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Autore: Ninriel    27/08/2013    2 recensioni
Una ragazza snob, una madre inquietante e una casa da sogno. Questa è la vita di Allison. Ma non tutto è come sembra. Non se lei ha dei tatuaggi sulla schiena, tatuaggi che sono sulla sua pelle fin dalla sua nascita, e che nessuno si sa spiegare. Non se un giorno come gli altri appare un ragazzo che nessuno ha mai visto, che le fa scoprire un mondo un mondo misterioso, un mondo in cui tra bene e male non c'è più differenza. Non mondo in cui tutto è possibile. Il loro mondo.
--[DAL CAPITOLO 1 ]--
La ragazza raccolse i lunghi capelli in un asciugamano, e scostando l'accappatoio si guardò la schiena, riflessa nello specchio.
Sotto i suoi occhi, si stagliava un intrico di linee vorticose, nere come la pece, che terminavano in quattro punte spigolose, due appoggiate sulle spalle e sulle scapole, due arrotolate morbidamente sui fianchi.
[...] Quando le osservava, le veniva in mente una sola parola per descrivere quelle strane linee, così aguzze e impenetrabili, eppure così aggraziate: Ali.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Allison sospirò. Quel sabato si stava dimostrando più noioso del previsto. Era già a metà mattinata, ma non aveva combinato nulla. Ma a minuti arriverà Trevor, e sono sicura che la situazione si scalderà, si consolò.

Solo il giorno prima era avvenuta la "grande rivelazione" ma nulla sembrava essere cambiato. A parte il fatto di sapere di essere una ninfa.

Alla ragazza rimanevano molte domande, ma a quanto pare non spettava a Paige e George risponderle...soprattutto, si chiedeva Allison, com'è possibile che io sia una ninfa se i miei genitori non lo sono? E come farò a parlare con questo Quy' ohz se vive in un'altra dimensione?

Sospirò, sentendo il rumore del campanello. Sarà Trevor... E si apprestò e scendere, i passi che rimbombavano per la casa deserta.

Il ragazzo l'aveva chiamata il giorno prima verso l'ora di cena, pregandola (con voce talmente seducente che non avrebbe potuto rifiutare) di spiegargli ciò che i genitori avevano raccontato dopo la sua scenata.

Quando aprì la porta, Allison si trovò davanti un Trevor baldanzoso -Allora, da dove cominciamo?-

La ragazza fece un sorrisetto- Che ne dici di salire prima?- E come il ragazzo aveva pensato la sera prima, Non sarà facile.


 

* * *

-Questo è tutto- E dopo un ora e mezza... c'e l'ho fatta! Esultò mentalmente Allison osservando Trevor stravaccato sulla poltrona accanto al letto con gli occhi chiusi.

-Mi stavi ascoltando?-

Il ragazzo socchiuse gli occhi fissando alternativamente la ragazza... e la gatta, accovacciata dalla parte opposta della stanza che lo fissava vigile, con due schegge color ghiaccio che appena si intravedevano. -Mi sta fissando. Sono sicuro che mi salterà addosso da un momento all'altro!-

Appena entrato, Trevor aveva subito dimostrato di non andare d'accordo con i gatti, Arwin in particolare.

Allison cercò di soffocare le risate con uno sbuffo mal riuscito

-Spero per te che tu abbia ascoltato, sul serio Trevor. O non sarà il gatto a saltarti addosso.-

Il ragazzo fece schioccare la lingua, annoiato -Si, si, ho capito!- Poi sorrise malizioso.

-Per quanto riguarda il saltarmi addosso...-

Lei lo bloccò con un imperioso cenno della mano. -Non ora Sthrauss. Il tempo per il sesso lo troveremo dopo. - Disse scimmiottando le parole che lui stesso aveva detto settimane prima.

-Non ho mai parlato di sesso signorina Kelliess, ma se è quello che desidera...- I suoi occhi scivolarono sul corpo della ragazza, seduta sul letto e gambe incrociate. -E in ogni caso devo provvedere alla gatta assassina ora.- Aggiunse fissando la gatta, che baldanzosa saltò sul letto e si accoccolò tra le gambe della padrona.

