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Autore: Charly_18    27/08/2013    2 recensioni
Every scar hides a story ... but all the stories are true.
Magnus, Raphael e Tessa, cosa può unire questi tre personaggi?
Cosa si nasconde dietro ALLA cicatrice?
Spero di avervi incuriosito, Buona Lettura.
Charly :)
Genere: Comico, Generale, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Magnus Bane, Presidente Miao, Raphael Santiago, Theresa Gray, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Every scar hides a story ...

... but all the stories are true.

 
Era una calda sera d’estate, i turisti vagavano per le strade di New York ricolmi di pacchi, per lo shopping sfrenato del pomeriggio, mentre una ragazza, dai lunghi capelli castani, passeggiava per svuotare la mente da secoli di stress.

I piedi l’avevano condotta nei pressi di una costruzione abbandonata, probabilmente quello che una volta era un lussuoso hotel a cinque stelle.

L’insegna riportava un nome, modificato con una lugubre vernice rossa:
DUMOЯT

“Una figlia di Lilith” una voce proveniva dal buio, i lampioni distrutti non lasciavano intravedere nulla per qualche metro.

“Voce sibillina, vicino a questo hotel?! Vampiro” un minuto ragazzino, sui quattordici anni – all’apparenza, almeno – si stava avvicinando sensuale come un cobra che striscia verso la propria preda.

“Cosa ti porta qui Daphne? – Raphael Santiago spostò una ciocca castana dal volto della giovane – è da quando Magnus è arrivato a New York che non ti fai vedere” la voce era piatta, come se fosse disinteressato.

“Girovagavo”

“Immagino non sola, come sta la vecchia Tessa?”

“Aveva un conto in sospeso a Londra , così sono tornata per fare un saluto a Magnus”

Il silenzio calò fra i due, inesorabile come un falco quando punta la preda.

Inesorabile sì, ma non imbarazzato.

Si scrutarono, come due nemici su di un ring, pronti a darsi battaglia.

“Cos’è quella cicatrice?”

All’altezza del collo, una linea più chiara interrompeva la pelle abbronzata della ragazza.

Per istinto la giovane toccò la parte incriminata.

“Non sono affari tuoi, Raph!” il vecchio nomignolo provocò un tuffo al cuore in ambedue i ragazzi, un sussulto per quello che era il loro rapporto da qualche decennio a quella parte.

Un luccichio nello sguardo del vampiro fece intuire a Daphne l’idea malsana che aveva avuto.

“Ne hai avuto uno alla fine. Ti sei divertita con un vampiro. Dios, l’hai fatto sollazzare fra le tue piernas! Ti sei persino fatta mordere doveva essere maravilloso!” la rabbia in quelle  parole le fece quasi male.

Lo schiaffo arrivò forte e preciso sulla guancia di lui, inaspettato come un temporale in pieno agosto.

 “Ti ho detto mille volte che non ti deve interessare chi passa fra le mie coperte, io non sono venuta a chiederti nulla su Simon Lewis, no?!”

Lo sguardo del vampiro si congelò.

“Lascia il diurno fuori da questa storia, Hermana” in quella parola: Hermana, sorella, era rinchiuso tutto il suo mondo.

Tre persone erano fondamentali per la sua esistenza: Tessa, Magnus e Raphael.

Erano la sua famiglia.

“Siamo d’accordo allora. Io andrò da Magnus se hai bisogno di me”

Si allontanò dal ragazzo, che lasciati passare pochi istanti la raggiunse e l’abbracciò da dietro.

“Perdóname, hermana”

Poi scomparì alla velocità che si addiceva alla sua razza.

* * *
 

Le mani guantate – per non far notare il pelo striato – si poggiarono con la delicatezza di un rinoceronte sul legno della porta.

Lì, affianco al pomello, un citofono riportava la scritta: BANE M.

E a caratteri più piccoli, ma ben evidenti: Presidente M.

Un ghigno sollevò il lato sinistro della bocca.

Sempre il solito.

Dei passi ovattati si udirono aldilà della porta, e un fascinoso ragazzo dai capelli oro come i suoi occhi si stupì nell’osservare quella ragazza all’apparenza così normale.

“Tu saresti?”

“Non deve interessarti il mio nome, giovane Herondale”

Un momento di silenzio scese sulla soglia di casa Bane, prima che la giovane figlia di Lilith iniziasse ad urlare come una furia “Bane, dove diavole sei finito? Brutta capra, tu e i tuoi problemi con Lightwood, Carstairs e Herondale …”

“Daphne” la voce del sommo stregone di Brooklyn interruppe gli sproloqui della giovane dagli occhi smeraldo.

“Quanto sei bella, fatti abbracciare!”

“Che sei pazzo? Così poi verrò sommersa dai tuoi maledetti brillantini!” poi borbottando sottovoce imprecò contro se stessa, maledetta me e quando glieli ho fatti scoprire.

“Oh, sei sempre così scontrosa!”

Un’occhiata alla sua figura “cos’è questa cicatrice sul collo?”

