendo questa lettera significherà che la mia più grande paura si è realizzata e ora tu non starai più al mio fianco.
A distanza di anni, ricordo benissimo il nostro primo incontro. Era una fredda sera di Novembre, una di quelle che io adoravo mentre tu detestavi per il gelo. Bussasti alla porta di casa mia dicendo di essere il figlio dei nuovi vicini e che eri venuto a fare le presentazioni scusandoti per l’assenza dei tuoi genitori troppo impegnati col lavoro.

Entrasti nella mia vita in punta di piedi a causa della mia iniziale diffidenza, ma la sconvolgesti come un uragano che si abbatte sul mare. Fino a quel momento io ero sopravvissuto alla vita senza lasciarmi minimamente coinvolgere da quello che mi circondava. Tu mi insegnasti a vivere e ad amare.
 
Ero sempre stato un bambino cagionevole di salute, tanto da non poter praticare nessuno sport e spesso ero costretto a letto ammalato.
A 13 anni, dopo una serie di accertamenti la triste scoperta: tumore tra polmoni e pericardio. Sicuramente incurabile a detta dei dottori, ma con un decorso molto lento e rallentabile tramite chemioterapia, radioterapia e vari interventi. Tutte cose che non avrebbero impedito alla malattia di portare a termine la sua missione.

A scuola non avevo amici, del resto era più il tempo che trascorrevo dal letto di casa e quello dell’ospedale.
Dopo anni di estenuanti cure il “mostro” (come lo chiamavo io) sembrò sparire: niente più nausea, febbre, stanchezza… persino il mio colorito sempre tendente al giallo, migliorò. Ma ero ben cosciente che si era solo addormentato. Quindi semplicemente sopravvivevo in attesa di un nuovo ricovero o magari di quello definitivo.
 
Poi quella sera arrivasti tu. Eri il ragazzo più bello che avessi mai visto. Avevo già capito chiaramente da anni di non essere interessato al gentil sesso e me n’ero fatto una ragione. Pure i miei genitori lo sapevano e avevano accettato la cosa.
Del resto avevano un figlio malato terminale, il fatto che fosse anche gay passava altamente in secondo piano. Mia madre ti fece entrare e quando, con un enorme sorriso, mi dicesti “piacere, sono JongHyun”, capii all’istante che saresti stato speciale.

Venivi spesso a farmi visita e passavamo ore a parlare di come era andata la nostra giornata. Quando mi chiedevi perché non avessi amici o perché avessi così tante visite in ospedale, io ero sempre vago.
Avevo un’enorme paura che se ti avessi parlato della mia malattia saresti scappato di corsa e mi avresti lasciato. Che stupido che ero vero? Ora lo so che non lo avresti mai fatto e mi dispiace aver lasciato ai miei genitori il compito di spiegarti perché ora stai leggendo questa lettera invece che parlare con me.

Quando ti presentasti a casa con quell’enorme mazzo di margherite e mi dicesti “Kibum, io ti amo. Vuoi essere mio per sempre?” mi sembrò di volare ed egoisticamente accettai.
Per una volta pensai solo a me stesso, se ti avessi respinto ti avrei risparmiato questo dolore. Sicuramente starai piangendo ora… “Sei un frignone Jongie”. Quante volte te lo sei sentito dire eh? E ogni volta ti imbronciavi dicendo che eri un tipo sensibile.
 
Mi mancheranno un sacco i tuoi occhioni castani da cucciolo, la tua stupenda voce, la tua risata contagiosa, i tuoi baci e cavolo il sesso spettacolare!
 
Non avercela coi miei genitori che mi hanno retto il gioco negli ultimi giorni dicendoti che la vacanza dagli zii andava bene. Non avrei mai sopportato di farmi vedere in questo stato e capisco benissimo di essere arrivato al capolinea, anche se questo stupido mostro qualche anno in più di felicità con te poteva darmela.
 
Non essere troppo triste, continua i tuoi studi e diventa il miglior cantante della Corea. Promettimelo… promettimi che ora TU penserai a te stesso come feci io quando accettai il tuo amore.
Ricorda solo che sei stato il mio primo, unico ed ultimo amore e che grazie a te ho vissuto.    

 

****


QUI trovate il seguito! 

   
 
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > SHINee / Vai alla pagina dell'autore: Leni_noona