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Autore: Echadwen    27/08/2013    2 recensioni
Un raggio di sole biricchino, un ragazzo e la sua compagna e tanto amore.
P.S. Pubblicata nuovamente, dopo una piccola revisione.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Si svegliò maledicendo mentalmente quell'unico raggio di sole che, aveva ben pensato di fare capolino fra le tende ed investire in pieno i suoi occhi, strappandolo, così, dal sogno che stava facendo.

Guardò l'ora -Poco male- si disse cercando di stiracchiarsi ma un dolce peso sul braccio gli impedì di compiere tale impresa.

Voltò lentamente il capo per scoprire che il suo arto, durante la notte, era stato scambiato per un cuscino dalla propria compagna. Sorrise e si spostò sul fianco per poterla osservare, con quel movimento il lenzuolo le scivolò lungo il corpo, esponendolo allo sguardo dell'uomo.

Il raso della leggera camicia da notte fasciava il corpo della giovane, seguendone le dolci curve come una seconda pelle ma il compagno, quelle curve, le conosceva molto bene.

La mano libera, attirata come da una calamita, scivolò lungo il suo braccio saggiando la morbidezza di quella pelle, lo percorse più volte con la punta delle dita, si sporse leggermente per baciarle la spalla. Un sospiro lasciò quelle labbra ma gli occhi chiusi ed il respiro regolare lo rassicurarono che la compagna stesse ancora dormendo.

Avrebbe passato ore, semplicemente così, carezzandola e guardandola dormire, non vi era donna più bella ai suoi occhi.

Con un dito le percorse i seni, li dove la stoffa cedeva il passo alla morbida e profumata pelle. Lentamente il petto le si alzava ed abbassava. L'istinto gli avrebbe suggerito di proseguire quel percorso più giù, dove il suo sguardo non poteva ancora arrivare ma fermò quella brama, attirato da qualcosa di molto più prezioso.

La stoffa scorreva sotto al suo tocco finché non incontrò una superficie fredda, metallica: un anello. La sua mano trovò quella di lei, appoggiata mollemente sul ventre, con l'anello che le aveva donato a luccicare nella penombra della stanza.

-Mia- pensò mentre il polpastrello scorreva sulla superficie di quel gioiello. E lo era davvero.

Con fare malizioso, avvolse la sua vita tirandola a sé e le baciò i capelli, sentendo, però, uno sbuffo contrariato in risposta. Gli occhi blu, ancora assonnati, della compagna si posarono sui suoi in un'espressione tutt'altro che amichevole

"Hai finito con la tua esplorazione?" gli chiese portandosi sopra di lui.

L'uomo fece scorrere la mano dal suo ventre fino al mento, che prese fra il pollice e l'indice mentre avvicinò le labbra alle sue. Le saggiò con calma e dolcezza gustandosi quel sapore così familiare eppure mai stancante.

"Adesso ho finito" le sussurrò ad un fiato da queste, facendola sorridere. Le delineò con il pollice prima che la compagna si decidesse a parlare.

"Ora, però, è il mio turno" disse in tono seducente, facendogli presumere che da quel letto non si sarebbe alzato presto.

   
 
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