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Autore: MaryElizabethVictoria    26/08/2013    1 recensioni
In una nuova StoryBrook, ricca di vecchi e nuovi personaggi, una nuova regina cattiva decide di sfruttare la maledizione per pareggiare i conti con la sua antica rivale, la Principessa Aurora, separandola dal suo vero amore. Ravenna non immagina però che le sue macchianzioni finiranno col riportare alla luce il suo stesso passato e la sua tormentata storia con Rumpelstiltskin, il demone con cui strinse il patto che fece di lei la più bella del reame...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aurora, Killian Jones/Capitan Uncino, Nuovo personaggio, Signor Gold/Tremotino
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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-Mia madre ha costruito questo posto praticamente dal nulla- stava raccontando Alice, mentre mostrava alla sua nuova socia ciò che aveva appena acquistato- in soli cinque anni ha reso questo maneggio uno dei più rinomati del Maine ... qui ci sono le stalle principali, erano al completo un tempo , ma i migliori cavalli di razza li abbiamo dovuti vendere per far fronte alla manutenzione...

Raven la seguiva incespicando sui tacchi alti ormai completamente infangati, nemmeno in quell'occasione aveva rinunciato al suo consueto abbigliamento .Alice decise prudentemente di non fare commenti in proposito. Aveva promesso a Philip che sarebbe stata carina con la sua matrigna , anche se quella donna non la convinceva del tutto. Rimaneva per lei un mistero il perchè fosse così determinata ad investire in un'attività per cui non aveva chiaramente il minimo interesse.

-Adesso ci sono rimasti circa una decina di esemplari , e già prendersi cura di loro è abbastanza impegnativo da quando la maggior parte dei nostri dipendenti si sono licenziati...- proseguì la ragazza-  Ormai ci sono rimasti solo Ada e Maurice a badare alle stalle, certo fanno quello che riescono per la loro età. Laggiù una volta venivano a fare le gare  di corsa a ostacoli. E' stato il periodo migliore che questo posto abbia conosciuto.

-Chiaramente questo posto ha avuto periodi migliori- confermò Raven dandosi un'occhiata critica intorno- come mai non ve ne siete più occupati?

- Da quando mia madre  è rimasta incinta non ha avuto più tempo per occuparsi del maneggio in prima persona e mio padre non ha mai creduto in questa attività , nelle sue mani questo posto è stato lasciato completamente andare....- Alice rivolse uno sguardo malinconico ad una piccola sella abbandonata in un angolo- ...è qui che ho imparato a  cavalcare, la mamma ci teneva che diventassi brava almeno quanto lei...

La madre di Alice era sempre stata una cavallerizza eccellente e aveva trasmesso questa passione alla figlia,ma da quando si era ammalata non c'erano più state corse a cavallo per loro. Ormai di quei giorni era rimasta solo la polvere che silenziosamente si ammucchiava sulle attrezzature da equitazione dimenticate.

-Così è stato a causa tua?!- commentò Raven, interrompendo bruscamente il flusso dei suoi ricordi - non  trovi che sia bizzarro che ora sia proprio tu a restituire nuova vita al sogno che tua madre ha abbandonato per prendersi cura di te?- inaspettatamente la donna sorrise ad Alice , che sembrava in difficoltà di fronte a quella domanda- Perdonami, sono stata indelicata... quello che volevo dire è che sono sicura che tua madre sarebbe molto orgogliosa se potesse vedere tutto quello che stai facendo.

Alice soffocò il suo istinto e ricambiò il sorriso della donna. Forse Philip aveva ragione dopotutto, Raven stava solo cercando di essere sua amica, mostrandole  gentilezza a modo suo...

-Era una donna straordinaria- disse .

-Non potrei essere più d'accordo- affermò Raven - Ogni madre dovrebbe essere pronta ad affrontare qualsiasi sacrificio per  i propri figli.

