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Autore: Lylyt26    25/08/2013    2 recensioni
Correre non è mai stata una mia passione, in realtà l’ho sempre odiato. I polmoni che bruciano, le gambe che non reggono, i capelli che ti finiscono puntualmente davanti agli occhi spinti dal vento, è odioso, faticoso ed inutile. Perché dover correre per raggiungere qualcosa quando andando con calma la raggiungerai comunque?
Genere: Malinconico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Run.

Correre non è mai stata una mia passione, in realtà l’ho sempre odiato. I polmoni che bruciano, le gambe che non reggono, i capelli che ti finiscono puntualmente davanti agli occhi spinti dal vento, è odioso, faticoso ed inutile. Perché dover correre per raggiungere qualcosa quando andando con calma la raggiungerai comunque?

Questo era il ragionamento che facevo prima di aver incontrare te. Per te, sono corsa ovunque. Sono corsa ad abbracciarti il giorno che sei tornato dal tour, sono stata ore ad aspettarti al gate di arrivo, sembrava che il tempo non passasse mai, ma quando ti ho visto la corsa è stata l’unica cosa sensata che potessi fare. Ti ho rincorso quando avevi deciso di andartene, di lasciarmi lì. Ti ho rincorso per casa, prima di buttarci su un letto per fare l’amore, ho rincorso i tuoi sorrisi, le tue parole, le tue lacrime. Ho rincorso ogni giornata che parlava di noi, semplicemente per prenderla e farla rimanere lì, per farla durare po’ più a lungo. Ho rincorso quei pochi ‘ti amo’ che mi hai detto, per stamparmeli sul cuore a vita; ho rincorso i tuoi ricci, per non scordare mai il loro profumo di miele. Ti ho rincorso anche il giorno che mi hai presa come tua sposa, che mi hai scelto come tua compagna di vita, perché io quel dannato primo ballo lo volevo, e grazie alla corsa l’ho avuto. Insomma, per te ho corso davvero tanto, e non me ne sono mai pentita. Tu, l’unica volta che hai corso per me ti sei ucciso, semplicemente perché quell’albero era troppo vicino, troppo esposto, talmente tanto che non l’hai visto, e al posto di correre da me hai scelto di rimanere lì. Quel giorno è nata tua figlia Harry, è nata Sophie. Avrei tanto voluto che anche lei ti rincorresse, che ne avesse la possibilità. Invece l’unica cosa che rincorriamo adesso è il tempo, quel tempo che ci divide dal vederti, dal vedere quella lastra tombale che ti rappresenta, quella pietra che non corre più, ma sta ferma ad aspettare.

Che sta ad aspettare quelle parole che ogni giorno ti sussurro, ma che ormai non rincorro più, semplicemente perché non c’è più la tua risata ad insaporirle. 


E' probabilmente la cosa più stupida che io abbia mai scritto, ma mi è venuta così, di getto.
Se vi va fatemi sapere cosa ne pensate. Su word i testi escono sempre più lunghi, quì sembrano sempre due parole messe in croce, vabbè.
Lylyt.
  
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