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Autore: FlyChick    28/08/2013    0 recensioni
..."Non puoi sempre ottenere tutto quello che vuoi Shannon."
"Cos'è? Sei diventata una fan dei Rolling Stones? You can't always get what you want..." si mise a canticchiare.
"Lo sono sempre stata e lo sai. Non cambiare discorso."
Shannon prese una sigaretta. Un'altra.
"Perché fai tutto questo?" chiese lei osservandolo mentre la portava alla bocca.
"Questo cosa?"
"Questo. Fumare, bere... e tutto il resto."
"Il resto?"
"Si, portarti a letto ogni ragazza che incontri. O quasi."
"Perché? Perché lo faccio, mi chiedi? Perché é una tortura. E' una tortura Evelyn."
"Cosa?"
La guardò, meravigliato e deluso da quell'ennesima domanda di ovvia risposta...
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Shannon Leto, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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60.P.S. I Love You
-I'm A Selfish Bastard. But At Least I'm Not Alone.-

P.S. I Love You

Los Angeles,
il mattino dopo...

Entrava luce nella stanza; abbastanza perché Evelyn si svegliasse. Aprì gli occhi. Shannon la stava guardando. Rimase in silenzio a guardarlo anche lei. C'era qualcosa in quegli occhi, in lui, in quella situazione, nel suo profumo, che le sapeva tanto... di casa. Le dava sicurezza in qualche modo. Le dava la sensazione di essere finalmente completa. Cercò di pensare a cosa le mancasse nella vita. Nulla. Nulla di essenziale. E se ne rendeva conto proprio ora.
Gli sorrise.
"Giorno." lo baciò, "Che ora è? Abbiamo fatto le ore piccole."
"Saranno le undici."
"Sei fortunato, Natalia ha avuto l'accortezza di prendere il mio posto oggi."
"Dille che le devo un caffé. Forse anche due."
Ma la porta d'entrata si chiuse. Passi.
"Caspita, è Natalia!" si allarmò Evelyn, catapultandosi fuori dal letto per rivestirsi.
"Come 'è Natalia'?! Hai appena detto che..."
"Avanti, vestiti!" gli disse cercando di non farsi sentire dalla coinquilina inattesa, "Chi altri può essere se non lei, dai muoviti!".
"Tranquilli! Me ne sto andando in camera mia a prendere il cellulare che ho involontariamente lasciato qui!" si sentì proprio fuori dalla porta della stanza di Evelyn.
"Santi numi, santi numi, santi numi!!" sussurrò nervosamente Evelyn non riuscendo a trovare il lato davanti della canotta.
"Ecco, l'ho preso. In cucina c'è la colazione! Fate piano, me ne vado. Me ne sto andando!" recitò Natalia.
Non fare rumore? Piano fallito, probabilmente avevano appena svegliato l'intero condominio in quella rincorsa alla ricerca ognuno dei propri vestiti. Alle ultime parole di Natalia, Shannon non poté evitare di ridere.
"Sto per chiudere la porta!" e Natalia se ne andò.
Un respiro di sollievo.
"Menomale. Sai che imbarazzo se fosse entrata?"
"Beh, hai un'amica che esce per andarti a prendere la colazione. Io apprezzerei."
"Il cellulare, la colazione e quant'altro sono scuse. Credimi, conosco i miei polli. Come hai potuto vedere è capace di andarsene dal negozio per venire qui a curiosare."
Evelyn si infilò i jeans.
"Ma non sarebbe Natalia altrimenti." sorrise infine.
"Si preoccupa per te, io apprezzerei anche questo." disse Shannon indossando la felpa.
"Avrebbe ragione di farlo?" scherzò Evelyn uscendo dalla stanza, seguita da lui.
"Può darsi." e le baciò la guancia.
Dopo colazione Evelyn si fece accompagnare in città.
Voleva fare un giro, come non faceva da un bel pò. Los Angeles era di certo caotica ed inquinata, ma sapeva anche essere accogliente e piacevole per una ragazza di 27 anni, innamorata, felice. Shannon fermò la macchina a pochi passi da Vine Street, e lì lasciò Evelyn dopo varie raccomandazioni.
"Ci vediamo stasera. Non farò tardi prometto." e dandogli un ultimo bacio scese dalla macchina chiudendone la porta.
Guardò Shannon allontanarsi e perdersi nel traffico. Aveva ricevuto una telefonata da parte di Jared che sembrava piuttosto urgente quindi non poté rimanere con lei. Evelyn non voleva certo essere un peso per la sua carriera, lo lasciò andare con la promessa di raccontarle tutto la sera stessa. Shannon non aveva perso l'occasione per chiarirle come sarebbe andata la serata, strappandole una risata.
Si voltò dall'altra parte. Un lungo marciapiede davanti a lei.
Euforia. Le strade, le persone, le vetrine, il continuo andirivieni delle automobili. Era tutto uguale, come lo era sempre stato, ma era meraviglioso.
Amava la sua città.
Amava il suo lavoro, la sua vita.
Amava chi le stava attorno. Come mai prima.
Camminò lungo tutta Vine Street svoltando a sinistra prendendo Hollywood Boulevard. Leggeva i nomi di attori, registi, cantanti sulle stelle impresse, come se quella fosse per lei la prima volta lungo il viale. La prima volta della sua nuova vita.
Si.
Si, si era promessa una nuova vita. Voleva cambiare, dentro e fuori. Più di quanto Shannon l'avesse già cambiata. Lui ci era riuscito, aveva tirato fuori il meglio da lei; se lo ripeteva sempre, ogni volta che si svegliava accanto a lui, ogni volta che apriva la porta e lo vedeva lì, davanti a sé, dove spesso e volentieri l'aveva rifiutato in passato.
Il passato? Basta pensare al passato, basta pensarci. Il passato ora non aveva più alcun valore. Alcuno. Ne per lei, ne per lui.
Ora Evelyn aveva soltanto due cose da fare: la prima era svuotare il portafoglio pieno che c'era nella sua borsa rilassando i nervi con un pò di sano shopping. La seconda era pensare a quale genere di alcolico portare quella sera a casa di Shannon. Giusto per divertirsi un pò.
Bourbon? Troppo sofisticato. Jack Daniels? No, sarebbe stata già fin troppo ubriaca dopo solo il secondo shot. Vodka alla menta? A Shannon piaceva, ma lei odiava la menta. Un classico champagne? Uhm, aveva già inebriato qualcuna delle loro migliori serate. Ci avrebbe pensato.
Proprio mentre stava per entrare da Topshop sentì il Blackberry squillare.
Un sms. Sorrise quando lesse il mittente sul display.
"Ho una novità"

Evelyn ridacchiò scuotendo la testa. Una novità? Shannon aveva una novità ogni giorno, lui era sempre pieno di 'novità' imprevedibili.
Il telefono cinquettò ancora.
Un altro sms.
"Ti amo."
Ma quella non era di certo la novità.
Evelyn sentì il cuore farle un triplo avvitamento. Accidenti, quelle due semplici parole...
-Wow.-
Rimise il telefono nella borsa e cominciò a cercare il vestito adatto per la serata, non vedendo già l'ora di indossarlo.

Al prossimo capitolo, baci! Flychick :)
  
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