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Autore: blackwhiteeli    27/08/2013    4 recensioni
Durante un raduno delle nazioni Francia dichiara di essere stufo di recitare. Cosa intenderà? e Arthur è davvero come appare?
[Demenziale e stranissima, io vi avverto!]
Genere: Comico, Demenziale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, America/Alfred F. Jones, Inghilterra/Arthur Kirkland, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Certi sogni sono troppo reali! 

Albergo xxx Ore xxx 
 
America osservò incuriosito le varie nazioni riunite nel salottino. Raramente si ritrovavano tutti insieme per occasioni che non fossero i meeting. Non che quel momento fosse troppo diverso. Cina tentava di sfuggire dagli assalti di Sud Corea che allo stesso tempo litigava con Nord Corea mentre Russia fuggiva per tutta la sala inseguito dalla sorella Bielorussia mentre era intento a parlare al telefono, probabilmente con Vladimir. Ma la scena che faceva somigliare tutta la situazione a un meeting era senza dubbio la feroce lite tra Francia e Inghilterra. La scena però, era leggermente diversa dal solito. Non sapeva come, ma Francis sembrava improvvisamente stanco e nervoso e l'aveva visto spesso passarsi le mani tra i capelli come per sfogare la tensione. 
- Ora basta Arthur! Mi sono stancato!- esplose ad un certo punto il francese buttandosi su un divanetto facendo improvvisamente fermare tutte le altre nazioni presenti, che gli si avvicinarono preoccupate. 
- Stancato di cosa?- chiese curioso Alfred osservando l'altro disteso sul divanetto. Nessuno prestava attenzione all'inglese che si era portato alle loro spalle. 
- Di cosa?! Di questa dannata recita!- esclamò Francia drizzandosi a sedere di scatto
- Ma quale recita-aru?!- chiese Cina, sempre più confuso. 
- Ma come quale recita? Quella di Inghilterra no?- chiese Francis passandosi nuovamente una mano tra i capelli. Alla vista degli sguardi confusi degli altri si degnò di riprendere a parlare. 
- Ma voi non crederete mica che Inghilterra sia davvero così? Sempre a battibeccare su tutto; a fare il duro.. insomma, un vero e proprio tsundere?!- tutti lo guardarono a bocca aperta e il francese poté leggere la risposta nei loro volti. La cosa doveva essere divertente perché scoppiò a ridere di cuore. 
- Perché, vuoi dirci che lui non è così?- chiese finalmente America guardandolo storto e cercando di capire cosa ci fosse nel vino che il francese aveva bevuto. 
- Ovvio che no! E' tutta una montatura! Lui è...- venne interrotto da uno sbuffo irritato e finalmente tutte le nazioni si voltarono verso il diretto interessato. 
- Sei davvero cattivo Francis, mi hai rovinato la recita.- disse con un broncio infantile Inghilterra mentre si sollevava i ciuffi di capelli dal volto con uno sbuffo e si sedeva sul bracciolo del divano. 
- Scusami chenille, ma stavi diventando insopportabile, e poi sembrava avessi bisogno di essere fermato.- disse di rimando Francis con un sorriso tirato. Arthur lo guardò inclinando la testa di lato, come un gatto. 
-  Ma mi stavo divertendo! E ora che hai detto tutto a tutti la mia recita è finita. Sei stato davvero cattivo sai. - disse con tono infantile Inghilterra sotto lo sguardo stupefatto delle altre nazioni. 
- Ma non importa, ti perdono lo stesso.- disse dopo un po' con fare regale Arthur alzandosi dal bracciolo. Finalmente si volse verso di loro, in faccia stampato un sorriso che sembrava più un ghigno. 
- Sono stato bravo eh?- chiese facendo comparire dal nulla un cappello piumato e portandoselo al petto mentre chinava il busto, esattamente come un attore sul palcoscenico. 
- Perfetto. Il tuo William sarebbe stato fiero di te. - disse tranquillamente Francis mentre lo guardava dal divano. Il viso dell'inglese sembrò illuminarsi a quelle parole. 
- Già, Will sarebbe stato fiero della mia interpretazione. Anche se per colpa tua darling, si è chiusa prima del previsto. Contavo di mettere alla prova la mia bravura di attore almeno per qualche altro tempo. - disse leggero Inghilterra. 
- Ma che diavolo significa?!- chiese Alfred ancora più confuso. 
- Semplicissimo honey, per tutto questo tempo ho recitato.- disse Arthur sedendosi con eleganza sul divano accanto a Francia che lo guardava senza perdersi una parola. Quando l'inglese lo chiamò "honey" America cominciò a preoccuparsi. 
- E perché avresti recitato?- chiese Russia impassibile come al solito. 
- Bè, è ovvio no?- chiese Inghilterra con uno sbuffo 
- Perché mi annoiavo!- a quella risposta tutti strabuzzarono gli occhi stupiti. 
- Ti annoiavi?- chiese Prussia confuso 
- Yes! La vita da nazione era piuttosto noiosa, quindi ho pensato di vivacizzarla un po' con una piccola recita.- spiegò paziente muovendo una mano come per chiudere l'argomento. 
- Non era più molto piccola mon cher, oramai tutto il mondo era implicato nel tuo gioco.- disse Francis senza distogliere lo sguardo. Inghilterra lo guardò male ma poi sorrise solare. 
-Vuoi dire che hai recitato tutto il tempo? che le litigate, le crisi isteriche e il resto erano tutte una bugia?- chiese Germania stupefatto 
- già, sono davvero un ottimo attore eh? Era troppo divertente indossare la maschera di nazione seria, rompiscatole e isterica. Era come un costume di carnevale.- disse ridacchiando Arthur. Quei sorrisi, quei gesti... erano in un certo senso inquietanti. In quel momento la porta della sala si aprì facendo entrare i due migliori amici dell'inglese, Romania e Norvegia. i due guardarono stupiti le altre nazioni. 