Con un' aria stranamente soddisfatta. Trevor fece una smorfia in direzione dell'animale. -Gne gne gne. Non rimarrai lì per molto- L'apostrofò.

Allison, troppo impegnata ad accarezzarla, sentì solo le ultime parole. -Cos'è, ora parli anche con gli animali? Mi sono persa qualcosa Shtrauss?- lo prese in giro.

Lui sorrise ironico. -Semmai sono io ad essermi perso qualcosa. Da quando in qua mi permetti di venire a casa tua con tanta leggerezza?-

-Smettila! Se non fosse stato per la storia della ninfa, ti avrei fatto restare sullo zerbino, puoi starne certo. - Poi sospirò.

-Che ne pensi? Di tutte queste novità. Ninfe, mondi paralleli...ci manca solo che riesca a parlare con Arwin. - Si rivolse alla gatta -Ehy! Non è che mi capisci vero?- e le parve di scorgere un minuscolo movimento di diniego.

-Trevor! Ha scosso il muso! Hai visto!?!-

Il ragazzo si alzò dalla poltrona, avvicinandosi a lei e mettendole una mano sulla spalla. -Tranquilla Allison. É solo stanchezza, passerà. -

-Ho come l'impressione che tu mi stia prendendo in giro. Mi stai prendendo in giro?- Indagò subito la ragazza socchiudendo gli occhi e fissandolo indagatrice.

In quel momento sembrò molto simile alla gatta, pronta a sfoderare artigli e denti .

Trevor si mise una mano sul cuore -Assolutamente no! -Poi vedendo l'espressione seccata di lei capitolò. -Okay, forse un pochino. Ma cosa vuoi che ti dica, che parli con un gatto? Non sarebbe neanche così stavagante. E riguardo a quello che hai detto prima... se affermassi che non credo ad una parola mentirei, ma se dicessi che mi fido ciecamente di quello che dice mia madre... mentirei lo stesso. - Fece un sorrisino.

-Diciamo che sono in attesa di qualcosa che faccia pendere l'ago della bilancia. - concluse.

Allison alzò un sopracciglio. -Non ti basta la storia di Steph? Insomma, mi hai detto di aver visto le ali no? É una prova sufficiente. E i segni sulla schiena. Altra coincidenza.-

Lui alzò le spalle -Che ne sai, magari i miei genitori si sono ubriacati e mi hanno fatto fare quei tatuaggi. E per quanto riguarda Steph, lo hai detto anche tu: solo io ho visto le ali, non tu, non mia madre(che da quello che mi hai raccontato aveva assunto una specie di droga). E a casa sembravano essere sparite. -si guardò intorno.

-Che si fa ora?-


 

* * *

I ragazzi erano in cucina, seduti al bancone accanto al piano cottura.

Dopo la brillante uscita di Trevor, -Cosa facciamo ora?- e la risposta di Allison. -Parliamo- Erano riusciti a condurre una conversazione civile, senza frecciatine né allusioni piccanti.

Per una volta, si erano aperti l'un l'altro parlando sinceramente ed esprimendo le proprie opinioni sulla rivelazione che volenti o nolenti, aveva sconvolto le loro vite.

Così, Allison aveva scoperto che il ragazzo da bambino credeva di essere come i pugili tatuati che si vedono in tv, e viceversa lui, che lei avrebbe voluto fare la ballerina ma sua madre glielo aveva impedito sostenendo che i tutù fossero troppo scollati e tutti avrebbero visto i segni.

Il rumore del forno a microonde riempiva la cucina, infondendo un invitante odore di pollo.

Trevor ruppe il silenzio -E così volevi fare la ballerina, eh?-

-Mmh-mmh- Allison mugugnò qualcosa senza degnarlo di un occhiata, mentre apparecchiava alla bell'e meglio Doveva per forza restare anche a pranzo?

-Cosa?- Il ragazzo sogghignò.

