Teatro e Musical > American Idiot
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Autore: Muser_98    27/08/2013    2 recensioni
Sono una ragazza che ama i Green Day. Questa storia è ispirata ad American Idiot (2004). Parla di un adolescente che non si sentiva compreso e voleva trovare il suo posto nel mondo. Così decide di andare altrove per trovare qualcuno come lui, ma..
Genere: Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Storia di un ragazzo che si credeva migliore
 

 

"Don't wanna be an American Idiot,
one nation controlled by the media!
Information age of hysteria,
it's calling out to to idiot America!"

Non volevo essere uno dei tanti, non ero affatto il tipo che seguiva le masse. Non mi era mai piaciuto. Non faceva per me.. non mi andava di essere considerato "come tutti gli altri". Non era affatto nel mio stile.

"And there is nothing wrong with me,
this is how I'm supposed to be.
And I leave behind this hurricane of fuckin' lies."

Mi chiamavano il "Gesù della Periferia". Ero considerato un ribelle, non ce n'erano altri come me! Erano tutti costantemente, perennemente presi dai mass-media. Non c'era più gente vera in giro.
Erano tutti uguali e uniformi nella cittadina in cui ero cresciuto, Allentown.
Io credevo di essere diverso da loro, migliore forse. E avrei dovuto dimostrarglielo. Io avrei cambiato le cose.


"I beg to dream and differ from the hollow lies.
This is the dawning of rest of our lives on holiday."

Allora decisi. Sarei uscito da Allentown, avrei viaggiato per trovare il mio posto nel mondo, ma soprattutto per cercare qualcuno come me.
Quindi, la mia prima tappa sarebbe stata New York.


"My shadow's only one that walks beside me,
my shallow heart's the only thing that's beating.
Sometimes I wish someone out there will find me,
'till then I walk alone."

Arrivato a New York, mi sentivo solo e perso. Non conoscevo nessuno, ma poi capì che non era quello l'importante: conoscevo molte persone ad Allentown, eppure nessuno mi capiva mai davvero. Avrei dovuto comformarmi agli altri per essere compreso. Ma, a quel punto, sarei cambiato anch'io. E la comprensione non mi sarebbe servita più a nulla.


"The rage and love, the story of my life, the Jesus of Suburbia is a lie."
 

Perciò continuai ad essere me stesso: avrei fatto qualunque cosa pur di non diventare una comune marionetta nelle mani della società. Non mi piaceva subire il dominio altrui senza esprimere quel che ero veramente. Così partii e lasciai New York.


"My name is St. Jimmy. I'm son of a gun.
I'm the one that's from the way outside."
 

Dopo poco tempo, arrivai a Boston. Qui conobbi un uomo. Qualcuno che cambiò radicalmente la mia vita. Lo chiamavano St. Jimmy. Chi fosse, ancora non lo avevo capito. Quello che capii subito di lui fu che era un ribelle, proprio come me. Lui sì che sapeva far emergere le sue idee e la sua libertà! Sarebbe stato lui il mio modello da imitare.


"I can't take this feeling anymore.
Tell me that I won't feel a thing, so give me Novacaine."

Mi insegnò molte cose. Mi rivelò un segreto, ciò che lo aiutava a sopravvivere in questo mondo in cui nessuno riusciva a capire la gente vera, quelli come noi: la droga.
Mi serviva, ne avevo bisogno. Sarebbe stata la mia ancora di salvezza, mi disse. Così presi della Novacaina, un antidolorifico per sopportare questo stupido mondo.


"She's the symbol of resistance and she's holding on my heart like a hand grenade."

Dopo due mesi di permanenza a Boston, lasciai anche questa città. Arrivai a Lowell, un paesino di provincia. Anche questo cambiò la mia vita. Qui incontrai una ragazza. Appena la vidi, capii che lei era diversa da tutte le altre. Lei era come me, una ribelle. Non seguiva le masse, lei. No, lei era perfetta, perfetta per me.


"She's all alone again, wiping the tears from her eyes.
Some days she feels like dying, she gets so sick of crying..
she's an extraordinary girl."

Me ne ero innamorato, perdutamente. Era una ragazza straordinaria. La Ragazza Straordinaria. Sapevo che lei sarebbe stata l'unica a comprendermi. Ma ovviamente, aver trovato una adatta a me era troppo bello per essere vero. Ed ecco che arrivarono i problemi.


"It's not over 'till you're underground, it's not over before it's too late.
She said I can't take this town, I'm leaving you tonight"

Tra alcool, droga e sigarette, un giorno, ricevetti una lettera. La Lettera. Era della Ragazza Straordinaria. Aveva scritto:
 
"Tu non sei il Gesù della Periferia, e St. Jimmy è solo un'invenzione
della rabbia di tuo padre e dell'amore di tua madre."
 
La Ragazza Straordinaria aveva ragione. St. Jimmy non esisteva. Avevo creato io St. Jimmy.
St. Jimmy era ciò che volevo essere: quello che riusciva a fuggire dal mondo. Non poteva essere affatto reale. Ed io non ero St. Jimmy, e forse non ero neanche il Gesù della Periferia.



"As my memory rests but never forgets what I lost, wake me up when September ends."

   
 
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