 

-Madre, vi prego...non abbiamo fatto niente di sbagliato...ha promesso che mi sposerà- uno schiaffo la raggiunse in pieno viso prima che la ragazza potesse finire la frase.

-Come puoi essere così stupida Ravenna?!Lui è un principe e tu sei solo una serva...è ovvio che questo non accadrà mai.... E adesso ...siamo rovinati, tutti quanti...  il buon nome della nostra famiglia è compromesso ormai,tutto il paese ci riderà in faccia!Come faremo a trovare un marito rispettabile per Eden ora che tutti sanno che sua sorella è una sgualdrina?

-Ma lui mi ama!-insistette la ragazza-Verrà a  cercarmi...

-Amore?Ecco quanto vale il tuo amore- sbraitò la donna gettando sul tavolo di legno un sacchetto di monete- sono arrivate oggi dal palazzo, per il nostro disturbo...come se potessero riparare al danno che tu ci hai causato...oh, non oserò più uscire di casa ora che la notizia ha fatto il giro del villaggio!

-Io devo parlargli...sono sicura che si è trattato solo di un malinteso...- singhiozzò la ragazza.

-Ti è stato proibito di tornare a palazzo- disse la donna, poi improvvisamente il suo tono parve addolcirsi- Bambina mia, devi comprendere che tutti gli uomini desidereranno possedere la tua bellezza ... ma non ti ameranno mai per questo.

Quella consapevolezza le crollò addosso come un macigno, schiacciando definitivamente il suo spirito ferito. Lo sguardo della giovane si rivolse dunque all'unica persona che poteva ancora redimerla, consolarla e dirle che avrebbero trovato una soluzione insieme nonostante quel brutto momento.

-Madre, aiutatemi...che cosa posso fare?

-Te ne devi andare- rispose lei senza esitazioni- Non puoi restare qui e infangarci tutti col tuo disonore. Non ti voglio vicino ad Eden... almeno lei deve crescere da fanciulla onesta.

Sconvolta, ma improvvisamente pervasa da una fredda lucidità, Ravenna si ricompose, stingendosi nel logoro mantello per poi indirizzare i suoi passi ancora malfermi verso la porta.

- Ravenna aspetta- la richiamò la madre in un sussurro, quel seppur flebile richiamo  fu sufficiente a riaccendere la speranza nello sguardo della giovane- Questo denaro portalo con te, è tuo...- disse lanciandole il sacchetto di monete- ...dopotutto te lo sei guadagnato.

 

-Ho grandi progetti per questo posto- annunciò Raven - conosco un designer che fa proprio al caso nostro...il capanno principale va totalmente ricostruito , oltre ai nuovi padiglioni per gli ospiti che staranno vicino alla caffetteria in stile derby... e serviranno degli spalti per il pubblico, ma a quello ci  possiamo pensare dopo con calma. Ovviamente il legname ce lo dovremo far spedire da Atalanta...lo so che sarà una seccatura trattare con quei boscaioli, ma vedrai che il risultato ne varrà la pena.

-Wow- rispose Alice presa leggermente alla sprovvista- veramente quello a cui stavo pensando era una ristrutturazione più... minimale. In fondo fare le cose troppo in grande potrebbe essere un rischio, forse tra un paio d'anni... ma sicuramente non prima di aver riconquistato parte della clientela di un tempo.

-Se vogliamo avere successo bisogna  pur rischiare qualcosa- rispose la donna estraendo dalla borsetta il cellulare e impugnandolo  come se si trattasse di un arma- per prima cosa lasciami fare qualche telefonata al mio consiglio di amministrazione,poi possiamo passare a discutere la questione dei dipendenti...

-Scusa... intendi Ada e Maurice?

Alice aveva parlato con loro non prima della sera precedente e loro le avevano assicurato che le avrebbero fatto trovare la tenuta in perfetto ordine per l'arrivo della sua nuova socia... invece tutto quello che aveva potuto mostrarle era in condizioni terribili. Certo doveva capirli, a volte gli anziani commettono questo genere di errori.