-Non sono affari tuoi. -

-Okay, allora spiegami questo. - un sorriso furbo si aprì sul suo viso. -Che cosa ti ha detto mio padre prima che te ne andassi?-

Allison arrossì cercando di rimanere indifferente -Neanche questi sono affari tuoi... e oltretutto avresti dovuto essere in camera tua, che ne sai di quello che succedeva di sotto!-

Lui sogghignò ancora -A cosa servono le telecamere di sorveglianza se nessuno sorveglia?- Era seduto sugli sgabelli girevoli, appoggiato con tutto il busto sul piano e seguiva i movimenti della ragazza attraverso la cucina, scoprendosi attratto anche dalle sue più piccole sfumature. Ruppe nuovamente il silenzio.

-Tu cos'è che non ti spieghi, Allison? Qual'è la domanda che ti assilla?

-Ci sono tante cose che non mi spiego, Trevor. E le domande... beh, ho ripensato spesso alle parole di Steph quando... quando si è svegliato. -

Lui sbatté le palpebre -Quali parole?-

E ti pareva... -Quello che ha detto mentre ci baciavamo. "Voi non potete!" e poi "la custode e il guardiano non possono..." - Allison arrossì.

Trevor ammiccò – Bè, non so di cosa si stesse preoccupando. Cos'ha di male un bacio?-

La ragazza esitò, ricordando le prorompenti sensazioni che aveva provato, stretta in quelle braccia calde e vogliose...

Ha di male che fosse stato per me, Steph o non Steph, avrei fatto sesso lì sul pavimento! -Ha di male che se fosse stato per me...- Si bloccò di colpo, accorgendosi di quello che stava per dire -Ma non è questo il punto! Quelle parole, sembrava che per qualche tacito codice Custode e Guardiano non potessero... avere rapporti fisici, ecco. -

Il ragazzo sorrise di sottecchi Fosse stato per te cosa? Non sai se fosse stato per me...Trevor! Basta fare pensieri sconci!Si rimproverò mentalmente.

-Forse hai ragione... forse nel suo mondo c'è qualche strana regola che impone queste cose... ma ora siamo qui. Io dico, continuiamo come abbiamo sempre fatto, non facciamoci sconvolgere la vita e la coscienza da quello che hanno detto Steph e i miei, okay?- si tese verso di lei, trovandosi faccia a faccia.

-Sai, è proprio quello che mi ha detto tuo padre... siete più simili di quanto possa sembrare...- Notò Allison.

Il ragazzo abbozzò un sorriso. -Si, ma lui per quanto simile a me non poterebbe fare questo...- sussurrò, protendendosi verso le labbra della ragazza.

Lei ebbe solo il tempo di capacitarsi della lieve pressione della sua bocca sulla propria, quando senti acre puzza di bruciato.

-Trevor... il pollo...- Mugugnò imbarazzata, sentendo le sue labbra tendersi in un sorriso sulle proprie.





Nota dell'autrice 
Ciao a todossss ;-D
Allora, andiamo subito al punto : in questo capitolo la storia non va sostanzialmente avanti... perchè penso sia giusto ocncedere delle pause ai personaggi, lasciarli "assimilare" come dice trevor :-D, non credete anche voi? 
Inoltre, questa storia ha oltre alla trama Fantasy, anche una " Trama romantica" e sto cercando di portarle entrambe avanti più o meno di pari passo.
Mi sono accorta, leggendo altre storie, che di solito al capitolo 18 si è già nel pieno degli eventi mentre io ... sono praticamente all'inizio D-: Sarà che faccio i capitoli piuttosto corti, o che non faccio salti temporali consistenti, secondo voi dovrei darni una mossa (rispetto a come sto procedendo)?... okkay, sto parlando a vanvera XD
By the Way, spero che questo capitolo vi sia piaciuto e vi imploro in ginocchio di lasciarmi una piccola recensione 


Mini scenetta XD
Allison -Ti  prego ti prego ti prego ti prego!- 
La guardo interrogativa -Ti prego cosa?-
-Dimmi che ci metteremo insieme!- 
Rido -si, può darsi-  dico facendo finta di pensarci su. 
Lei assume un aria sognante -E vissero tutti felici e contenti- sospira felice . 
La mia espressione si traforma in un ghigno e lei spalanca gli occhi spaventata -Non vivranno tutti felici e contenti?- 
Non rispondo, certa che abbia già capito, ma dentro di me sussuro malvagia Ci vorrà molto per la felicità, puoi starne certa 

  
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