26/08/2013
13 recensioniI just can't let
you go
Grazie a williamslaughx che, stavolta, si è veramente superata.
Non ho idea di come faccia ma, ogni volta, riesce ad accontentarmi e allo stesso tempo a sorprendermi con i suoi banner bellissimi.
Grazie, grazie e ancora grazie; lo adoro!
- Prologo -
- Signorina Styles, il signor Stewart la vuole nel suo ufficio.- Dice Mary Anne, la segretaria, non appena metto piede all'interno dell'edificio.
Sospiro.
'Neanche il tempo di respirare che subito ho da fare. Cosa ci sarà di così urgente?'
- Ha detto per caso cosa mi vuole dire?- Chiedo guardandola terrorizzata.
Il signor Stewart è direttore responsabile del giornale per cui lavoro, il New York Times e tutti qui lo temono.
Non che sia un uomo cattivo, certo, solo che è un po'... imprevedibile, ecco!
A giorni arriva in ufficio felice come una pasqua e magari offre una promozione al primo che incontra e quello dopo licenzia chiunque cerchi di scavalcarlo.
- Non si preoccupi signorina Styles, sembra che oggi sia felice come una pasqua per qualcosa che gli hanno riferito. Blaterava a proposito di un qualche articolo speciale e... beh, non saprei. Le conviene muoversi però, non vorrei che la penalizzi per il ritardo.- Dice sorridendo la donna, riportando poi l'attenzione sullo schermo del computer.
- Grazie Mary Anne.- Dico fiondandomi letteralmente dentro uno degli ascensori e premendo il dodicesimo pulsante.
Quando le porte si chiudono mi faccio prendere dall'agitazione e comincio a tamburellare con il piede per terra.
1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8 volte.
Poi guardandomi in uno degli specchi dell'ascensore sorrido e stringo i pugni.
Coraggio Icy, non sei più una stupida ragazzina! Ce la puoi fare, non farti prendere dal panico. Dico a me stessa, cercando di tranquillizzarmi.
Passano altri interminabili minuti poi le porte dell'ascensore si aprono con un 'din' e io esco esasperata, dirigendomi verso l'ufficio del signor Stewart.
Busso leggermente anche se mi avrà sicuramente vista arrivare dalla porta a vetri e lui mi fa cenno di entrare.
- Signore, mi ha fatta chiamare?- Chiedo con voce timorosa entrando e richiudendomi la porta alle spalle.
Il signor Stewart mi sorride felice come una pasqua e mi fa cenno di sedermi sulla sedia davanti alla sua scrivania.
Vedendo il suo sorriso mi tranquillizzo e mi siedo sorridendogli a mia volta.
Lo guardo attentamente.
Nonostante i suoi 40 anni di servizio, non è per niente uno di quei giornalisti monotoni e antiquati, affatto; con i suoi 60 anni suonati è sempre aperto alle novità.
- Allora.- Esordisce alzandosi in piedi e prendendo a passeggiare per la stanza con l'eccitazione pari a quella di un bambino davanti all'ingresso di un luna park.
- Allora, allora, allora signorina Styles.- Continua fermandosi e picchiando con le dita sulla scrivania.
- Bene, sa che quasi ogni giorno qui a New York si esibiscono un mucchio di cantanti e band no?!-
- Sì signore, e con questo?-
Dove diavolo vuole arrivare?!
Comincio ad innervosirmi, cioè, sembra che quest'uomo mi stia per rivelare il segreto della fine del mondo!
- Beh, grazie a delle conoscenze sono riuscito ad ottenere una fantastica occasione.-
Faccio segno all'uomo di andare avanti.
E' da tre ore che gira intorno alla cosa e ancora non ho capito che cosa vuole dirmi.
- Come le dicevo, grazie a delle conoscenze sono riuscito ad ottenere un'intervista esclusiva con una delle band più famose del momento e beh, volevo affidare a lei questo fantastico incarico!- Sorride il vecchio facendomi l'occhiolino.
- Ma signore, io scrivo di cronaca!-
Checcazzo! Che poi, abbiamo una rubrica di gossip nel giornale?!
