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Autore: Merit    11/10/2004    7 recensioni
Una volta che fu giunto davanti ai due giovani disse: “ Una sciocca femmina umana e uno stupido mezzo demone, proprio come ha detto la mia signora.”. “ Parla chi sei?, cosa vuoi da noi due?”chiese la ragazza che si trovava al suo fianco, “ Il mio nome è Naraku.”.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Note legali: Inu e compagni non sono personaggi di mia invenzione, ma della mitica Rumiko Takahashi, unica eccezione e l’Orc

Note legali:  Inu e compagni non sono personaggi di mia invenzione, ma della mitica  Rumiko Takahashi, unica eccezione e l’Orchidea Nera.

 

 

Inuyasha e l’0rchidea Nera

 

Era un pomeriggio di autunno, e come tanti pomeriggi, la pace e la quiete della  dura vita dei contadini regnava incontrastata sul villaggio; Kaede, come sempre, si dava da fare per preparare e riordinare le sue erbe medicinali, in modo di averle sempre in ordine e pronte per usarle nel momento del bisogno. I suoi pensieri furono bruscamente interrotti, quando all’interno della sua capanna, entrò una ragazza dai lineamenti delicati e la carnagione chiara come i raggi della luna.

Il suo modo di fare, generoso e altruista, ricordava alla anziana signora sua sorella Kikio; Kaede sapeva tuttavia che in quella ragazza vi era una forza d’animo e una purezza  senza eguali.

“ Buon pomeriggio Kaede ”, le disse la ragazza sorridendo cordialmente, “ Buon pomeriggio anche a te Kagome, hai fatto un buon viaggio?”, a quelle parole la ragazza si rattristò, poiché quella affermazione,le riportarono alla mente,il suo ennesimo litigio  con Inuyasha.  Kagome stava per rispondere alla domanda, quando una voce proveniente fuori dalla abitazione,della anziana donna la anticipò.

“ Maledetta come hai osato atterrarmi con quella stramaledetta frase.”, un giovane dai lunghi capelli argentati e due buffe orecchie da cane sulla testa fece il suo ingresso nella capanna. “ Cordiale e gentile come al solito, non è vero Inuyasha?”, affermò la vecchia.

Nel frattempo alla vista del giovane mezzo demone, la ragazza era uscita silenziosa senza guardarlo in faccia, per andarsene il più lontano possibile da Inuyasha,dato che era  ancora furiosa con lui,dopo tutto quello che le aveva detto. 

Sentiva il bisogno di rimanere da sola per calmarsi e per poter riflettere un po’.

“ Inuyasha cosa gli hai fatto per farla infuriare così tanto? “ chiese Kaede, “ Non sono affari tuoi”, rispose acido il giovane mezzo demone, per poi sedersi in un angolo incrociando le braccia sul petto e chiudendo infine gli occhi.

Kaede sapeva che il giovane non stava dormendo come, in un primo momento poteva sembrare, in realtà stava ben attento a tutto ciò che accadeva in quella casa.

Kagome si trova su una collina poco distante dal villaggio, da lì poteva osservare i contadini nei campi a lavorare, era ritornata al villaggio, dopo una settimana di ricerche, spese alla ricerca di almeno un frammento della sfera, dopo numerosi sforzi ne avevano trovato uno solo.

Era molto stanca, Inuyasha l’aveva fatta camminare senza sosta da tre giorni, “ Stupido”, mormorò la ragazza che si era seduta hai piedi di un albero, appoggiando la sua testa sulle gambe che aveva portato al petto, mentre i lunghi capelli  neri come la notte,le ricadevano morbidamente lungo le spalle.

“ Tu sei solo un’inutile rileva frammenti della sfera, io non mi fido di te, sei solo una sciocca femmina umana.”, quelle parole le rimbombavano nella mente, facendola stare male; e pensare che lei si era data da fare per rimediare all’errore che aveva combinato poco tempo prima, quando, con una freccia aveva ridotto in frantumi la sfera degli shirikon.

Era una sciocca, viveva lì da poco più un mese,da quando si era ritrovata in quell’epoca, epoca che per giunta non era la sua, ma non era tutto; la notizia peggiore gliela diede Kaede dicendole che, l’unico modo per far ritorno nel suo mondo, era ricomporre la sfera dei quattro spiriti. Un compito che gravava sulle sue spalle, poiché la esponeva a mille pericoli; inutilmente aveva sperato di contare sull’amicizia del mezzo demone, ma  si sbagliava.