“Anche tu? Non iniziare Bane, che c’ha già pensato Raph a fare scenate assurde!”

I due avevano completamente dimenticato il giovane cacciatore che li osservava stupito, non aveva mai visto, quello che a tutti gli effetti era l’ex del suo parabatai, in maniera così naturale con qualcuno.

“Sei passata prima da Raphael che da me?” la voce era tremolante, il broncio vistoso lo faceva sembrare un bambino a cui era appena stato negato qualcosa.

“Sì. Ora non fare quella faccia, dov’è il famoso Alexander?”

“Quindi, la tua cicatrice?”

“Bè, ricordi quando …” ma lo stregone la interruppe.

“Non mi dire che hai evocato un’altra tigre siberiana nel ripostiglio senza chiamarmi!”

Le guance della ragazza s’imporporarono.

“Non ci credo! E Tessa?”

“Jace?” una testa rossa fece capolino da una delle altre stanza.

E la sua espressione si scurì subito notando lo sguardo affascinato del proprio ragazzo sulla giovane donna appena apparsa nel salotto di Magnus.

“Jace Lightwood, ringrazia il cielo che non ti posso toccare”

“Herondale”

Clary guardò storta la ragazza.

“Lui è un Herondale, per quanto possa essersi affezionato alla famiglia del giovane Alexander la stella che ha dietro la spalla è un chiaro segno della sua appartenenza a quella famiglia.”

“Magnus istruisci bene i tuoi ospiti non vorrei mai combinare qualcosa di spiacevole per parole poco carine nei confronti di qualcuno a noi molto caro. Un Herondale rimarrà Herondale sempre, ce l’ha nel sangue.”

Clary la fissò, non capendo cosa volesse dire con quelle parole.

Poi notò un piccolo particolare all’altezza del collo.

“Ehy, cos’hai fatto lì?” nonostante non la conoscesse non era riuscita a tenere la bocca chiusa.

“Un incontro passionale, un po’ troppo appassionato” fu il misterioso commento di Daphne.

* * *
 

* Qualche mese prima, Hyde Park Londra *

Il viale che stavano percorrendo era magnifico, gli alberi erano alti e maestosi, e prolungavano i loro rami come a volerti accarezzare.

Il collo della giovane era ancora liscio come un petalo di rosa.

“Daph, hai visto come ti guardava quel tipo?” scosse la testa all’occhiolino che le fece Tessa.

“Preferirei farmi mangiare da una tigre in uno sgabuzzino piuttosto che provarci con un mondano”

Il riferimento a quella volta in cui Magnus fece comparire quell’enorme felino nello stanzino delle scope fece ridere le due eterne giovani.

“Giusto tu preferisci i vampiri” lo sguardo schifato della castana fece ridere Daphne.

“Solo perché ne tu ne Magnus sopportate Raphael non vuol dire che sia cattivo”

Tessa Grey, vedova Herondale, prossimamente Carstairs, si fermò per allacciarsi le scarpe.

Non si era mai del tutto abituata all’era moderna, anche se, doveva ammettere, che quelle magliette erano molto più comode dei corsetti.

Daphne aveva continuato ad andare avanti, muovendosi agile ed evitando i rami troppo lunghi e robusti.

Tessa le si era avvicinata da dietro, senza farsi sentire.

Aveva preso un ramo tra le mani curate, e lo aveva caricato come una molla.

“Signorina Snow?” la sua voce gentile, come la maggior parte delle volte, la fece voltare, facendo partire il proiettile.

Un fulmine verde fu tutto ciò che vide prima di sentire un lancinante dolore al collo.

Una striscia di sangue colorava il collo pallido della giovane.

“Theresa Grey! Sei una donna morta, nessun ciondolo potrà salvarti stavolta!”*

Tessa iniziò a correre in direzione opposta e subito venne inseguita dalla ragazza che ancora stava perdendo sangue.

Ognuno di noi ha almeno una cicatrice sul proprio corpo.

Avvolte hanno forme strane, come una stella o una saetta. *

Possono essere fraintese.

Ma una cosa vale per tutte le cicatrici: che siano il ricordo di un amore, di una battaglia, di un dolore, non scompaiono e ci ricordano una lezione che la vita ci ha dato.
 
 


*Charly*
Persino quando portiamo a spasso il nostro cane in infradito (non che sia successo a me, ovviamente mia mamma non vuole un cane xD)
Orsù, voleva essere una FF comica (era partita per risollevare il morale / sputtanare la mia Parabatai <3) e poi sono passata a dare un lieve cenno di saggezza alle mie parole (per la seconda volta in questa giornata)

Bè, spero vi sia piaciuta e che non faccia vomitare :)

# è ambientata post – CoLS e dopo CPP#

** ovviamente il ciondolo di cui parla Daphne è l’angelo meccanico di Tessa

** Il mio lato Potterhead si è fatto sentire, pardon xD

Grazie a tutti coloro che leggeranno
E in particolare a chi recensirà la storia.
Un Bacione Charly :*
 


   
 
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