Che io sappia no, dove diavolo vuole infilarlo l'articolo?!
- Cambiare non le farebbe male, questa potrebbe essere un'occasione per far vedere a me e al mondo che è una giornalista camaleontica.-
Camaleontica?
Camaleontica un corno.
Ho fatto di tutto per non finire a scrivere per uno di quei giornali scandalistici e cosa deve scrivere?
Un cacchio di articolo su una di quelle band che, sicuramente, era accerchiata solo da stupide ragazzine.
- Va bene signore, lo farò.- Sospiro facendo un sorriso di circostanza al mio capo.
- Evvai! Sapevo che non mi avrebbe deluso, sono convinta che si divertirà! D'altronde, milioni di ragazze vorrebbero essere al suo posto, sa? Più tardi le farò avere tutte le informazioni necessarie attraverso Mary Anne. Può tornare nel suo ufficio, grazie ancora!- Dice sedendosi sulla sedia e aprendo il portatile.
- Un'ultima cosa, signore. Potrei sapere il nome di questa band? Sa, vorrei informarmi sul loro conto ecc...-
- Vengono da Londra.-
D'un tratto realizzo.
Oh cazzo, fa che non dica 'One Direction', fa che non dica 'One Direction' ti prego.
Ti prego, ti prego, ti prego.
- Gli One Direction.-
Oh merda.
Non che non sia felice all'idea di rivedere i miei vecchi amici ma... sono davvero pronta a rivedere Harry, Louis, Liam, Niall e Zayn?
Grazie a williamslaughx che, stavolta, si è veramente superata.
Non ho idea di come faccia ma, ogni volta, riesce ad accontentarmi e allo stesso tempo a sorprendermi con i suoi banner bellissimi.
Grazie, grazie e ancora grazie; lo adoro!
- Prologo -
- Signorina Styles, il signor Stewart la vuole nel suo ufficio.- Dice Mary Anne, la segretaria, non appena metto piede all'interno dell'edificio.
Sospiro.
'Neanche il tempo di respirare che subito ho da fare. Cosa ci sarà di così urgente?'
- Ha detto per caso cosa mi vuole dire?- Chiedo guardandola terrorizzata.
Il signor Stewart è direttore responsabile del giornale per cui lavoro, il New York Times e tutti qui lo temono.
Non che sia un uomo cattivo, certo, solo che è un po'... imprevedibile, ecco!
A giorni arriva in ufficio felice come una pasqua e magari offre una promozione al primo che incontra e quello dopo licenzia chiunque cerchi di scavalcarlo.
- Non si preoccupi signorina Styles, sembra che oggi sia felice come una pasqua per qualcosa che gli hanno riferito. Blaterava a proposito di un qualche articolo speciale e... beh, non saprei. Le conviene muoversi però, non vorrei che la penalizzi per il ritardo.- Dice sorridendo la donna, riportando poi l'attenzione sullo schermo del computer.
- Grazie Mary Anne.- Dico fiondandomi letteralmente dentro uno degli ascensori e premendo il dodicesimo pulsante.
Quando le porte si chiudono mi faccio prendere dall'agitazione e comincio a tamburellare con il piede per terra.
1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8 volte.
Poi guardandomi in uno degli specchi dell'ascensore sorrido e stringo i pugni.
Coraggio Icy, non sei più una stupida ragazzina! Ce la puoi fare, non farti prendere dal panico. Dico a me stessa, cercando di tranquillizzarmi.
Passano altri interminabili minuti poi le porte dell'ascensore si aprono con un 'din' e io esco esasperata, dirigendomi verso l'ufficio del signor Stewart.
Busso leggermente anche se mi avrà sicuramente vista arrivare dalla porta a vetri e lui mi fa cenno di entrare.
- Signore, mi ha fatta chiamare?- Chiedo con voce timorosa entrando e richiudendomi la porta alle spalle.
Il signor Stewart mi sorride felice come una pasqua e mi fa cenno di sedermi sulla sedia davanti alla sua scrivania.
Vedendo il suo sorriso mi tranquillizzo e mi siedo sorridendogli a mia volta.
Lo guardo attentamente.
