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Autore: LIttlE_PePpErmIt    26/08/2013    3 recensioni
Nella piccola e modesta cittadina di Brigman la vita procede tranquilla, in una apparente pace...
Ma il ritrovamento di una ragazza senza memoria sconvolgera' il suo equilibrio precario: vecchi rancori saliranno alla luce, misteriose sparizioni e strani avvenimenti metteranno a dura prova tutti i suoi abitanti. Ma il segreto di tutti quei fatti e' racchiuso nella memoria perduta della ragazza....
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO UNO

 
Siamo in un paese sperduto dello stato americano del Montana di nome Brigman. Abitanti 599. Non è molto esteso, solo 2,50Km2, probabilmente per colpa della natura montuosa del luogo dove è stato costruito.
 E’ formato da una strada principale, l’unica pressoché in piano dove si trovano i negozi principali e gli edifici di servizio pubblico. Sul lato destro della strada abbiamo il panettiere,  il bar “Limbo”, l’unico negozio di vestiti gestito dalla dolce e rotonda signora Chopper,  il comune e, vicino alla piazza, gli edifici scolastici.
 
Sulla sinistra invece ci sono l’unico supermarket di Brigman, il rinomato ristorante “Da Carlos” il quale si spaccia come un vero ristorante italiano quando il suo proprietario conosce l’Italia solo grazie a Wikipedia ed infine un negozio di musica.
 
La strada si conclude con una grande piazza circolare in porfido dove si festeggiano tutti gli eventi più importanti per gli abitanti di Brigman. Nella piazza è incluso anche un piccolo auditorium, utilizzato soprattutto per proiettare vecchie pellicole e raramente film appena usciti nei cinema più importanti.
Dalla strada principale partono cinque strade sul lato destro e quello opposto, lungo le quali sono costruite le varie abitazioni.
 
Brigman esiste dal 1920. Da quell’anno non è molto cambiato, ma la gente che lo abita è cambiata parecchio, soprattutto i suoi giovani. Per diversi decenni sul piccolo paese è regnato un clima di pace e collaborazione. Tutti i suoi abitanti erano contadini o piccoli negozianti e si aiutavano a vicenda. Se una famiglia aveva problemi economici tutta la comunità si adoperava per darle del sostegno, per esempio organizzando una colletta tra tutti gli abitanti.
 
Col tempo però questo clima è andato affievolendosi. Ora regna una pace apparente, anche se negli animi dei giovani vive uno spirito di ribellione e fuoco, che negli ultimi tempi è sfociato più volte in risse violente nei quartieri periferici di Brigman.
 
Ma questo equilibrio già instabile un giorno, viene totalmente sconvolto dal ritrovamento di una ragazza svenuta nei boschi intorno al paese da il figlio maggiore della famiglia Tomlinson.
E che dire? Che la nostra storia abbia inizio.
 
 

 

10 MARZO 2010 13.55
 

 
Dal bar Limbo stanno uscendo due uomini di mezza età. Uno è alto e secco come un ramo d’albero l’altro invece è basso e rotondo. Volendo essere sinceri ricordano un po' Stalio e Olio.
Discutono animatamente sull’argomento di cui prima stava parlando Jerry, il barista baffuto del Limbo.
- E’ un cosa molto strana però … - Commenta l’ometto tarchiato.
- Tu dici Bob? Una ragazza trovata svenuta in un bosco. No che non è normale. – Dice l’altro sventolando in aria le mani come se tentasse di spiccare il volo.
- Ma non siamo neanche certi che sia vero … Con tutte le mali lingue e le dicerie messe in giro per rendere l’atmosfera più frizzante non si sa più a cosa credere . –
- Si, ma in quei casi si sapeva che la voce era messa in circolazione da quelle due pettegole, la Mary e sua sorella Janet. Questa volta invece la prima ha raccontare questa storia è stata la migliore amica di Johannah Tomlinson, Victoria.
Bob guarda l’amico con sguardo perso. Poi alza le sopracciglia e spalanca gli occhi come colto da un lampo di illuminazione improvvisa, una di quelle da cogliere al volo prima che abbandoni per sempre la nostra mente.
- Victoria già … Lei è sempre stata una brava donna, una di cui fidarsi.
- Infatti Bob, è per questo che tutti credono che sia vera la faccenda – Spiega con molta pazienza Martin,
-  Ma i Tomlinson non hanno ancora confermato niente ..
- I Tomlinson? Cosa centrano loro adesso? – Chiede Bob, confuso come non mai. Martin gli vorrebbe spaccare la faccia ma si contiene grazie ai suoi nervi saldi
- Si i Tomlinson. E’ stato loro figlio maggiore .. Louis mi pare che si chiami, a trovarla ieri mattina nel bosco. Ora è a casa loro, ma non si è ancora svegliata. –
Bob si gratta la testa pelata e commenta. – Forte … -
Un rumore di passi sull’asfalto risuona nel silenzio della strada. I due uomini si girano e vedono una bella signora venire verso di loro. Cammina decisa, gli stivali col tacco che mangiano l’asfalto ad ogni passo, lo sguardo tranquillo che scruta ogni oggetto, ogni persona.
I due amici si lanciano delle occhiate che parlano da sole. Martin si sistema la camicia e Bob passa una mano sulla testa, come se  ci fossero ancora attaccati i suoi vecchi capelli.
- Signora Anne Buongiorno! – La saluta Martin sfoderando un mega sorriso.
La donna rallenta fino a fermarsi accanto a loro.
Butta la testa indietro per staccare i lunghi capelli castani dal collo sudato.
- Buongiorno a te Martin, anche a te Bob. – Risponde lei
Il suddetto Bob si accontenta di annuire con sguardo sognante.
- Tutto bene Anne? Avete per caso problemi con i vostri figli? Mi sembrate in ansia … - Fa notare Martin con fare protettivo
Anne sospira. Tutti con quella domanda. Tutto bene? La gente in quella città non si fa mai i fatti suoi, ma pur pensandola così si obbliga ad essere educata
- No non ho problemi con i miei figli .. Gemma è la solita ragazza studiosa, anzi a volte fin troppo, e anche Harry non mi da alcun pensiero però .. Sono preoccupata. Ho sentito di quella ragazza trovata ieri mattina nel bosco … -
- Oh si proprio una brutta faccenda .. – Bofonchia Bob nel vano tentativo di fare una bella figura. Anne non lo nota nemmeno
- Ne parlava poco prima  Jerry, non sappiamo se è vero o se sia la solita fesseria. – Continua Martin
- Nemmeno io è per questo che sto andando a casa dei Tomlinson. Johannah è una cara amica sapete. –
I due annuiscono.
- Poi ci racconterà anche a noi come stanno davvero le cose okay? – Dice Bob con fare cospiratorio.
Anne assicura che avrebbe raccontato tutto ai due uomini, poi li saluta e continua per la sua strada. Forse anche lei è stata contagiata dal clima pettegolo del paese. Pensa la donna divertita da quella osservazione.
 