Inuyasha la considerava solo “ una rileva frammenti” si sentiva un oggetto,  le era crollato il mondo addosso quando le aveva detto quelle parole.

 Una lacrima scorse sul suo viso, ma la ragazza prontamente si asciugò subito quel luccicone; “ Che stupida che sono”, mormorò prima di addormentarsi profondamente.

“ Inuyasha si è fatto tardi il sole è tramontato da un pezzo, Kagome potrebbe avere bisogno di aiuto, perché non vai a cercarla?”, disse Kaede, “ Uffa, io non sono il custode di quella stupida, tornerà da sola.”, gli rispose stando sempre seduto a braccia conserte.

“ Ti ricordo che Kagome è l’unica in grado di aiutarci in questa ricerca nei frammenti della sfera, e poi potrebbe essere nei guai fino al collo. Sei sempre il solito…”, la donna non riuscì a finire la sua predica, dato che il giovane era uscito silenziosamente per cercare la ragazza. Alla donna non restò altro che preparare la cena per i due ragazzi, immersa nel silenzio della sua casa, fatta eccezione dal rumore del fuoco acceso nel braciere.

Inuyasha non impiegò molto a trovare Kagome, quando finalmente la scorse rimase stupito nel vederla dormire beatamente sotto le fronde di un albero; si avvicinò a lei lentamente stava per svegliarla, ma il suo sguardo venne attratto, da una piccola e argentea lacrima, racchiusa nelle, lunghe e arcuate ciglia della ragazza.

Rimase ad osservarla in silenzio per attimo che ,gli sembrò lungo come una vita, poi la sollevò delicatamente stando attento a non svegliarla, infine si incamminò verso il villaggio.

Durante il tragitto,la ragazza si svegliò a causa della brezza che sferzava sul suo viso,  quando aprì i suoi occhi color del cielo, si ritrovò appoggiata sulla schiena del mezzo demone.

“ Lasciami scendere non c’è bisogno che tu mi porti in braccio.”, disse testardamente era ancora furiosa con lui e poi,voleva dimostrargli che  sapeva cavarsela da sola e non aveva bisogno del suo aiuto.

“ Fa come vuoi, non c’è bisogno che me lo ripeti una volta di più, lo sai ti facevo più leggera.”, gli rispose con tono arrogante.

Quando fu a terra Kagome si incamminò silenziosa davanti al mezzo demone, in seguito dopo qualche minuto domandò: “ Perché sei venuto a cercarmi?, sarei tornata quando avrei voluto.”.

“ Se non fosse stato per Kaede, non mi sarei scomodato per venire  a cercarti, cosa vuoi che me ne importi…”, il giovane non terminò la frase perché la ragazza si voltò verso di lui.

In un primo momento, Kagome, rimase ferma immobile con le braccia stese lungo i fianchi e lo sguardo fisso al suolo, mentre le mani erano strette a pugno, successivamente si avvicinò a lui e gli diede uno schiaffo. Il mezzo demone rimase stupido da quel gesto, stava cercando qualcosa da dire per controbattere a quell’affronto,  quando, vide la ragazza correre verso la capanna di Kaede.

Stava scappando come una sciocca da lui, sapeva che se avesse voluto Inuyasha l’avrebbe raggiunta, sapeva anche che non l’avrebbe mai picchiata, ma non poteva far altro che fuggire da lui non per paura, era scappata dall’ insolenza del mezzo demone.

Prima di entrare nella casetta della donna che li ospitava, la ragazza riprese il fiato stava per entrare, quando la sua attenzione fu attratto da una figura misteriosa si avvicinava verso di la casupola.

Era molto buio non riusciva a vederlo per cui bene in viso, sobbalzò quando sentì una mano posarsi sulla sua spalla, rimase sorpresa quando si accorse che quella era la mano di Inuyasha.

“ Entra in casa.”, quelle parole pronunciate con autorità la scoscerò, non voleva allontanarsi  da Inuyasha, rimase per cui a guardarlo fisso negli occhi.

“ Ma sei stupida, ti ho detto di entrare in casa.”, gli disse una volta che fu davanti ad essa, “ Perché mai dovrei entrare in casa?, io non sono un tuo servo a cui puoi dare ordini.”. “ Non è il momento di litigare, quell’individuo ha un odore che non mi piace affatto, non lo capisci che potrebbe essere pericoloso”, rispose voltandosi leggermente verso la giovane, tenendo comunque una mano sull’elsa della spada.

Kagome abbassò lo sguardo al suolo, poi rispose: “ E tu cosa farai?”.

