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Autore: _Pandora_    28/08/2013    3 recensioni
"Si accorse che il suo corpo era più pesante del solito, in particolare il suo petto.
Rallentò la sua corsa e abbassò lo sguardo per cercare di capire cosa fosse quella pesantezza.
E si fermò del tutto.
Vedendolo fermo in mezzo al campo, i suoi compagni cominciarono a preoccuparsi.
-Kirino, tutto ok?- domandò Endou, rompendo l’innaturale silenzio che si era creato.
Mai l’avesse fatto.
Kirino lanciò un gridolino stridulo, facendo spaventare la metà dei suoi compagni.
Poi corse via, diretto non si sa bene dove."
[RanMasa]
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Kariya Masaki, Kirino Ranmaru, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Gender Bender, Incompiuta
- Questa storia fa parte della serie 'TakuRanMasa ♥'
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Mixi Max
-RanMasa-


Una giornata come tante altre, un pomeriggio come tanti altri, un allenamento come tanti altri…
Kirino sbuffò, possibile che fosse sempre tutto così monotono?
Mai una volta che accadesse qualcosa di interessante o avvincente, mai una volta che succedesse qualcosa di scioccante o esilarante.
Era sempre tutto uguale.
Rise tra sé e sé, riflettendo che ciò di cui si lamentava non aveva senso.
Doveva essere felice di quel periodo di pace, dopo tutti i problemi passati a causa dei viaggi nel tempo.
E invece si annoiava.
Forse era diventato avventura-dipendente o qualcosa di simile, il che era strano visto che si trattava di lui e non di un tipo eccentrico e instancabile come Tenma.
-Kirino, concentrati!- gli urlò Shindou, correndogli incontro con l’intenzione di ingaggiare con lui un uno contro uno.
Kirino riportò l’attenzione sulla partita.
I membri della Raimon erano stati equamente divisi in due squadre, ognuna delle quali disponeva dello stesso numero di giocatori capaci usare il Mixi-Max, e adesso si stavano affrontando: era la terza partita, quella decisiva.
Tali giocatori dovevano mantenere lo stato di Mixi Trans per tutta la durata della partita.
Sfortuna aveva voluto che finisse contro Shindou.
Fece spallucce.
Poco male, almeno avrebbe potuto sfidarlo apertamente.
C’era sempre stata una sottile rivalità tra lui e Shindou, ma era sempre rimasta nascosta a causa della forte amicizia che li legava.
Ora poteva finalmente farla venire alla luce senza farsi troppi problemi.
Si mise in posizione, Shindou ormai era a pochi metri da lui, gli sarebbero bastati pochi secondi per scartarlo con la velocità di Nobunaga.
Doveva agire in fretta.
Usò la sua Hissatsu, “La Flamme”, e fu più veloce del suo migliore amico: la palla era sua.
Poi però accadde qualcosa.
Qualcosa di inaspettato.
Decisamente inaspettato.
Si accorse che il suo corpo era più pesante del solito, in particolare il suo petto.
Rallentò la sua corsa e abbassò lo sguardo per cercare di capire cosa fosse quella pesantezza.
E si fermò del tutto.
Vedendolo fermo in mezzo al campo, i suoi compagni cominciarono a preoccuparsi.
-Kirino, tutto ok?- domandò Endou, rompendo l’innaturale silenzio  che si era creato.
Mai l’avesse fatto.
Kirino lanciò un gridolino stridulo, facendo spaventare la metà dei suoi compagni.
Poi corse via, diretto non si sa bene dove.

-Ma che gli è preso?- Tenma inarcò un sopracciglio.
-Oh? Forse credo di capirlo- mormorò Taiyo, attirando l’attenzione su di sé.
Incrociò le braccia al petto e mise in evidenza il seno prosperoso.
Aspetta, il seno?!
Le reazioni a tale vista furono varie: alcuni si voltarono arrossendo bruscamente, altri presero a sanguinare copiosamente dal naso, la più significativa di tutte fu quella di Nishiki che esclamò un –Tu sei una donna!?- che si sentì in tutto il quartiere.
L’arancione assottigliò lo sguardò –E me lo chiedi?- ribatté scocciato.
-Ma…!-
Intuendo che stesse per scoppiare una rissa, Fey si affrettò a calmare gli animi –Evidentemente rimanere nello stato di Mixi Max molto a lungo ha conseguenze impreviste. A me stanno crescendo le zanne…- spiegò, facendo poi delle smorfie per far vedere i canini affilati.
-In questo caso ragazzi smettete subito di usare il Mixi Max-
Tenma aggrottò le sopracciglia –Veramente io l’ho fatto appena Kirino-senpai è corso via, però…-
-Tranquilli ragazzi, di sicuro è solo una cosa temporanea- insistette Fey –Prima o poi torneremo normali-
-Prima o poi… Non è un po’ vago?- domandò Shindou.
-Concentriamoci sul trovare Kirino, poi penseremo al resto- propose Endou.
 