 
***
 
Poco più in la, davanti al negozio di musica, un bel ragazzo biondo sta discutendo con altri tre ragazzi all’incirca della sua stessa età.
- Mi ha avvisato solo qualche minuto fa. Louis oggi non  può venire. – Spiega il biondino
Uno dei altri tre ragazzi, un tipo alto e con i capelli mori pettinati in un ciuffo ribelle, sbuffa infastidito.
- Cavolo è sempre il solito. Non rispetta mai gli impegni presi! –
- Ma tu che ne sai, probabilmente avrà avuto un contrattempo imprevisto. – Dice un ragazzo con gli occhi color cioccolato.
- Tu lo difendi sempre Liam! – si lamenta il ragazzo col ciuffo
- Tu invece fai un sacco di polemiche inutili Zayn! – Ribatte l’altro.
Liam e Zayn si guardano in cagnesco per qualche secondo, poi con una scrollata di spalle lasciano cadere lì il litigio.
- Ragazzi, che ne dite d’andare a casa sua? Così vediamo cosa gli è successo, sempre che si trovi lì. – A parlare era stato un ragazzo riccioluto che fino a quel momento era stato in silenzio osservando i suoi amici che discutevano.
Gli altri tre si guardano e sorridono.
- Si Harry ha assolutamente ragione! – Decreta Liam
- Emm .. Ragazzi, dall’altra parte della strada c’è quel cretino di Max. – Dice Niall preoccupato.
 
Appoggiato al ingresso del negozio di vestiti della signora Chopper un alto  ragazzo rasato osserva il gruppo di amici con sguardo di sfida.
Zayn si lecca le labbra. – Bene, ora ci divertiamo! –
- Io non voglio litigare anche oggi. – Sbotta Liam nel vano tentativo di persuadere l’amico dal fare stupidaggini.
- Oh, io invece si! – Zayn si tira su le maniche del maglione rosso. Sta per attraversare la strada quando il riccio lo blocca dicendo:
- Malik fermo che sta arrivando mia mamma! – Zayn arretra di qualche passo e, proprio in quel momento, Anne passa davanti al gruppo di ragazzi. Harry si fa piccolo piccolo tentando di nascondersi allo sguardo inquisitore della madre.
- Buongiorno signora Styles. – Salutano in coro Zayn Liam e Niall
- Oh buongiorno a voi ragazzi …. Ciao anche te Harry. Mica dovevi stare a casa di tua cugina  Cristal a studiare fisica? –
Anne incrocia le braccia al petto ed inizia a battere ritmicamente un piede a terra. Il ragazzo è costretto ad alzarsi in piedi
- Hey mamma! Davvero ti ho detto così? No temo che tu abbia sbagliato a capire io Cristal non l’ho neanche nomin .. –
Lo sguardo di fuoco di Anne gli cuce la bocca
- Ora vado a casa dei Tomlinson, se quando torno non ti trovo a casa a studiare fisica guai! Detto questo Anne volta le spalle ai ragazzi ed imbocca la strada laterale che si trova subito dopo il negozio di musica
- Hai sempre un grande culo vero Harry. – Scherza Liam
- Ripetizioni di fisica da quella cessa di Cristal. Ahah potevi inventarti una scusa migliore. – Lo prende in giro il biondo, poi scoppia a ridere
- Stai zitto Horan. Beh non ho molte possibilità .. Io vado. Ci vediamo domani a scuola. – Detto questo il riccio se ne va.
- Buona fisica! – Gli urla Liam. I tre ragazzi scoppiano a ridere. Harry manda mentalmente a quel paese tutti e tre.
- Noi cosa facciamo? –
- Andiamo a casa di Lou ovvio. –
- Si Liam, ma possiamo andarci dopo che la mamma di Harry se ne andata? Mi fa paura quella donna. – Dice Niall
Zayn alza gli occhi al cielo di fronte all’osservazione dell’amico. Poi si ricorda di Max: guarda dall’altra parte della strada ma del ragazzo nessuna traccia.
 