-Non crederai di poter continuare a dargli un pieno stipendio dopo aver visto le pessime condizioni in cui hanno lasciato questo posto- spiegò Raven, passando un dito sulla polvere del capanno- ma non ti avevano assicurato di aver pulito almeno questa parte delle scuderie? A me non sembra proprio...E quei buchi nel recinto sembrano provocati da un'incuria prolungata... secondo me avresti già dovuto dargli il benservito da un pezzo.

-Non potrei mai- affermò la ragazza- loro sono qui da quando è nato questo posto, hanno aiutato la mamma a costruirlo e fanno praticamente parte della famiglia!

Era vero, la tranquilla coppia di anziani che viveva a due passi dal maneggio aveva lavorato per loro da quando Alice riusciva a ricordare. Sicuramente col passare degli anni non gli avrebbe fatto male l'aiuto di qualche persona più giovane, almeno per i lavori pesanti, ma comunque non avevano mai smesso di impegnarsi al massimo in quello che facevano.

-La famiglia di cui parli è un concetto molto astratto... ma non voglio metterti pressione su questo, dopotutto è una tua decisione- Raven fece una piccola pausa prima di aggiungere  soavemente- credevo solo che tu più di tutti volessi vedere questo posto avere successo...

-Lo voglio!- protestò Alice- far riacquistare al maneggio la sua antica bellezza è prioritario per me, ma non a questo prezzo.

-Tutto ha un prezzo , mia cara...- spiegò Raven , con l'aria di qualcuno che se ne intende- ...specialmente la bellezza.

 

Nel castello rimbombavano ancora le grida dei festeggiamenti per le nozze regali, molti invitati ubriachi si erano attardati nel salone del banchetto a ridere sguaiatamente, altri erano sgattaiolati nell'ombra ad importunare le servette, altri ancora si erano addormentati dove stavano, riversi sulla tavola ancora per metà imbandita. Ovunque si levavano brindisi alla bellezza della regina e alla fortuna del re che poteva godere di tutte le sue grazie in quel preciso momento.

La regina nelle sue stanze stava facendo un bagno immersa nel latte, il liquido scivolava perfettamente sulla sua pelle perfetta rendendola simile ad una statua di marmo, candida e bellissima. Fu solo quando fu giunto il momento di uscire che si rese conto di non essere sola nella stanza, comodamente seduto sul suo letto nuziale stava l'ultima persona che si sarebbe aspettata di vedere in quella circostanza.

-Rumpelstiltskin  ...- la regina riuscì quasi subito a dominare la sua sorpresa, aggiungendo con tono  frivolo- Siete stato gentile a venire a trovarmi , mi avete portato un regalo di nozze?

-Io non faccio regali, mia cara, solo contratti- le rispose, con un cenno della mano fece sì che un velo candido si avvolgesse attorno al corpo bagnato di lei, facendo sì di evidenziarne le forme anziché nasconderle.

Ravenna sorrise, amabile, con tutta la grazia di una perfetta padrona di casa.

-Lo so bene, ricordo perfettamente tutto quello che avete fatto per me- disse mentre si sedeva accanto a lui, quindi avvicinò le labbra al suo volto , mentre con una mano accarezzava i suoi pantaloni di pelle per la lunghezza della coscia-... ma ci sono altri generi di contratti che vi potrei far conoscere e non dubitate...ne rimarreste soddisfatto.

-Come il vostro amato consorte?- domandò lui ponendo enfasi sulle ultime parole  e accompagnandole con una risata sinistra-No, credo che passerò per stavolta.

-Mettiamola così...ha avuto comunque la notte più bella della sua vita prima di andarsene- sorrise la regina, ma comunque decise di smetterla di provocarlo inutilmente. Il tempo dei soliti convenevoli tra loro due  era finito, e se Rumpelstiltskin aveva deciso di venire da lei ci doveva essere un motivo importante.