Nonostante i suoi 40 anni di servizio, non è per niente uno di quei giornalisti monotoni e antiquati, affatto; con i suoi 60 anni suonati è sempre aperto alle novità.
- Allora.- Esordisce alzandosi in piedi e prendendo a passeggiare per la stanza con l'eccitazione pari a quella di un bambino davanti all'ingresso di un luna park.
- Allora, allora, allora signorina Styles.- Continua fermandosi e picchiando con le dita sulla scrivania.
- Bene, sa che quasi ogni giorno qui a New York si esibiscono un mucchio di cantanti e band no?!-
- Sì signore, e con questo?-
Dove diavolo vuole arrivare?!
Comincio ad innervosirmi, cioè, sembra che quest'uomo mi stia per rivelare il segreto della fine del mondo!
- Beh, grazie a delle conoscenze sono riuscito ad ottenere una fantastica occasione.-
Faccio segno all'uomo di andare avanti.
E' da tre ore che gira intorno alla cosa e ancora non ho capito che cosa vuole dirmi.
- Come le dicevo, grazie a delle conoscenze sono riuscito ad ottenere un'intervista esclusiva con una delle band più famose del momento e beh, volevo affidare a lei questo fantastico incarico!- Sorride il vecchio facendomi l'occhiolino.
- Ma signore, io scrivo di cronaca!-
Checcazzo! Che poi, abbiamo una rubrica di gossip nel giornale?!
Che io sappia no, dove diavolo vuole infilarlo l'articolo?!
- Cambiare non le farebbe male, questa potrebbe essere un'occasione per far vedere a me e al mondo che è una giornalista camaleontica.-
Camaleontica?
Camaleontica un corno.
Ho fatto di tutto per non finire a scrivere per uno di quei giornali scandalistici e cosa deve scrivere?
Un cacchio di articolo su una di quelle band che, sicuramente, era accerchiata solo da stupide ragazzine.
- Va bene signore, lo farò.- Sospiro facendo un sorriso di circostanza al mio capo.
- Evvai! Sapevo che non mi avrebbe deluso, sono convinta che si divertirà! D'altronde, milioni di ragazze vorrebbero essere al suo posto, sa? Più tardi le farò avere tutte le informazioni necessarie attraverso Mary Anne. Può tornare nel suo ufficio, grazie ancora!- Dice sedendosi sulla sedia e aprendo il portatile.
- Un'ultima cosa, signore. Potrei sapere il nome di questa band? Sa, vorrei informarmi sul loro conto ecc...-
- Vengono da Londra.-
D'un tratto realizzo.
Oh cazzo, fa che non dica 'One Direction', fa che non dica 'One Direction' ti prego.
Ti prego, ti prego, ti prego.
- Gli One Direction.-
Oh merda.
Non che non sia felice all'idea di rivedere i miei vecchi amici ma... sono davvero pronta a rivedere Harry, Louis, Liam, Niall e Zayn?
-
Zayn.
Zayn, Zayn, Zayn.
Da quant'è che non lo vedo?
3 anni?
Sì, molto probabilmente sono passati più di 3 anni dal giorno in cui l'ho lasciato per proseguire gli studi.
La nostra storia era durata poco più di un anno.
Allora, ero una stupida ragazzina innamorata dell'amore, non avevo messo in conto il futuro e alla fine, quasi inaspettatamente, mi sono ritrovata davanti ad un bivio: restare con lui o andare a studiare in America, ad Harvard? Un futuro incerto con lui oppure un futuro brillante in un paese sconosciuto?
Io ho scelto la seconda cosa e lui mi ha lasciata andare, rassegnandosi all'idea di avermi persa per sempre.
Nonostante il dolore iniziale, entrambi siamo andati avanti con la nostra vita: lui ha formato insieme a mio fratello Harry, Louis, Liam e Niall una band e, ben presto, ha sfondato nel settore musicale, diventando insieme agli altri l'idolo delle ragazzine di tutto il mondo; io mi sono laureata ad Harvard e , grazie al punteggio altissimo con cui sono uscita, sono stata subito presa a lavorare come giornalista per il New York Times- per cui lavoro da circa 6 mesi- e mi sono fidanzata.
