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Autore: Bellatrix_Black_51    27/08/2013    3 recensioni
Segue "Do you Remember the Time of our Life?".
-Bellatrix continuerà ad insegnarvi quando sarete fuori da Hogwarts, ma prima dovrà riprendere ad allenarsi con me.-
I ragazzi annuirono, abbassando le teste ed allontanandosi lentamente. L'uomo si avvicinò al corpo incosciente della ragazza.
Si inginocchiò accanto a lei, e la guardò per alcuni istanti.
Era indeciso tra costringerla a continuare la scuola, o farle finire l'anno lì, in modo da avere l'esclusiva su di lei per l'anno a venire.
Decise.
Caricò il suo corpo sulle proprie braccia, e si smaterializzò.
Destinazione: Little Hangleton.

Bellatrix è stata presa da Lord Voldemort durante un allenamento nella foresta proibita.
Inizierà una convivenza di diversi mesi, fatta di Sangue, Sudore e Incantesimi. E non solo.
Genere: Erotico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Tom Riddle/Voldermort | Coppie: Bellatrix/Voldemort
Note: Lemon, Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Felicissima di essere seguita, ragazzi! Grazie, grazie a tutti per recensioni e letture!
Buona Lettura!

2




Bellatrix Black si svegliò, confusa, diverse ore dopo.
Sentiva la testa pesante, ma non quanto la sentiva quando si era alzata la prima volta. 
Ricordava poco di quando era svenuta.
Lui, L'Oscuro Signore, con la bacchetta puntata su di lei. Il dolore bruciante ed insopportabile ad ogni muscolo. Poi il buio.
Scostò le coperte, e sbottonò alla cieca i primi bottoni della camicia, per allontanare il senso di soffocamento. 
Si alzò lentamente per guardarsi attorno.
La stanza aveva una larga finestra, un comodino, un piccolo scaffale, un armadio e il letto metrimoniale dove era sdraiata lei. La luce soffusa donava alla stanza ombre allungate e sottili.
A passi lenti, calpestando con i piedi nudi il pavimento freddo, raggiunse la porta. 
Si guardò attorno, ed entrò nella stanza accanto. 
-Mio Signore...- chiamò piano. Non sentì nessuna risposta e, vagamente delusa, tornò in stanza alla ricerca della propria bacchetta.
Dopo averla raccolta dal comodino, decise di avventurarsi per quella casa sconosciuta. 
Non aveva idea di dove si trovasse, nè che ore fossero. Sapeva solo che era giorno, e che in quel posto abitava l'Oscuro Signore.
O meglio, probabilmente viveva solo in alcune stanze, dal momento che altre erano così impolverate che sembrava non ci vivesse nessuno da anni.
Scese al piano inferiore. 
Un enorme salone la accolse, poco più piccolo di quello di casa propria. Un lucido tavolo di mogano regnava al centro, e alcune credenze dai vetri appannati erano disposti di lato, contenenti set di piatti e bicchieri finemente lavorati.
-Ti sei svegliata- La voce di Lord Voldemort la fece sussultare, preceduta dal rumore della porta che si apriva.
-Si, Mio Signore- Bellatrix si voltò verso di lui. -Perdonatemi per... prima. Non ero in me- si giustificò.
L'uomo non rispose, scrutandola alcuni secondi. Si allontanò da lei.
-Mangia qualcosa- ordinò lui. -Dovrai riprenderti, in qualche modo-
La ragazza lo guardò interrogativa, mentre lui le indicava una stanza collegata al salone. Bellatrix annuì, entrandovi. 
L'Oscuro Signore inarcò un sopracciglio, sedendosi su una sedia, in attesa. Avrebbe aspettato che si riprendesse del tutto, e avrebbe chiarito i suoi dubbi che, era palpabile, scalciavano per uscire da quelle labbra rosse.
