Mi sono trovato davanti alla tua porta, proprio come le volte precedenti. Non sono sicuro di come possa esserci arrivato, ma tutte le strade mi hanno portato qui. 

Fuori piove - tu hai sempre odiato la pioggia - ed è facile immaginarti in casa; nella tua camera, tutto solo, con la musica a palla nelle orecchie per isolarti dal resto del mondo, da me. 

Le mie mani tremano mentre suono ripetutamente il campanello. Una, due, tre volte, e quando finalmente apri la porta mi manca il respiro. I tuoi occhi sono dentro i miei, un sollievo momentaneo dalla tempesta che cresce nel cielo e nei nostri cuori. 

«Zayn.» Sussurri il mio nome e faccio fatica a sentirti, ma la tua voce mi era mancata come l'aria. La tua mano corre a stringere un lembo della tua maglietta. Sorrido: è un vizio che hai sempre avuto. 

 

Probabilmente questa è la prima volta in cui mi rendo davvero conto di averti frantumato. Le guance sono scavate, gli occhi non brillano, e i capelli sono scombinati. Sei a pezzi, e la colpa è mia.

Abbasso lo sguardo e mi nascondo dal tuo, distrutto. «Niall...» Ti chiamo e sento gli occhi bruciare, ma non posso piangere: non merito neanche questo. Mi guardi come se mi stessi perforando l'anima, e mi faccio coraggio perché almeno questo te lo devo.
Mi piacerebbe avere abbastanza coraggio per entrambi. Vorrei renderti felice, ma non sono mai stato in grado di farlo, non è così?
«Niall.» So già che sto sbagliando. So che dovrei sparire dalla tua vita una volta per tutte, ma proprio non ce la faccio. Scusami, amore. La tua bocca si schiude, e il cielo che hai negli occhi diventa acqua pura. Il mio mondo si capovolge, mi rompo. Non mi hai mai guardato con tutto questo odio e disprezzo. «Ho smesso di contare le volte che sei andato via, Zayn.» Ti mordi il labbro per trattenere le lacrime e io mi sento morire, la pioggia mi ha reso ormai fradicio e il mio corpo trema. Non capisco se è per il freddo o per la paura di perderti. «Perché?» 

 

La tua domanda mi spiazza. Non riesco a risponderti. Vorrei dirti che ho paura, che scappare mi è sempre sembrata la via più facile. Ora so che non lo è, l'ho capito. Vorrei dirti che ho paura di incasinare tutto, ho paura di perderti, una paura folle; invece sto in silenzio e alzo le spalle, per giustificarmi. «È qualcosa più grande di me.» Riesco a dirti solo questo. Quando incontro i tuoi occhi mi sento bruciare. Nonostante la tempesta, io sto andando a fuoco, Niall. Ho voglia di correre via, un'altra volta. Vorrei correre veloce ma non c'è nessun posto in cui nascondermi. Aiutami. Ti prego, aiutami. 

Tu sembri capire, scuoti la testa - forse rassegnato - e mi inviti ad entrare. «Vieni in casa, fuori si gela.» Noto le tue labbra curvarsi in un sorriso e, come ogni volta, ne è valsa la pena.

 

Tolgo il cappotto in silenzio e lo appendo vicino alla porta. Mi asciugo il viso zuppo di lacrime e pioggia, poi ti sento parlare. «È l'ultima volta, Zaynie.» Tenti di tenere la voce ferma, per assicurarti che non andrò via. Annuisco. «Sei sempre stato tu, Nialler. Io.. io sarò sempre tuo.» Non ti farò soffrire più. Ti amo. Perdonami, curerò ogni tua ferita. «Ti porterò a Parigi. In Italia. Torneremo in Irlanda.» Mi avvicino a te e noncurante dei vestiti bagnati, dei cuori strappati in mille pezzi, ti abbraccio. «Andremo ovunque vorrai. Raccoglierò dei fiori per te, balleremo per le strade e ti sposerò.» Spero di poterti stringere così forte da unire tutti i frammenti sparsi sulle nostre mani che si toccano, sulle labbra screpolate, sugli occhi stanchi. «Dirò tutto quello che non ho mai avuto la forza e il coraggio di dirti.» Ti stringo di più, sorridendo. «Faremo l'amore tutte le sere davanti al camino, magari in cucina, ovunque, e non ti lascerò più andare.» I  tuoi capelli biondi e soffici mi solleticano il viso, e dio solo sa quanto mi sono mancati. «Per sempre?» Ora la tua voce trema, è piena di insicurezza, e io vorrei tornare indietro nel tempo per asciugare tutte le lacrime che ho fatto cadere sul tuo viso candido. «Per sempre.» E, ancora una volta, come nelle migliori delle favole, siamo solo tu ed io. Sorridi; Sfioro le tue labbra con le mie e ogni tassello del puzzle torna al proprio posto. Per sempre, Niall.

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Angolo della scrittrice; 

Uè, se siete arrivati fino a qui vi ringrazio con tutto il cuore. 
È una one-shot molto breve, sono solo duecento parole a separarla dalla definizione di 'drabble', ma sono felice con quello che ne è venuto fuori. È la prima storia che pubblico e mi farebbe davvero molto piacere sapere cosa ne pensate, accetto anche le critiche se costruttive e vi prego di non recensire solo per invitarmi a leggere le vostre fanfiction. 
Anyway, questa Ziall è stata ispirata da una canzone di Taylor Swift e Gary Lightbody, 'The Last Time', che personalmente amo, per cui troverete parecchi riferimenti al testo. 

Vi ringrazio ancora una volta, alla prossima. 

Helian. x.