Peter.
Sorrido pensando allo splendido uomo che, solo pochi mesi fa, mi ha messo un anello al dito chiedendomi di diventare sua moglie e che, molto probabilmente, ora mi starà aspettando a casa.
Peter è così dolce, romantico e carino.
Tutto il contrario di Zayn. Penso, sospirando.
Cosa diavolo ti metti a pensare, Icy?! Fra poche settimane ti sposi e stai pensando ad un altro uomo!
E non un uomo qualsiasi! Tu stavi pensando a Zayn Malik!
Sussulto, la mia coscienza ha ragione.
Non posso pensare a Zayn, se non si è fatto sentire in questi ultimi anni ci sarà pur un motivo!
Potevi farti sentire tu, brutta stronza! Mi attacca la mia coscienza.
E so che ha ragione.
Negli ultimi anni ho sentito spesso mio fratello e le mie vecchie amiche ( Jelly e Cady, che continuavano a stare rispettivamente con mio fratello e Louis) ma non ho mai chiamato Zayn ... e lui, naturalmente, orgoglioso com'è non ha neanche provato a farlo.
A dir la verità so tutto di tutti tranne che di lui, dato che Harry e le mie amiche, ogni volta che le chiamavo, sorvolavano sempre sul discorso 'Zayn Malik'.
Non l'ho dimenticato però, sono sola andata avanti e ora, l'idea di rivederlo, mi spaventa ma allo stesso tempo mi rende felice come una pasqua.
Qualcuno bussa alla porta e mi risveglia dai miei pensieri.
Mary Anne si avvicina alla scrivania e ci poggia una serie di fogli e un pass, quello che mi servirà per entrare nell'edificio.
La ringrazio e la congedo con un sorriso, poi mi metto a leggere con attenzione.
Passo poco più di dieci minuti a leggere tutti i fogli e poi, quando ho finito, raccolgo la roba e me ne vado a casa.
Mi sento pronta per rivedere Zayn, ma lo sono davvero?
Penso, mentre esco sulla strada e chiamo un taxi.
Proprio mentre uno se ne ferma, mi convinco.
Sì, sono pronta ( o almeno spero).
Zayn, Zayn, Zayn.
Da quant'è che non lo vedo?
3 anni?
Sì, molto probabilmente sono passati più di 3 anni dal giorno in cui l'ho lasciato per proseguire gli studi.
La nostra storia era durata poco più di un anno.
Allora, ero una stupida ragazzina innamorata dell'amore, non avevo messo in conto il futuro e alla fine, quasi inaspettatamente, mi sono ritrovata davanti ad un bivio: restare con lui o andare a studiare in America, ad Harvard? Un futuro incerto con lui oppure un futuro brillante in un paese sconosciuto?
Io ho scelto la seconda cosa e lui mi ha lasciata andare, rassegnandosi all'idea di avermi persa per sempre.
Nonostante il dolore iniziale, entrambi siamo andati avanti con la nostra vita: lui ha formato insieme a mio fratello Harry, Louis, Liam e Niall una band e, ben presto, ha sfondato nel settore musicale, diventando insieme agli altri l'idolo delle ragazzine di tutto il mondo; io mi sono laureata ad Harvard e , grazie al punteggio altissimo con cui sono uscita, sono stata subito presa a lavorare come giornalista per il New York Times- per cui lavoro da circa 6 mesi- e mi sono fidanzata.
Peter.
Sorrido pensando allo splendido uomo che, solo pochi mesi fa, mi ha messo un anello al dito chiedendomi di diventare sua moglie e che, molto probabilmente, ora mi starà aspettando a casa.
Peter è così dolce, romantico e carino.
Tutto il contrario di Zayn. Penso, sospirando.
Cosa diavolo ti metti a pensare, Icy?! Fra poche settimane ti sposi e stai pensando ad un altro uomo!
E non un uomo qualsiasi! Tu stavi pensando a Zayn Malik!
Sussulto, la mia coscienza ha ragione.
Non posso pensare a Zayn, se non si è fatto sentire in questi ultimi anni ci sarà pur un motivo!
Potevi farti sentire tu, brutta stronza! Mi attacca la mia coscienza.
