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Autore: Giusy Gagliardi    28/08/2013    1 recensioni
La mattina mi svegliai con una strana sensazione, i bambini non si erano ancora svegliati, ed erano le dieci di mattina. Mi alzai preoccupata e quando raggiunsi le loro camerette …
“Peeta! Peeta i bambini… non ci sono!” non riuscivo a pensare, capivo solo che i miei figli erano scomparsi, non sapevo dov'erano, né se stessero bene.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Haymitch Abernathy, Katniss Everdeen, Nuovo personaggio, Peeta Mellark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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L’ultima volta …



Katniss




Erano ormai passati 11 anni dalla fine degli ultimi Hunger Games, eppure il pensiero di dover perdere i miei figli in quegli stupidi giochi mi tormentava ancora di notte. Mi svegliavo di soprassalto ogni sera, e andavo a controllare che i miei figli stessero bene, non riuscivo neanche solo a pensare di poterli perdere, Willow la femmina, aveva gli occhi azzurri e i capelli castani, Peter, il maschietto, aveva gli occhi grigi e degli splendidi capelli biondi, aveva preso tutto dal padre, tranne naturalmente gli occhi. Anche quella sera il pensiero di poterli perdere mi svegliò di soprassalto; mi alzai dal letto matrimoniale e andai nelle loro rispettive stanzette. Dormivano come degli angioletti, inutile negare che li amavo troppo, così come Peeta, erano i nostri duo gioielli; da giovane non credevo sarei davvero riuscita ad amare dei bambini così piccoli, ma in realtà loro erano tutta la mia vita.
Tornai a dormire e trovai Peeta sveglio.
“Che succede, ancora quegli incubi?” mi chiese.
“Sì, ma stanno bene, fortunatamente.” gli risposi.
“Gli Hunger Games sono finiti, se continui ad alzarti di notte mi farai spaventare, sono seriamente preoccupato.”
“Non devi, sto bene, davvero. E’ solo che … ecco … ogni tanto continuo a rimuginare il passato, non voglio perderli come ho perso-“ mi si fece un groppo in gola, “sai, non è stata per niente una bella esperienza.”
“Vieni qui.”
Senza pochi complimenti lo raggiunsi, lui mi prese tra le sue braccia e mi accarezzò i capelli come faceva sempre; questo suo gesto mi rincuorava sempre, mi tranquillizzava, perché sapevo che lui era lì a proteggermi.
“Peeta… scusami.” Gli dissi.
Lui mi baciò i capelli, e mi sussurrò : “Non devi, sai che io ci sono sempre per te.”
“Sì.”
Ci addormentammo ancora abbracciati. La mattina mi svegliai con una strana sensazione, i bambini non si erano ancora svegliati, ed erano le dieci di mattina. Mi alzai preoccupata e quando raggiunsi le loro camerette …
“Peeta! Peeta i bambini… non ci sono!” non riuscivo a pensare, capivo solo che i miei figli erano scomparsi, non sapevo dov’erano, né se stessero bene. Ero solo preoccupata e in ansia. Peeta accorse in mio aiuto immediatamente.
“O mio dio, i bambini.”
Iniziai a piangere disperatamente, il mio incubo peggiore si era realizzato, mi avevano portato via i bambini.
Iniziammo a cercarli, forse erano andati a fare una passeggiata, ma dopo ore di ricerche non trovammo nessuno. Tornai a casa e mi accasciai sul divano, iniziando a piangere come una fontana. Peeta mi abbracciò e, anche se non vuole ammetterlo, sono sicura che iniziò a piangere anche lui. I nostri figli erano spariti, ma vi assicuro che quella era una sensazione peggiore di averli persi durante gli Hunger Games, un attimo prima erano nelle loro stanze, che dormivano come degli angioletti, e l’attimo dopo erano scomparsi, senza un apparente motivo.
Quando decidemmo di chiamare la polizia, qualcuno bussò alla porta. Inutile dirvi che il mio cuore batteva a mille. Andai ad aprire, e trovai due bambini, sorridenti e felici alla porta della nostra casa.
Li abbracciai talmente forte, che li avevo quasi strangolati, lo stesso fece Peeta.
“Dove siete stati?” chiesi con voce tremante. “Vi abbiamo cercato disperatamente.”
“Eravamo con zio  Haymitch, mamma, oggi dovevamo andare al parco con lui.”disse Willow, porgendomi un sorriso sgargiante.
“Hey Peeta, Katniss, cosa vi è successo?” Chiese Haymitch.
“Haymitch, credevamo si fossero persi, io … non… erano con te?” chiesi.
“Certo, ve lo avevo detto ieri, che li avrei portati un po’ al parco, ma … dove credevate fossero?” mi rispose.
“Noi … io … te lo spiego più tardi, grazie di tutto.” Gli dissi, e chiusi la porta.
“Mamma, papà, cosa è successo? Mamma perché stai piangendo?” chiese Peter.
“Niente bambini. Si è fatto tardi, andate a letto.” E baciai entrambi sulla fronte.
Quando salirono in stanza, abbracciai Peeta, e piansi disperata tutte le lacrime che avevo tenute represse per gli Hunger Games. Lui mi accarezzava i capelli, credo fosse stato l’ultimo giorno in cui avessi pensato agli Hunger Games.




SPAZIO AUTRICE :)

Salve a tutti, questa è la mia primissima storia, l'ho fatta su Hunger Games perchè è stato il primo dei libri che ho letto ad avermi appassionato tanto. Spero di trovare delle recensioni, anche negative, in modo da capire dove sbaglio e migliorare, grazie a tutti per l'attenzione.
  
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