Pochi minuti dopo, Bellatrix uscì dalla stanza, chiudendo educatamente la porta alle proprie spalle. 
-E' pieno!- esclamò -Non ho mai visto tanto cibo da quando sono andata nella dispensa di casa prima del pranzo di Natale!- insistette.
L'uomo alzò gli occhi al cielo, dopo averle lanciato un'occhiata di sfuggita e aver notato, sul labbro superiore, del cioccolato.
Si avvicinò a lei. 
-C'erano dei fazzoletti, stupida ragazzina- disse, sollevandole il mento e guardandola.
Ghignò divertito, passando la lingua sul suo labbro, assaporando il cioccolato. 
La ragazza era rimasta estasiata. Fece per avvicinarsi, in cerca di nuovo delle sue labbra, ma lui si allontanò. 
Regnò un istante di silenzio, rotto solo dal respiro di Bellatrix.
-Immagino tu abbia molte domande riguardo a quello che è successo da quando eri a scuola ad ora, non è vero?- cambiò discorso l'Oscuro Signore.
Bellatrix annuì, prendendo respiro per iniziare a chiedere. L'uomo le indicò una sedia, e interruppe la domanda sul nascere per obbedire. 
Anche lui prese posto, davanti a lei.
-Come mai mi avete portata via da scuola?- chiese la ragazza, dopo aver fatto ordine nella propria testa riguardo alle domande da porgli.
-Ritengo che non sia poi necessario che tu frequenti il sesto anno. Credo, in tutta sincerità, che tu possa ottenere una preparazione migliore da me, piuttosto che da loro- Lord Voldemort le rispose con calma, quasi rilassato.
Bella annuì, poi chiese di nuovo. -I miei genitori cosa ne pensano?- 
Ci fu un istante di silenzio da parte dell'Oscuro Signore. Poi esibì un mezzo ghigno. -Loro... non pensano molto, al momento. Sono sotto la maledizione Imperius- le disse. Osservò la sua reazione: come si aspettava, la ragazza deglutì, razionalizzando la notizia. -Non volevano che tu vivessi sola con me, da adesso fino al tuo matrimonio- spiegò. 
Bellatrix si rilassò, e l'Oscuro Signore sorrise. Sapeva che le parole "sola con me" avrebbero sortito su di lei un effetto del genere. 
-Fino al mio matrimonio, Mio Signore?- domandò lei, con un lieve tremorìo nella voce.
-Mi hai sentito benissimo, Bella. Da ora, al tuo matrimonio, starai con me.- le disse. -Per i tuoi diciassette anni torneremo al Black Manor, ovviamente, ma poi torneremo qui. Diciamo... per la notte- 
Bellatrix si sentì avvampare, sotto lo sguardo divertito di lui. Inconsciamente portò una mano sul seno sinistro, dove sapeva di avere un suo livido. Sorrise, guardandolo. 
-Ci sono altre domande?- L'uomo cambiò argomento all'improvviso, lasciandola per un istante interdetta.
-Dove siamo?- Bellatrix ripetè la domanda di diverse ore prima, ricevendo un'occhiataccia.
-Little Hangleton.- si limitò a risponderle. La giovane annuì. 
-Credo di aver finito le domande, Mio Signore- disse piano Bellatrix.
L'Oscuro Signore annuì, senza risponderle. 
-Oh... una sola, ancora- mormorò la ragazza. 
-Chiedi- lo sguardo dell'uomo si posò su di lei, fisso e penetrante. 
-Siamo soli, voi ed io, dentro questa casa?- domandò.
Un sorriso perverso si distese sulle labbra di Lord Voldemort. 
-Sì, Bella. Solo tu ed io- le disse, guardando i suoi occhi.
Bellatrix esibì il mezzo sorriso che l'Oscuro Signore ormai conosceva. Era il sorriso malizioso che le nasceva spontaneo quando, nei loro incontri nella foresta proibita fino a pochi giorni prima, la ragazza capiva che l'Oscuro Signore non l'aveva raggiunta per un allenamento. 
   
 
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