E so che ha ragione.
Negli ultimi anni ho sentito spesso mio fratello e le mie vecchie amiche ( Jelly e Cady, che continuavano a stare rispettivamente con mio fratello e Louis) ma non ho mai chiamato Zayn ... e lui, naturalmente, orgoglioso com'è non ha neanche provato a farlo.
A dir la verità so tutto di tutti tranne che di lui, dato che Harry e le mie amiche, ogni volta che le chiamavo, sorvolavano sempre sul discorso 'Zayn Malik'.
Non l'ho dimenticato però, sono sola andata avanti e ora, l'idea di rivederlo, mi spaventa ma allo stesso tempo mi rende felice come una pasqua.
Qualcuno bussa alla porta e mi risveglia dai miei pensieri.
Mary Anne si avvicina alla scrivania e ci poggia una serie di fogli e un pass, quello che mi servirà per entrare nell'edificio.
La ringrazio e la congedo con un sorriso, poi mi metto a leggere con attenzione.
Passo poco più di dieci minuti a leggere tutti i fogli e poi, quando ho finito, raccolgo la roba e me ne vado a casa.
Mi sento pronta per rivedere Zayn, ma lo sono davvero?
Penso, mentre esco sulla strada e chiamo un taxi.
Proprio mentre uno se ne ferma, mi convinco.
Sì, sono pronta ( o almeno spero).
The girl with the
fire inside
Salve
a tutti, vi ricordate di me?
Sì, sono
sempre io, quella di 'Let it burn' che, per vostra sfortuna, ha
ricominciato a scrivere.
Ma ve la siete cercata, eh! Molte di voi mi hanno pregato così tanto per un prologo o per un sequel che, alla fine, non ho resistito e ho voluto farvi felici... e quindi sì, 'Let it burn' avrà un seguito che spero troverete bello come l'originale.
In effetti, se siete arrivati fino a qui vuol dire che il capitolo non è poi così brutto come pensavo e che, molto probabilmente, la trama della storia vi piace.
Spero che tutte le persone che hanno amato Zayn e Icy in 'Let it burn' continuino a seguirli pure qui, dove saranno un po' più cresciuti, ma pur sempre loro.
Insomma, cercherò, di rendere 'I just can't let you go' un degno seguito della storia che, a quanto mi hanno detto in parecchi, ha rubato il cuore a moltissime persone (non ci posso credere ancora, hfakhgsdkal).
Ho intenzione di non farla più lunga di 10 capitoli ma, se dovesse piacere e dovessi ricevere tanti incoraggiamenti ad allungarla allora c'è il caso che io possa farlo.
Penso che aggiornerò una volta a settimana, di domenica e sapete che se ci sono degli imprevisti nell'aggiornamento vi avverto.
Spero il capitolo vi sia piaciuto e che seguirete la storia, un bacione a tutti.
Ma ve la siete cercata, eh! Molte di voi mi hanno pregato così tanto per un prologo o per un sequel che, alla fine, non ho resistito e ho voluto farvi felici... e quindi sì, 'Let it burn' avrà un seguito che spero troverete bello come l'originale.
In effetti, se siete arrivati fino a qui vuol dire che il capitolo non è poi così brutto come pensavo e che, molto probabilmente, la trama della storia vi piace.
Spero che tutte le persone che hanno amato Zayn e Icy in 'Let it burn' continuino a seguirli pure qui, dove saranno un po' più cresciuti, ma pur sempre loro.
Insomma, cercherò, di rendere 'I just can't let you go' un degno seguito della storia che, a quanto mi hanno detto in parecchi, ha rubato il cuore a moltissime persone (non ci posso credere ancora, hfakhgsdkal).
Ho intenzione di non farla più lunga di 10 capitoli ma, se dovesse piacere e dovessi ricevere tanti incoraggiamenti ad allungarla allora c'è il caso che io possa farlo.
Penso che aggiornerò una volta a settimana, di domenica e sapete che se ci sono degli imprevisti nell'aggiornamento vi avverto.
Spero il capitolo vi sia piaciuto e che seguirete la storia, un bacione a tutti.