26/08/2013
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Ciao Mikey, Ray, Frank, Bob e Matt.
Grazie a voi perché, con alti e bassi, eravate nella band e senza la vostra presenza molte canzoni non sarebbero probabilmente esistite, sarebbe mancato il suono del basso, della batteria o della chitarra.
Grazie per la voce che mi ha tolto il respiro, grazie per le parole che sembravano parlare della mia vita, grazie per esserci stato per i My chemical romance e soprattutto per me, senza nemmeno saperlo.
Rimpiango le mie fasi da classica bimbaminchia pronta ad ascoltare stronzate, invece di trovare voi, di ascoltare le vostre canzoni prima.
Non scherzo né voglio sembrare la tipica stupida quando penso che mi avete salvata da me stessa meglio di chiunque altro, che mi siete stati vicini mentre il resto del mondo andava via, e non smetterò mai di ringraziarvi per questo.
Leggo sui social network frasi scritte da bambine pronte a dire: “I One direction mi hanno salvata!” o “Demi Lovato è la mia guerriera!”, ma sono tutte stronzate.
Quelli che ti salvano la vita se hai già tentato il suicidio, se sei stato investito da una macchina, se hai il cancro o qualche altra malattia sono i medici.
Quello che possono fare le band (e che avete fatto voi con me) è una cosa diversa e molto più importante. Mi avete salvata dai miei demoni, mi avete fatto capire come davvero funziona il mondo e se ho imparato a fregarmene dei giudizi delle persone è solo grazie a voi.
Perché quando leggo i testi delle vostre canzoni o le ascolto trovo sempre me stessa rinchiusa fra quelle righe. Forse sono io che cerco di ritrovarmi in ogni parola, ma in un modo o nell’altro ci sono.
E questo mi ricorda che esisto e che non sono sola.
Mi sono spesso chiesta “Ma Gerard mi conosce? Come può sapere tutto questo su di me?”, inconsapevole delle stronzate che dicevo.
È un altro il punto, voi siete solo riusciti a capire il mio stato d’animo e forse nemmeno ne eravate consapevoli.
Avete capito come mi sentivo senza sapere nulla di me, tutto qui.
Se non vi avessi conosciuti, ora come ora sarei una bambina che va dietro a un gruppo solo perché va di moda. Sarei una di quelle anime che per sentirsi trasgressive urlano al mondo intero di ascoltare musica rock e poi canticchiano per strada le canzoni di Justin Bieber.
Non sono una bambina, in questi pochi anni sono cresciuta con voi, e adesso che la band si è sciolta non trovo più un senso nelle cose, nei pensieri, nelle altre canzoni.
Io so che posso andare avanti, che posso continuare la mia vita anche senza di voi.
In realtà ci saranno sempre i vostri cd nella mia stanza o le canzoni nell’mp3 e non smetterò mai di ascoltarli, sopporterò la vostra assenza perché sono consapevole del fatto che tutte le cose belle finiscono, prima o poi.
Non ho più paura di nulla. Niente mi spaventa, nemmeno i miei pensieri ormai riescono a buttarmi giù.
Perdere voi è stata la cosa peggiore che potesse capitarmi, posso giurarlo, ma queste parole non serviranno a nulla. Né le leggerete mai, né tornerete la band che mi ha rubato il cuore in modo incredibile.
Mi mancate.
Mi mancate tantissimo.