Kariya aveva cercato dappertutto, ripeto DAPPERTUTTO, ma del senpai non aveva visto neppure l’ombra.
Dove diavolo s’era andato ad infilare?
Comunque questa cosa del Mixi Max era tanto assurda quanto esilarante.
Una mezz’ora senza interrompere la trasformazione e ora Taiyo era una donna, Fey un mezzo dinosauro e Tenma era un biondo naturale.
Ridacchiò.
Doveva assolutamente trovare il Senpai, ci sarebbe stato da morir dal ridere.
Perso nei suoi pensieri, sentì a fatica dei singhiozzi.
Poco sicuro di aver sentito bene, si fermò e attese in silenzio.
E li sentì di nuovo, quei mugolii soffocati.
Si guardò intorno confuso e capì che venivano dal magazzino delle scope.
-Kirino-senpai, è qui dentro?- domandò aprendo la porta di scatto.
Di tutta risposta quella si richiuse con la stessa velocità rischiando di tranciargli il naso.
Sentì il clic della serratura che scattava.
-Ehi! Faccia attenzione!- esclamò arrabbiato, convinto di averlo trovato.
-Vattene via Kariya!-
Appunto.
Oh, che seccatura!
Tutto si aspettava tranne che trovarlo in clausura in uno sgabuzzino.
Così non era affatto divertente.
-Kirino-senpai, esca! La stanno cercando tutti!- esclamò con il solito tono apatico.
-Non voglio-
Kariya si infilò le mani in tasca, ce ne sarebbe dovuto di tempo –Avanti, non faccia i capricci!-
-Sparisci rompiscatole-
Tch, rompiscatole?
Ma se era lui quello che stava creando problemi!
Si appoggiò spalle alla porta con fare stanco e annoiato –Kirino-senpai, so cosa le è successo- cominciò a dire –Non si preoccupi, non è l’unico: è successo anche a Taiyo e agli altri-
Attese qualche secondo.
Vedendo che non c’era nessuna reazione si lasciò cadere seduto, e immaginò che il suo senpai fosse nella stessa identica posizione.
Ci sarebbe voluto parecchio tempo per farlo uscire, decisamente.
-Non è una cosa definitiva. Fey ha detto che basterà aspettare un po’ e poi tornerà normale-
Sentì un lieve clic, la porta si aprì leggermente.
Si tirò avanti per non cadere e si voltò verso quel minuscolo spiraglio.
-Dici sul serio?- mormorò Kirino affacciandosi leggermente.
Il cuore di Kariya perse un battito.
“C-Che… Che diavolo…!? E’ sempre stato così carino?”
Il faccino di Ranmaru era arrossato e bagnato per colpa del pianto, ma incredibilmente dolce e invitante.
La voce era femminile e sensuale.
Per di più, siccome era inginocchiato per terra e sporto in avanti, Kariya poteva vedere benissimo il seno prosperoso.
-Kariya…?- insistette.
Il turchese si riprese dallo stato confusionale nel quale era entrato.
-C-Certo, sono sincero!- esclamò, rischiando di mordersi la lingua.
“Riprenditi Kariya, non hai tempo per fare apprezzamenti. Ora devi semplicemente portarlo fuori di qui”
Portarlo fuori di qui… Era questo che doveva fare, no?
Ma… Perché farlo uscire?
Per lui era meglio se rimaneva in quello sgabuzzino, lontano da sguardi indiscreti.
Infondo… In quel modo era tutto per lui, no?
-Finché non torna normale, c’è qualcosa che può fare senza problemi anche con questo corpo- mormorò, sorridendo sinistro.
Kirino lo guardo confuso.
Kariya entrò insieme a lui nello stretto magazzino e si premurò di chiudere a chiave la porta.
Fatto ciò si accucciò davanti al suo senpai e… Lo baciò.
Preso così alla sprovvista, il rosa (o meglio la bionda) non poté ribellarsi.
Vedendo che non opponeva resistenza, il turchese approfondì il bacio e infilò la lingua nella bocca della compagna.
Fu un bacio che non aveva nulla di casto.
Kariya interruppe il contatto solo quando fu a corto di fiato.
-K-Kariya…- mormorò Kirino ansimando.
La sua voce spezzata e il suo volto arrossato non fecero che aumentare il desiderio del più piccolo.
Senza aspettare un secondo infilò le mani sotto la maglia della bionda, e fu ben felice del fatto che non si fosse nessun fastidioso reggiseno a impedirgli di toccarla.
Prima che potesse fare qualcosa però Ranmaru lo bloccò –N-Non qui…- mormorò, poco combattiva, quasi consapevole di non poter far nulla per fermarlo –Se ci vede qualcuno…- insistette.
-Di che si preoccupa? Ora lei è una bella bionda sconosciuta, l’unico che può aver problemi sono io-
-M-Ma…-
Masaki soffocò le sue lamentele con un bacio.
Le sfilò la maglietta, interrompendo il contatto con le sue labbra solo per un istante, e la lanciò via.
Insieme ad essa, sparirono anche gli occhiali.
Stava di nuovo per toccarla quando venne fermato.
Si trattenne dal tapparle la bocca e avventarsi su di lei senza ritegno.
E non se ne pentì.
-Vedi di non mettermi incinta- lo minacciòla senpai, mostrando un sorriso beffardo.
Sorrise anche lui –Non si preoccupi senpai, se mai dovesse avere un bambino a causa mia non mi tirerò indietro- disse canzonatorio, poi aggiunse –A patto che lei mi ricompensi nel giusto modo…-
E finalmente poté toccarla, baciarla, farla gemere di piacere.
Farla sua.






.: Angolo dell'Autrice :.

Rieccomi!
Sto tornando in partita, eh?
Ho scritto alcune shot e pian piano le pubblicherò tutte, dovete solo darmi tempo.
Visto che tempo addietro ho scritto una TakuRan un pò spinta ma fortemente implicita, stavolta toccava alla RanMasa.
Ho finalmente aggiornata la serie "TakuRanMasa" e ne vado fiera *sisi*
Ora vado a mangiare, badate però che mi farò sentire spesso.
Baci

_Pandora_
  
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