-Non siete cambiata mia cara... ma i vostri poteri Ravenna - le fece notare- si sono alquanto indeboliti dal nostro ultimo incontro.

-Sono ancora bella mi pare...- ribattè lei, ostentando tutta  la sua sicurezza- ...e sono diventata regina...- accennò al cadavere del sovrano a cui aveva appena  strappato il cuore, che giaceva ancora riverso sul pavimento - ...e ora sono anche vedova con un regno ai miei piedi, pronto ad adorarmi. Non ho mai avuto più potere di così.

 -Voi siete , sicuramente e oltre ogni dubbio, la più bella del  reame ... per ora- concluse il demone con un ghigno quasi fanciullesco che fece andare la regina su tutte le furie.

-Che cosa significa?- sibilò con la stessa irrequietezza di un serpente che si prepara ad attaccare-...la mia bellezza è il mio potere...ed essa non è sfiorita di un giorno , da quando ho fatto ciò che mi avete detto- concluse sicura di sè, accarezzandosi il volto con le unghie affilate.

-Non mi permetto di insinuare il contrario...ma  c'è un'altra destinata a diventare più bella ancor di voi, questa è la ragione per cui i vostri poteri si stanno affievolendo sempre di più... si dissolveranno alla fine e voi, mia cara, anche voi vi dissolverete ... come una bellissima cometa.

-No...Ci dev'essere un modo per evitarlo- sibilò la regina, che ormai dimentica del suo tentativo di seduzione aveva preso a misurare la stanza a grandi passi.

-Forse...forse...- Rumpelstiltskin unì le mani all'altezza del mento in una posa riflessiva che aveva il chiaro scopo di farsi beffe della sua irrequietezza.

-Ne ho abbastanza dei vostri indovinelli!Che cosa devo fare per conservare il mio potere?

Rumpelstiltskin sorrise, consapevole di averla ormai in pugno.

-Questa mappa vi guiderà fino al luogo in cui si trova la ragazza - le disse in tono suadente porgendole una pergamena incantata- consumate il suo cuore...e potrete vivere per sempre- la sua voce era una carezza sulla pelle e la fece rabbrividire.

Ma Ravenna non accettò subito l'oggetto, riservandogli prima un'occhiata indagatrice.

-E il prezzo di questa preziosa consulenza?- domandò sospettosa .

-Il vostro prezzo mia cara, lo scoprirete quando arriverete lì- Rumpel indicò un punto al centro della mappa,il che fu sufficiente a far trasalire la bella regina.

Aveva giurato a sè stessa che non avrebbe più rimesso piede in quel posto, ma a quanto pare le cose stavano per cambiare.

 

Cenarono a casa di Raven quella sera, il cibo era delizioso anche se Alice lo sfiorò a malapena, oppressa com'era dalla sua coscienza sporca.

-Ho parlato con Maurice, nel pomeriggio- annunciò ad un certo punto, il tono grave che si utilizza per le confessioni- continua a negare di avere lasciato le scuderie in disordine. E nega anche di aver provocato i danni ai recinti. Dice che fino a  ieri si trovavano in perfette condizioni!

-E' una persona anziana, a loro capita di fare discorsi senza senso- tagliò corto Raven assaporando il suo dolce alla meringa. Sembrava affamata come se non mangiasse da giorni.

-Gli ho detto che forse era il caso di rivedere i termini del suo contratto- proseguì Alice- sono stata costretta a farlo, no? Mi ha mentito per tutto questo tempo sulle vere condizioni della tenuta... eppure se avessi visto come mi ha guardata... come se lo stessi tradendo.

-Che coraggio!- esclamò Raven - ma non ci pensare, ho già preso i contatti con la persona che fa al caso nostro da mettere a capo della scuderia, è un ragazzo giovane ... e anche piuttosto carino!- aggiunse facendole l'occhiolino.

Alice si sorprese a  ricordare che nonostante fosse stata più volte sposata e si vestisse come una signora  matura, Raven aveva circa la sua età.