- Che succede?- chiese confuso Vladimir guardando subito Arthur. 
- Francia mi ha rovinato lo spettacolo. Ha detto tutto.- disse con tono lamentoso Inghilterra mentre si alzava e accompagnava gli amici verso uno dei divani liberi. 
- Davvero? e perché non ci hai chiamato? volevamo goderci le facce. - disse atono Lukas ma si poteva notare un leggero divertimento nei suoi occhi. 
- Ero troppo occupato a dare spiegazioni a questi qui.- rispose Inghilterra scrollando le spalle e accomodandosi sulla spalliera del divano, appena sopra le teste degli altri due. 
- Però devo essere stato davvero un ottimo attore, non hanno mai sospettato nulla.- disse sorridente l'inglese poggiando il mento sulla mano e il gomito su uno dei ginocchi. 
- Potresti finire all'inferno per questa splendida recita lo sai Artie?- lo stuzzicò Romania ghignando sotto lo sguardo stupito delle altre nazioni. 
- Preferisco il paradiso per il clima e l'inferno per la compagnia.- rispose con un ghigno Arthur. 
- Oscar Wilde?- chiese una voce dalla porta aperta da cui sbucarono 3 uomini famigliari. Il più alto aveva i capelli rossi e una sigaretta tra le labbra. Quello un po' più basso aveva i capelli a metà tra il nero e il castano scuro e portava una seria 24 ore di pelle. Il più basso, ma comunque più alto di Inghilterra, aveva i capelli castano chiari e teneva le mani in tasca. Lo sguardo di Arthur si illuminò non appena li vide. 
- Fratelloni!- gridò come un bambino e si precipitò ad abbracciarli come se non li vedesse da una vita. 
- Ehi pulce staccati!- disse ridacchiando il rosso 
- Dal modo in cui ci hai accolti dobbiamo dedurre che hai smesso la recita?- chiese sorridendo gentilmente il ragazzo con la valigetta. 
- Io in realtà non volevo, mi stavo divertendo! Ma Francis ha detto tutto quindi...- si lamentò il biondo mentre trascinava i fratelli; perché erano evidentemente i suoi fratelli; sul divano di Norvegia e Romania. 
- Che cattivo Fran, hai rovinato il gioco al nostro fratellino!- disse bonariamente il castano chiaro rivolgendosi al francese. 
"Fran?!" si chiesero in contemporanea le nazioni li presenti 
- Vorrete scusarmi , ma mi ero stancato di recitare.- rispose sorridendo Francia 
- Non importa, mi stavo stancando anch'io. Non era più divertente prenderli in giro. - disse Inghilterra sedendosi sulle ginocchia del rosso mentre il moro gli carezzava i capelli. Lo trattavano come un bambino e questo sembrava stranamente piacergli. 
- Ehm, ti dispiace presentarci questi signori?- chiese esitante Ludwig. Non sapevano come rapportarsi con quell'Inghilterra infantile. America si rese conto con una stretta al cuore che somigliava molto al se stesso bambino. 
- Oh certo! Quello con i capelli rossi è Nathan, o Scozia, il più grande dei miei fratelli. Questo moro invece è Conan, o Galles, mentre quello castano chiaro è John, o Irlanda del nord. - elencò sorridendo entusiasta l'inglese mentre i fratelli salutavano con un cenno del capo le nazioni li presenti. 
- E... non hai dei fratellini-aru?- chiese esitante Cina osservando stranito Arthur strusciarsi contro la mano di Conan come un bambino. 
- No, io sono il più piccolo.- rispose candidamente Inghilterra. 
- In realtà dovresti contare anche Francis come tuo fratello no?- chiese ridacchiando Scozia. A tutti saltarono fuori gli occhi dalle orbite. 
- No! Siamo cresciuti insieme e per un certo periodo è stato il mio capo, ma non ho legami di parentela con questo tromper (scemo). - rispose imbronciandosi Arthur. -E poi è il mio amante!- Tutti saltarono su dalle sedie o divani. 
- Tu... Tu sai il francese?- chiesero in coro almeno una decina di nazioni 
- Quale parte di "è stato il mio capo" vi è sfuggita?- chiese innocentemente ma con una leggera punta di sarcasmo l'inglese. Udirono ridacchiare anche Francia, Norvegia e Romania. 
- E stai con Francis?!- chiese Spagna stupefatto 
-Yes. Solo che nella recita dovevamo essere rivali, ho reso la cosa più interessante!- disse divertito Inghilterra mentre lanciava un'occhiata complice al francese
- Ehi Arthur, ho preso questa dal frigo, spero non ti dispiaccia.- disse Galles tirando fuori dalla valigetta un involto che profumava di cioccolato. 
- La mia torta! Ma certo che no, l'ho preparata perché ci faceste colazione mentre ero via.- disse sorridendo l'inglese mentre Nathan gli posava un leggero bacio tra i capelli come ringraziamento. A quella frase quasi tutti caddero a terra dallo stupore. 
- Una torta.... fatta da... Arthur?!- chiese Alfred quasi mangiandosi le parole. Non era possibile, quella torta sembrava piuttosto buona, non come i precedenti tentavi dell'inglese. 
- Già. Casomai non l'aveste capito, in realtà Arthur è piuttosto bravo a cucinare. I suoi disastri erano parte dello spettacolo.- disse Norvegia mentre lui e Vladimir rubavano due fette dall'involto di Conan. Tutti erano quasi morti dallo stupore ma la cosa giunse il culmine quando dalla gamba di Inghilterra cadde a terra un coltello piuttosto lungo e sottile e sopratutto evidentemente affilato! 
- Accidenti, la custodia si è sganciata di nuovo!- esclamò contrariato l'inglese riprendendo il coltello da terra. 
- Cosa diamine ci fai con un coltello?!- chiese Alfred prossimo all'isterismo. 
- Come cosa ci faccio? Casomai avessi voglia di giocare....- disse con tono innocente Arthur. Alle orecchie di tutti quel tono parve improvvisamente quello di un pazzo. In lontananza giunse uno strano trillo....... 
 
