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Autore: sweet_sherys    03/03/2008    0 recensioni
Questa è una famiglia tradizionale giapponese composta da Akemi una splendida geisha sposata con un uomo benestante di nome Shinichi. Hanno 2 figli Shinji un ragazzo molto educato iscritto alla scuola privata e Sakura figlia minore. Sakura è uno spirito libero e non vuole diventare una geisha come sua madre. La famiglia Kobayashi ha un educazione ed una cultura molto rigida, solo ke Sakura quando diventerà adolescente combinerà un grande guaio che cambierà per sempre la sua vita e tapperà le ali della sua libertà...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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capitolo I - Parlami del tuo futuro Questa è una famiglia tradizionale giapponese composta da Akemi una splendida geisha sposata con Shinichi, un uomo proveniente da una famiglia facoltosa che ha avuto in eredità una grande fortuna dai nonni. Hanno 2 figli Shinji (9 anni) un ragazzo molto educato rispettoso della famiglia e Sakura (7 anni) figlia minore. Sin dalla nascita il destino di Sakura era stato scritto anzi imposto dai suoi genitori, in particolare dalla madre, cioè diventare una geisha. Sin dall’ infanzia dei due figli, la famiglia Kobayashi si recava per le vacanze nel villaggio Kawamizu, un villaggio situato nell’est del Giappone in cui si dedicavano alla meditazione, imparavano a rastrellare i giardini zen ed erano in contatto diretto con la natura. I giorni trascorrevano felicemente, i ragazzini andavano benissimo a scuola, prendevano ottimi voti quando Akemi e Shinji decisero di mandarli in una scuola privata per migliorare la loro educazione. -Sakura, Shinji è arrivato il momento di elevare il vostro livello culturale. Vostro padre ed io abbiamo deciso di iscrivervi ad una scuola privata, oggi pomeriggio verrà a farci visita il direttore della scuola per conoscervi e in seguito dovrete sostenere un esame per accedervi. E’ pomeriggio, i due ragazzini stanno svolgendo i compiti nelle loro camere, quando odono il suono del campanello. La bambina Sakura guarda di nascosto da una fessura della porta scorrevole chi fosse arrivato e corre subito da Shinji. -Shinji,Shinji! Bisbiglia Sakura -Dimmi piccola Sakura cosa c’è, ti hanno sempre insegnato a bussare prima di entrare.. non imparerai mai -scusami tanto fratellone, volevo dirti che è arrivato il direttore della scuola privata! -come? Di già e perché non sei ancora pronta? Corri a indossare il kimono, fatti aiutare da Masumi, la nostra domestica, e fai in fretta perché tra poco i nostri genitori ci chiameranno e ci presenteranno al direttore Jinzaburo. -si Shinji ci vado immediatamente ma vorrei chiederti una cosa.. perché il mio destino è scritto, perché devo diventare una geisha e il tuo destino è diverso dal mio? Perché a te non i nostri genitori non hanno comandato niente e non hanno scritto un futuro? -tu credi? Rispose Shingi. Tu sai benissimo che discendiamo da una famiglia facoltosa e tradizionale. Ai maschi della famiglia è segnato un altro compito.. dobbiamo eccellere in tutte le materie, studiare studiare e ancora studiare per diventare i migliori del paese, dobbiamo essere conosciuti per le nostre buone azioni.. io per esempio so già che all’università prenderò la facoltà di medicina e diventerò il medico più famoso del paese! Adesso va a cambiarti Sakura. Mentre Shinji mi parlava del suo futuro aveva un’espressione serena, tranquilla e io non sapevo se quell’ espressione era ciò che voleva trasmettermi o invece fosse rassegnazione e dedizione, infondo i nostri genitori avevano scritto anche il suo destino. -Masumi! Masumi! Vieni qui per favore, corri! -perché gridi piccola Sakura! Rispose Masumi -Aiutami per favore, è arrivato il direttore Jinzaburo e tu devi aiutarmi a mettere il kimono! Intanto nella stanza da the, Akemi e Shinichi stavano parlando con il direttore Jinzaburo della loro famiglia facoltosa e del desiderio di iscrivere i propri figli alla scuola privata. -devo dire che la vostra è proprio una bella casa! esclamò il direttore Jinzaburo. –e lei Signor Kobayashi è stato veramente fortunato a sposare una bellissima geisha come sua moglie che sa servire il the divinamente! -la ringrazio direttore Jinzaburo, per me è un onore ospitarla nella nostra casa. Penso che sia arrivato il momento di presentargli i nostri figli Akemi! -Masumi, su vai a chiamare Shinji e la piccola Sakura! Disse Akemi rivolgendosi a Masumi che era inginocchiata in un angolo della camera attendendo ordini. Masumi chinò la testa e si alzò discretamente uscendo dalla stanza. -Eccoli lì i vostri figliuoli! Disse il direttore Jinzaburo Appena detto questo Shinji e Sakura fecero un inchino verso il direttore e si accomodarono al tavolo da the. -signor direttore le presento Shinji, il primogenito ed ecco anche la piccola Sakura. -piacere di conoscerla! Risposero in coro i due ragazzini -bene bene allora penso che i vostri genitori vi abbiano parlato della mia scuola ed educazione rigida che impone e anche da quanti secoli ha istruito i ragazzi più facoltosi della città. Disse il direttore e continuò – saprete anche che bisogna superare un esame per accedervi e che non è per niente semplice. -la piccola Sakura ed io sappiamo che non è semplice accedervi e che l’esame sarà duro ma ce la