-Non vedo l'ora di conoscerlo...

-Passa alla scuderia domani, lo troverai là...ora devi scusarmi, devo prepararmi per uscire. Ho una commissione piuttosto urgente da sbrigare.

Prima di congedarsi Alice guardò attentamente la donna indecifrabile che aveva di fronte e raccolse tutto il suo coraggio per porre la domanda che la tormentava.

-Perchè mi stai aiutando Raven?- domandò- Lo fai per Philip , per me o perchè pensi davvero che il maneggio sia un buon affare?

-Perchè, Alice, sei una ragazza davvero adorabile- esclamò quella, mostrandosi estremamente divertita dalla domanda- Sento che tra di noi c'è un legame speciale... è come se tu fossi una sorella minore per me.

 

- Ravenna!- esclamò Eden, correndo incontro alla sorella- sei tornata!Quel vestito è magnifico, e i gioielli che porti...insomma, stai benissimo! E' passato tanto tempo...ma non sei cambiata da come ti ricordavo...

Ravenna esitò un istante prima di ricambiare il suo saluto. Eden , la sua dolce  sorellina, era invece così cresciuta...col tempo era diventata ancor più bella di lei.

'La più bella del reame'...pensò amaramente.

Grazie alla forza dell'incantesimo dimostravano ancora la stessa età, ma Rumpel le aveva detto che tutto ciò non sarebbe durato a lungo... Se non si fosse presa quel cuore la magia l'avrebbe presto abbandonata insieme al suo potere, costringendola ad invecchiare e poi inevitabilmente a morire. 

Il suo passato la sommerse all'improvviso: il ricordo dell'innocenza perduta e ritrovata nello sguardo limpido della sua sorellina. Era lei il prezzo a cui Rumpelstiltskin si riferiva...l'unico che non era ancora disposta a pagare.

-Tu invece sei cresciuta molto piccola Eden- le rispose accarezzandole dolcemente il volto- fatti un po' vedere... sei diventata veramente bellissima.

Fu in quel momento che realizzò quanto le fosse mancata l'unica persona che l'avesse amata veramente, di un amore puro e  disinteressato. Capì che non avrebbe potuto prendere il suo cuore, anche a costo di perdere i suoi poteri... non se poteva avere ancora con sè la sua sorellina.

-Allontanati immediatamente da lei!- esclamò una voce alle loro spalle.

-Madre, anche io sono contenta di rivedervi...- disse Ravenna pacatamente.

-Madre- si intromise Eden- Ravenna è tornata per restare, non è vero? Finalmente la nostra famiglia sarà di nuovo unita... non te ne andrai più vero sorella?Mi sei mancata tantissimo in questi anni, ma perchè ci hai voluti lasciare senza nemmeno salutarmi?

-Vi ho voluti lasciare... - mormorò Ravenna, incredula- ...è questo che ti ha detto?

- Ravenna - l'ammonì la donna sulla soglia di casa.

-Non interrompermi, madre- si impose la regina- No, non me ne sono andata,Eden, in effetti direi che sono stata cacciata via. Non è vero madre?

L'anziana donna rimase in piedi a fronteggiarla con le braccia conserte, lo sguardo duro e battagliero.

-Ho fatto quello che dovevo per proteggere l'innocenza di mia figlia- sostenne con fierezza- almeno lei è cresciuta come Dio comanda, una ragazza onesta!Si sposerà domani col figlio del mugnaio, anche lui un giovanotto per bene. Perchè sei tornata Ravenna?Vuoi rovinare le sue nozze ricordando a tutti con chi è imparentata ora che finalmente i pettegolezzi sulla nostra famiglia si sono messi a tacere? Vuoi che Eden  sia abbandonata all'altare perchè sua sorella è una poco di buono?