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Alfred si drizzò sul letto con un grido facendo spaventare l'inglese a suo fianco. 
- Finalmente idiot, la sveglia sta suonando da mezz'ora!- esclamò irritato l'inglese. America lo prese e lo trascinò in un mega abbraccio. 
- Accidenti imbecille, mollami!- disse Inghilterra rosso fino alla radice dei capelli mentre si dibatteva. 
- Ho fatto un sogno stranissimo! Tu in realtà eri uno yandere, cucinavi benissimo, sapevi il francese, avevi un ottimo rapporto con i tuoi fratelli, e sopratutto stavi con Francia!- esclamò a metà tra il terrorizzato e l'eccitato l'americano. 
- Guarda che io lo so sul serio il francese, Francis me lo ha fatto imparare a forza! Per il resto..... Ma cosa diamine ti sei bevuto ieri sera per sognare sta roba?!- chiese stupefatto Arthur rinunciando a liberarsi dall'abbraccio di Alfred. America rise dicendo che l'eroe non beveva nulla perché avrebbe potuto compromettere le sue missioni (e qui Arthur sbuffò divertito). 
- Ne, sai una cosa Artie?- chiese a tono basso Alfred all'orecchio dell'inglese che rabbrividì 
- Ti amo. - disse sempre piano l'americano 
- Idiota. ti amo anch'io. - disse imbarazzato Arthur voltando la testa da un'altra parte. America sorrise felice. Non c'era niente da fare, il suo fidanzato era proprio uno tsundere, ma lui lo preferiva di gran lunga così. Certo però che quel sogno era davvero troppo reale! 
 
[Note dal Bunker segreto dell'autrice] 
Ok, questa è una mega scemenza, ma non ditemi che nessuna di voi almeno una volta ha pensato a come sarebbe stato Arthur se non fosse stato Tsundere! Io l'ho reso yandere (e anche piuttosto male devo dire) ma ci sono un mucchio di canoni che si possono proporre per lui! Peccato che io adoro li yandere quindi l'ho reso così. La personalità e le abilità sono simili a quelle di 2p!Inghilterra ma non è un 2p. Spero vi piaccia nonostante tutto, il nome di Galles me l'ha proposto mia sorella, io non centro! 
Black
  
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