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Autore: Cecy_y    26/08/2013    2 recensioni
Questa storiella l'ho dedicata alla mia amica Beatrice... spero che possa piacerle.
Dalla storia:
"Non ci poteva credere. Aveva riletto quel messaggio talmente tante volte da consumare il cellulare. Rigirava e rigirava l’oggetto fra le mani e non riusciva a pensare ad altro: il suo capitano l’aveva invitata a passare un pomeriggio con lui."
Spero che piaccia anche a voi!
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mark/Mamoru, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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UN POMERIGGIO FANTASTICO
 
Non ci poteva credere. Aveva riletto quel messaggio talmente tante volte da consumare il cellulare. Rigirava e rigirava l’oggetto fra le mani e non riusciva a pensare ad altro: il suo capitano l’aveva invitata a passare un pomeriggio con lui. Lesse ancora una volta quelle poche righe che le avevano fatto battere forte il cuore:
Ei Bea! Dato che non ho niente da fare, ti andrebbe di fare un giro per la città con me?
Mark.
Eh già, Beatrice era proprio innamorata di quel ragazzo. Ogni volta che vedeva o che immaginava il suo sorriso sentiva le farfalle nello stomaco. Non avevano mai passato del tempo da soli perché o si allenavano o uscivano con l’intera squadra e lei non era mai riuscita ad invitarlo per una passeggiata o per studiare. Del resto si sapeva: Mark Evans pensava solo ed esclusivamente al calcio. Bea era entrata nella Raimon da subito e ormai conosceva il suo capitano da molto tempo. Ora si stavano preparando per il Football Frontier International e con la sua bravura era riuscita ad entrare anche lei nell’Inazuma Japan.
Erano passati 10 minuti e la nostra cara ragazza era ancora nel mondo dei sogni quando si ricordò di un fatto molto importante: non aveva ancora risposto al messaggio. Subito e con le mani ancora tremanti per l’emozione, si affrettò a rispondere.
Ei Mark! Va benissimo! Dimmi solo a che ora e dove ci incontriamo.
Bea.
Dopo pochissimo tempo il cellulare della ragazza vibrò.
Va bene se ti passo a prendere tra mezzora a casa tua? :D
La. Veniva. A. Prendere. A. Casa. Sua? Ok, quello era solamente un sogno e sicuramente si sarebbe svegliata cadendo dal letto come sempre. Si diede un pizzicotto, ma non accadde niente. Doveva iniziare a credere che quella era semplicemente la realtà.
Rispose al messaggio.
Ok, ti aspetto :)
Adesso però arrivava la parte più importante: cosa si sarebbe messa? Dopo aver svuotato l’intero armadio si decise. Indossò una canottiera bianca, una felpa arancione e dei pantaloni stretti neri dopodiché legò i suoi capelli marroni in una piccola codina dato che non erano molto lunghi e come sempre mise al polso la sua adorata fascetta dello stesso colore della felpa. Finalmente era pronta.
Ad un tratto suonò il campanello e aprendo la porta si ritrovò davanti un Mark sorridente e spensierato con la divisa dell’Inazuma Japan e il pallone da calciofra le mani.  Si salutarono e si incamminarono verso il centro della città. Presero un gelato, andarono nel negozio di caramelle che frequentava quel pazzo del suo capitano e parlarono molto di calcio.
Beatrice era molto felice perché le piaceva davvero molto stare in compagnia di quel ragazzo. Si fermarono quando videro un campo da calcio e, dopo essersi scambiati un’occhiata complice, iniziarono a giocare. Bea tirava in porta e Mark parava.
Rimasero lì fino a quando i colori del tramonto iniziarono a dipingere il cielo.
«Ti va di andare nel mio posto preferito?»chiese il capitano alla ragazza.
«Va bene!»rispose Beatrice regalando un bel sorriso al ragazzo che aveva di fronte.
Le guance di Mark si colorarono per un istante di rosso, ma Bea non se ne accorse.
Arrivati lì l’attenzione di Beatrice fu catturata dalla ruota di una macchina che era appesa ad un albero con una corda.
«Allora è questo il posto dove ti alleni!»disse guardando il suo capitano.
Lui rispose con uno dei suoi sorrisi che fece arrossire di colpo la ragazza.
Dopo si sedettero su una panchina lì vicino e calò un silenzio imbarazzante. Beatrice non sapeva più cosa dire, ma ad un certo punto pensò che forse era arrivato il momento di rivelare i suoi sentimenti, che erano rimasti nascosti per tanto tempo, al ragazzo seduto al suo fianco.
«Senti Mark…»
«Senti Bea…»
I due parlarono insieme.
«Prima tu!»esclamò la ragazza che arrossì vistosamente.
«Ti…ti…»…
Oddio… non è che stava per dire proprio quelle parole. Beatrice stava per svenire.
«Ti va di giocare un altro po’ a calcio?»disse Mark riprendendosi.
La povera ragazza stava per darsi uno schiaffo da sola. Era stata una stupida a pensare che il suo capitano potesse dirle proprio quello quindi si alzò e iniziò ad incamminarsi per tornare a casa. Non poteva piangere davanti a lui e non riusciva a dire niente. Sentì solo il rumore di uno schiaffo e una presa sul suo braccio. Bea si girò lentamente e vide Mark con le guance rossissime.
«S-scusami i-in realtà n-non volevo dire q-quello…»disse balbettando.
«Tu…tu mi…»…
Il ragazzo non riuscì a terminare la frase perché due labbra si posarono dolcemente sulle sue. Quando i due si guardarono negli occhi capirono tutto e le parole non servirono. Si abbracciarono solamente e rimasero così per un po’ di tempo.
Beatrice finalmente poteva dire che quello era stato in assoluto un pomeriggio fantastico.

Angolino autrice:

Saaaalve!
Questa è la seconda storiella che scrivo!
L'ho dedicata alla mia amica Beatrice e spero che piaccia sia a lei che a voi :33
Un bacione :*
  
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