-Il figlio di un mugnaio?- Ravenna scoppiò in una risata sarcastica- puoi fare di meglio sorellina, vieni con me, al mio palazzo... ti farò andare in sposa a un re prima della fine dell'anno, promesso. Potrai avere tutto quello che hai sempre sognato...abiti, gioielli e carrozze...nulla ti sarà negato.

-Ma io non voglio sposarmi con un re- sorrise Eden- io voglio Peter... lui mi ama!

- Eden, devi comprendere che tutti gli uomini desidereranno possedere la tua bellezza ,ma non ti ameranno mai per questo- affermò Ravenna - ...coraggio, vieni con me...

-Ho detto che devi stare lontano da lei!- si intromise la madre, ma bastò un cenno della mano di Ravenna perchè la loro casa incominciasse  a tremare finchè le assi di legno come sospinte da un vento magico non precipitarono addosso alla povera donna, schiacciandola.

-E io ho detto di non interrompermi, madre- disse semplicemente la regina.

-Mamma!!- si mise  ad urlare Eden , correndo verso le macerie- che cosa hai fatto? Hai appena ucciso nostra madre!!

-Se l'è cercata, Eden, hai sentito quello che diceva di me- si giustificò lei con noncuranza- avevo la tua età quando mi ha cacciata di casa...mi ha fatta sentire sporca, come una specie di mostro. Tutti quelli che conoscevo mi hanno voltato le spalle .E quello che ho subito dopo te lo risparmio...meritava di morire.

-Aveva ragione...- singhiozzò la ragazza, accasciata al suolo- ... tu non sei più mia sorella...sei diventata un mostro!

Furono quelle le parole che segnarono la sua fine.

Ravenna le si avvicinò piano, la abbracciò come per confortarla, ma quando sciolse la sua mortale stretta il cuore di Eden non batteva più nel suo petto ma era stretto nella mano della regina.

'Finalmente sono io la più bella del reame'... ma stranamente quel pensiero non riusciva a darle soddisfazione.

 

Ravenna si passò una mano sul viso, osservando il suo riflesso nello specchio del negozio di antiquariato. Piccole rughe quasi impercettibili si stavano facendo fastidiosamente visibili sul suo volto immacolato.

-Posso fare qualcosa per lei?- la interruppe il proprietario - La trovo stanca, mia cara.

-Ho avuto una giornata particolarmente intensa- rispose Raven - era da tanto che non usavo la magia...

-Oh, certo, per distruggere il lavoro di quel povero Maurice al maneggio Stone...Deve aver consumato parecchio potere ...del poco che ancora le resta- commentò lui  quasi sarcastico- Spero almeno che stia seguendo una dieta salutare che le consenta di rimettersi presto.

-Da quando qualcuno ha deciso di portarci tutti qui in questa cittadina in mezzo al nulla  con la sua stupida maledizione è diventato parecchio difficile per me  nutrirmi adeguatamente- ribattè la donna, spazientita.

Dopo Eden non aveva più avuto bisogno di altri cuori per mantenere la sua bellezza, ma qualcosa in quel mondo era diverso. Storybrook la stava lentamente privando di quel potere che aveva conquistato a così caro prezzo. E della possibilità di vendicarsi di chi l'aveva crudelmente umiliata...

-Mi permetta di rimediare, mia cara...- il signor Gold tirò fuori  da sotto il bancone un cofanetto, al suo interno c'era un cuore luminoso che Raven osservò con malcelata bramosia- ...la giovane donna che mi ha offerto questo in pagamento dei suoi debiti era particolarmente graziosa, sono sicuro che sarà di suo gradimento.

-Se ben ricordo... lei non fa mai dei regali- sussurrò  Ravenna, accarezzando quasi devotamente il cuore palpitante - solo contratti.

-Se ben ricordo, mia cara- ribattè lui, riservandole il tipico sguardo penetrante che riusciva ad eccitarla più della vista del sangue- c'erano altri tipi di contratti di cui non vedeva l'ora di rendermi partecipe.

 


  
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