metteremo tutta perché non vorremmo mai deludere i nostri genitori! Rispose Shinji e Sakura annuì facendo un cenno con la testa. -penso di aver detto tutto e non aver tralasciato alcun particolare, direi che si è fatto tardi, devo andare, l’autista mi aspetta! -è stato un piacere conversare con lei, spero che ciò avvenga molto spesso in futuro! Disse Akemi al direttore mentre gli rivolgeva un inchino. -certamente! Come potrei rinunciare all’accoglienza di una vera geisha! Ormai non ce ne sono più come una volta! Rispose il direttore mentre si avvicinava alla porta d’ingresso con Masumi che gli faceva strada. -ah dimenticavo! Aggiunse il direttore – l’esame è previsto per la fine della settimana, esattamente sabato pomeriggio! E andò via. Mancavano 5 giorni, ne sono passati già 2 e i ragazzini erano concentrati nello studio, ognuno chiuso nelle proprie camere. -è arrivato il grande giorno! Disse Akemi -la vita è piena di esami e adesso eccone un altro, infondo riguarda anche noi e l’educazione che abbiamo impartito ai nostri figli! Ribadì Shinichi Le ore trascorrevano i due ragazzini stavano svolgendo la prova d’esame e Akemi tratteneva a stento la sua impazienza nel sapere i risultati delle prove mentre Shinichi era visibilmente tranquillo e non trapassava dal suo volto neanche un secondo un espressione di ansia. Finalmente a casa. I due ragazzini arrivarono a casa accompagnati dal direttore Jinzaburo e corsero subito nelle proprie stanze stupendo la loro madre che si aspettava almeno una parola su l’esito dell’ esame. Ad un tratto entra il signor Jinzaburo che chiese di poter parlare sia con Akemi che con Shinichi. I genitori allora invitarono il direttore nella stanza da the e si accomodarono attorno al tavolino. -ho voluto venire di persona a darvi l’esito degli esami dei vostri figli. La situazione è singolare, per quanto riguarda vostro figlio Shinji non ho nulla da dire ha superato col massimo dei voti l’esame ed è ufficialmente ammesso nella mia scuola privata, mentre per la piccola Sakura.. non so come dirvelo, non ha superato l’esame e non si è sforzata nemmeno di provarci dato che ha lasciato il foglio del suo esame in bianco, non ha scritto niente a parte il suo nome e ciò mi ha stupito molto. Allora le ho domandato se sapeva che oggi ci fosse stato l’esame, se mi avesse risposto che si era dimenticata, le avrei fatto riprovare l’esame ma mi ha risposto che lo sapeva. Allora le ho chiesto i motivo per il quale ha lasciato il foglio in bianco e non mi ha voluto rispondere. A quel punto non mi è rimasto che applicare la regola del nostro istituto e non ammettere la piccola Sakura nella mia scuola. Adesso posso andare, ho detto quello che avevo da dirvi. -vuole una tazza di the signor Jinzaburo? -no, la ringrazio, sarà per la prossima volta. Ora vado di fretta. È molto tardi -signor Jinzaburo! Esclamò con voce ferma Shinichi –non so come sia potuto accadere mi scuso da parte di Sakura! Dopò ciò si salutano con un inchino e il direttore si avvia verso la sua auto. Già per la prima volta ne cuore di Shinichi la piccola Sakura non esisteva più, esisteva solo Sakura. -chiamatemi immediatamente Sakura! Urlò Shinichi –la voglio qui! Ora! Le urla si sentivano per tutta la casa, erano arrivate fino in camera di Sakura che si avviò verso la camera da the insieme a Shinji. -eccoti qui finalmente Sakura! Andate via tutti! Shinji, Akemi e anche tu Masumi, fuori tutti! Urlò Shinichi. -Avvicinati Sakura! Disse Shinichi. Sakura si avvicinò e ricevette uno schiaffo che le fece perdere l’equilibrio e la fece cadere sulle sue stesse ginocchia, dopo di che Shinichi lasciò la stanza e lei rimase in quella posizione per molto tempo con le lacrime agli occhi e la testa china verso il pavimento..in quei momenti non poteva guardare in faccia nessuno della famiglia, perché aveva recato a tutti un disonore. Dopo una mezz’ ora entrò nella stanza da the Akemi e Sakura non appena si accorse della sua presenza si girò dandole le spalle e si abbasso il kimono nella parte superiore scoprendo in questo modo le spalle. Akemi a quel punto prese un bastone e cominciò a picchiare sulle sue spalle. -tu non immagini quanto detesto questo momento! Disse Akemi rivolgendosi a Sakura che si lamentava ad ogni colpo ricevuto. –purtroppo sai come vanno queste cose, hai disonorato la famiglia, hai deluso tutti noi, avevamo fiducia in te e in tuo fratello allo stesso modo e tu cosa fai? Ripaghi così tutti i nostri sacrifici? Sakura continuava ad urlare dal dolore e non capiva ancora se il dolore più grande era quello fisico o quello di aver deluso per la prima volta i suoi genitori. Dietro la parete della stanza da the c’era Shinji che piangeva e soffriva sentendo le grida di dolore di sua sorella. Questa tortura per Sakura era durata il tempo di 50 frustate dopo ciò Akemi prende in braccio Sakura e la mette nel letto, ormai esausta. Passano i giorni, Shinji è splendido nella sua divisa blu scuro con lo stemma della scuola Jinzaburo, mentre Sakura riprendeva la scuola pubblica, ormai non poteva più tentare di rifare l’esame, forse avrebbe nuovamente lasciato il foglio in bianco, però più avanti quando avrebbe frequentato le superiori, con una maggiore coscienza avrebbe potuto rifare l’esame per accedervi ma adesso era troppo presto.
  
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