-Va bene ma’,15 minuti e sono giù.-le rispondo mettendomi a sedere e stiracchiandomi,facendole un sorriso che molto probabilmente assomiglia di più ad una smorfia schifata vedendo l’ora che è scritta sulla sveglia digitale…le 4 del mattino.
Cosa ho fatto di male,oltre ad avere dato fuoco alle Barbie di mia cugina,nella mia vita per essere svegliata a quest’ora?!Semplice,parti per andare in California baby! Mi domando e mi rispondo da sola, dandomi dell’idiota subito dopo:devo smettere di fumare,nuoce gravemente al mio povero neurone rimasto.
Mi alzo sbuffando sonoramente mentre vado in bagno per darmi una lavata e,manca poco caccio un urlo a vedere la mia immagine riflessa allo specchio.Non che sia brutta intendiamoci:pelle abbronzata,capelli castani ed occhi dello stesso colore,labbra normali e naso pure,ma ciò che mi spaventa sono i miei capelli..molto probabilmente qualche rondine se mi vedesse andare in giro così mi scambierebbe per il suo nido.Dopo aver lottato duramente coi capelli per dargli un aspetto decente,decido di farmi una doccia prima che mia madre s’incazzi per davvero e decida di lasciarmi a Tarifa,non che mi dispiaccia,alla fine qui ho i miei amici,ma purtroppo devo trasferirmi per forza. Mi avvolgo in un asciugamano e torno in camera gocciolante dalla testa ai piedi sperando di non cadere battendo una dolorosissima culata.Arrivata sana e salva all’armadio tiro fuori dei jeans neri,una canottiera verde acqua e mi metto le mie adorate converse basse che una volta,al tempo del Big Bang,erano bianche:inutile dire che ora sono di tutti i colori men che quello.
-Tesoro tra quanto scendi?Sai che non possiamo fare tardi.-urla mia madre dalla cucina –Arrivo ma’!-le rispondo,prendendo gli occhiali da vista,la borsa e scendendo di sotto.Usciamo di casa,entriamo in macchina e ci avviamo all’aereoporto.Mentre mia madre guida,osservo le case,le vie,i miei 17 anni di vita che si allontanano..mi sento un groppo in gola,ma mi rendo conto di aver già versato tutte le lacrime che avevo per poterne versare ancora.Arriviamo all’aereoporto e,dopo aver fatto tutti i controlli,facciamo colazione e ci alziamo dalle sedie solo quando sentiamo chiamare il nostro volo.Appena tutti i passeggeri sono a bordo,le hostess mostrano cosa fare in caso di emergenza e anche come agganciare le cinture di sicurezza. Ed io che pensavo che un’estremità andasse in bocca e l’altra in cu- mia madre mi riscuote dai miei pensieri ricordandomi che il viaggio sarebbe durato 15 ore e che,non appena messa apposto casa,saremmo dovuti andare a presentarci ai vicini.Speriamo che la nostra via sia disabitata penso mentre l’aereo decolla e mentre torno tra le braccia di Morfeo,dove ho intenzione di restare per le prossime 15 ore.
ANGOLINO DELL'AUTRICE POCO SANA DI MENTE
Hola bella gente,so che non è il massimo,ma spero almeno di avervi incuriosito.E' la prima fic che scrivo e,devo ammetterlo,
ero un po' terrorizzata all'idea di pubblicarla,ma alla fine mi sono fatta coraggio :)
Chiedo venia per gli eventuali errori di grammatica e di ortografia...l'italiano non è il mio punto forte :D
Vi lascio con l'immagine di Emma Watson,il mio personaggio si ispira a lei,ma ognuno può tranquillamente immaginarselo come meglio crede :)
Alla prossima,ciao! :3 <3