 
* * *
 
La strada presa da Anne è tortuosa e difficile da percorrere. Probabilmente quella è la strada più ripida di tutta Brigman. Alla fine della strada si trova una piccola casa in legno circondata da un giardino ben curato.  Anne bussa alla porta e le apre una ragazza bionda dai grandi occhi azzurri.
- ‘Giorno Anne. – La saluta la ragazza
- Ciao Lottie. C’è la mamma? – chiede Anne
- Si è in cucina. Dai entra. –
Entrando la donna è accolta da un piccolo salotto, ma arredato con molta cura. Per terra un uomo sta giocando con due bambine molto simili.
- Ehi Anne! – la saluta l’uomo cordiale. – Bambine salutate Anne! –
- Ciao Anne – Salutano loro
- Ciao Daisy, ciao Phoebe. – Le saluta Anne
Si siede sul divano rosso e dice – Ma Mark .. quindi le voci che girano sono fondate? –
Mark sospira – Perché che voci girano? –
- Beh si dice che ieri vostro figlio Louis abbia trovato una ragazza svenuta nel bosco e che ora lei si trovi qui da voi. -
- E’ tutto vero cara la mia Anne! – Quella affermazione improvvisa fa sobbalzare sia Anne che Mark.
- Amore mio … Avvisa la prossima volta che sei dietro di noi. – Suggerisce Mark premendosi una mano sul cuore.
Anne si alza per abbracciare l’amica, nonché madre della numerosa famiglia Tomlinson
- Johannah! –
- Cara Anne, pensavo che il clima rozzo e pettegolo di Brigman non ti avrebbe mai contagiato, invece eccoti qui a chiederci conferma di una voce messa in giro il giorno prima. La rimprovera scherzando Johannah
- Già, non l’avrei mai giurato. Ormai le mie vecchie abitudini, che avevo quando abitavo a Helena, non sono così presenti. –
Johannah si siede sul divano.
- Povero tesoro. Dovevi vederla ieri mattina: sdraiata tra le braccia di Lou, la testa reclinata inerte su un lato. Ci siamo spaventati tutti. Poco dopo è arrivato il dottore George. Ha detto che non era grave, probabilmente aveva sbattuto la testa da qualche parte. George tornerà quando lei si sveglierà, ma per ora non ha ancora aperto gli occhi. –
La donna abbassa lo sguardo sulle sue mani congiunte sulle gambe magre.
Anne guarda verso le finestre del salotto: intravede le figure degli amici di Harry che aveva icontrato poco prima.
Saranno lì per Louis. Pensa.
- Mamma Papà. Lou è stanco. Gli do il cambio per guardare la ragazza. –
La voce è di una ragazza, che avrà avuto più o meno 16/17 anni.
- Piccina mia, è meglio se Louis sta lì con te a controllarti. Non si sa mai. –
La ragazza sbuffa. – Mamma, primo non chiamarmi piccina; secondo sono abbastanza grande da non necessitare più dell’aiuto di Louis! –
La ragazza esce dal salotto pestando pesantemente i piedi a terra
Mark sospira. – Fizzy .. La nostra piccola ribelle. –
Anne sorride all’uomo poi trasale: è tardissimo, non può rimanere a lungo dai Tomlinson.
- Oddio guardate che ora è! Devo assolutamente andare! – Esclama dirigendosi verso la porta.
Mark e Johannah la salutano, lei ricambia, poi esce velocemente.
I due adulti hanno solo qualche attimo di silenzio prima che un urlo squarciasse quella calma momentanea.
- Mamma Papà! Venite la ragazza si è appena svegliata! Presto! – Urla Fizzy precipitandosi come un razzo nel soggiorno.


SPAZIO AUTRICE
L'ho ammetto, al primo capitolo ho sempre poco da commentare, dico solo che questo è il mio primo crossover, quindi siate clementi :) AHAHAHAHAH
Ora vi lascio
Al prossimo capitolo!!!

Little_Peppermit 

 
 

 
 
 
  
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