Inuyasha non gli diede riposta, sguainò la sua spada e attese che la strana figura facesse la sua comparsa davanti hai suoi occhi.

Quando lo strano individuò gli fu davanti, quello che i due ragazzi videro, fu un uomo coperto da una lunga pelliccia di babbuino bianco, la quale gli copriva completamente il volto, ad eccezione della bocca.

Una volta che fu giunto davanti ai due giovani disse: “ Una sciocca femmina umana e uno stupido mezzo demone, proprio come ha detto la mia signora.”. 

“ Parla chi sei?, cosa vuoi da noi due?”chiese la ragazza che si trovava al suo fianco,

“ Il mio nome è Naraku.”.

Kaede, sentendo i ragazzi discutere fuori con qualcuno uscì,e una volta che fu davanti l’uscio della porta si portò le mani alla bocca allibita.

“ Tu sei qui?, parla spirito per chi sei portatore di morte e di sventura?”, chiese la donna preoccupata, “ Vecchia Kaede, cinquanta anni sono passati, dall’ultima mia visita, sono ritornato perché la mia padrona ha bisogno di quella giovane donna chiamata Kagome”, disse senza scomporsi, Kagome rabbrividì a quella affermazione, ma non perse la sua forza d’animo, stava per rispondere, ma Inuyasha la anticipò.

“ Chi ti dice che lei ti seguirà?”, il tono della voce di Naraku divenne più irritato, “ Come sei sciocco, se solo lo volessi potrei distruggerti con un solo gesto della mia mano. Non ho intenzione di rapire Kagome, la mia padrona vuole si la ragazza, ma per incontrarla, deve essere lei stessa che deve recarsi, nel tempio della montagna infuocata; e per far sì di interessare entrambi al viaggio ho bisogno dei frammenti della sfera che custodisci mia cara..”

“ Mai e poi mai ti darò quello che tu mi stai chiedendo.”, sul volto di Kagome si poteva scorgere una volontà forte, quell’espressione determinata lasciò sconcertato Inuyasha, fino da allora l’aveva  sempre considerata una ragazza debole; non l’aveva mia vista così decisa prima di allora.

“ Hai sentito cosa ti ha detto, mi dispiace per te, ma è meglio se te ne vai”, “ Altrimenti cosa mi farai? Mi ucciderai? Non farmi ridere.”.

“ Se fai un dolo passo preparati ad assaggiare la lama della mia spada.”, disse il ragazzo mettendosi in posizione di attacco, Naraku alla sua vista scoppiò a ridere poi, avvicinatosi di più al mezzo demone,con un solo gesto della mano lo afferrò per il bavero della sua giacca, e lo scagliò lontano da se,  qualche metro di distanza dove perse conoscenza.

Kaede si parò davanti alla ragazza per difenderla, ma il demone gli disse: “ Kaede, non puoi  fermare la profezia che cinquanta anni fa ti feci, se non vuoi morire lasciami passare”, la anziana signora impotente a quelle parole abbassò lo sguardo a terra, mentre  con rabbia si mordeva un labbro.

Naraku si avvicinò con passo sicuro verso la giovane che, era rimasta immobile davanti a lui,  grazie ad un suo sortilegio. Gli posò una mano sul viso e la accarezzò delicatamente verso la spalla sinistra, poi afferrò la collanina, dove vi era incastonata una parte dei frammenti della sfera degli shirikon, e gliela strappo dal collo.

Quando il ragazzo riprese conoscenza si alzò con l’aiuto della sua spada, nel momento in cui sollevò lo sguardo, vide  Naraku accarezzare il volto di Kagome e il suo collo, in quell’istante provò una rabbia incontrollata. Se pur dolorante si avvicinò il più rapidamente al nemico, ma prima che lui potesse colpirlo scomparve nel nulla.

Inuyasha vide la ragazza lasciarsi cadere a terra e respirare profondamente, “ Tutto bene Kagome?” chiese Kaede, la ragazza spaventate rispose: “ Si, ma mi ha rubato i frammenti.”. “ Cosa?!?, Non posso crederci, mi distraggo un attimo e tu ti fai derubare così…”, “ Smettila di discutere, Kagome non poteva fare altrimenti, venite in casa, vi devo raccontare una storia che vi riguarda.”, lo interruppe così la donna, mentre entrava in casa.

 

Continua…

   Il primo capito è finito, ringrazio chi ha letto la storia assurda che la mia mente ( assurda e terribilmente contorta ) ha partorito, mi aspetto almeno un commento da voi. 

 

  
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