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Autore: LunaNera17    03/03/2008    3 recensioni
Una brevissima one shot, incentrata sulla coppia Ron/Hermione... la mia prima fanfiction in assoluto! *.* fatemi sapere se vi piace..
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lettera

Seduta di fronte al camino, sento il tepore del fuoco che mi scalda il viso, lo
scoppiettio allegro delle fiamme che danzano instancabilmente e si intrecciano tra loro; e dolci ricordi mi tornano in mente, momenti felici passati con le persone che più amavo. Ed ecco che l’immagine di quella sala, in cui trascorsi tanti e tanti pomeriggi, studiando ma anche ridendo e scherzando, mi torna davanti agli occhi, vedo un ragazzino dal viso furbo spruzzato di lentiggini, dai capelli rossi e ribelli e gli occhi color nocciola, così profondi ed espressivi. E lo vedo mentre mi osserva, mentre mi implora di aiutarlo, mentre mi sorride dopo la mia risposta affermativa.
Forse non sono mai riuscita a dirtelo, ma adoravo il tuo timido sorriso, che raramente compariva, ma che quando succedeva era brillante come una stella.
Quelli sono stati gli anni più belli e inquietanti della mia vita, ma nonostante la paura che attanagliava i nostri cuori ero felice, felice solo per saperti accanto a me, per poterti vedere e sentire la tua voce calda. Tu eri la mia felicità.
Insieme abbiamo passato dei momenti irripetibili, spero che tu abbia provato le mie stesse emozioni,perché mai ho provato una gioia più grande dello stare con te. E poi in quel giorno di primavera, distesi sul prato e circondati dalle margherite, ricordo quell’improvviso silenzio e il tuo sguardo intenso, e due parole sole, dopo un tenero bacio: “Ti amo”. Quelle poche lettere sono bastate per farmi traboccare il cuore di Felicità, quella pura, vera e autentica. Si, ti amo anch’io, tesoro, ti amo, tantissimo, più di quanto tu possa immaginare. In quel momento toccai il cielo con un dito…
Ma non ti ho mai perdonato per quello che hai fatto, neanche per un secondo. Un giorno mi dicesti che non mi avresti mai fatto soffrire, che non l’avresti mai permesso, perché vedere una lacrima sul mio viso era più straziante di qualsiasi altra cosa. Perché non hai mantenuto la promessa? Perché l’hai fatto? Non c’era altra soluzione? Mi sono sentita in colpa, hai sfaldato il mio cuore in tante piccole schegge, come un vetro frantumato, e poi le hai calpestate ancora e ancora. E quell’ultimo sguardo, così carico di emozioni, diceva chiaramente che non ti eri pentito, che stavi facendo ciò consapevolmente, che non ci sarebbe stata via di ritorno.
Io, la ragazza intelligente e arguta, sempre attenta a tutto ciò che mi succedeva attorno, per un attimo mi distrassi, e subito una luce verde mi abbagliò. E’ stato in quell’istante che ti ho odiato con tutta me stessa, non appena ho visto il tuo corpo gettarsi davanti al mio per proteggermi, e i tuoi occhi lentamente spengersi, non prima di avermi guardata un’ultima volta. Giuro, ho urlato al vento, ti ho odiato per il male immenso che mi stavi facendo, ti ho insultato, ma mai come in quel momento ti ho amato tanto.
Mi passo una mano rugosa tra i capelli bianchi, cerco di alzarmi, ma le mie fragili gambe oramai non reggono peso; la vecchiaia ancora una volta si fa sentire. Mentre mi risiedo un lieve gemito sfugge dalle mie labbra, una vertebra scricchiola pericolosamente ad ogni movimento più brusco.
Per fortuna mia nipote sta dormendo placidamente nella sua cameretta e non ha sentito nulla. Sai è ancora piccola, compirà tra qualche giorno un anno. La figlia di mia figlia. E’ molto buffa, da quando è nata ha sempre avuto una cascata di capelli rossi fiammanti e il nasino all’insù. Non so se sarò ancora viva quando diventerà più grande, così da raccontarle, come ho sempre fatto con sua madre quando ancora era bambina, di suo nonno e di che grande persona fosse. Peccato tu non abbia potuto conoscere nessuna delle due, le avresti amate. Ma quando il tuo cuore ha cessato di battere la mia piccola bambina aveva solo un mese di vita nel mio grembo, e nessuno ancora sospettava della sua esistenza.
Chissà dove sono Harry e Ginny ora. So che si sono sposati e hanno vissuto felicemente, ma il dolore per la tua morte ci ha separati. Entrambi hanno cercato di consolarmi dopo quel tragico giorno, sebbene anche i loro animi fossero devastati, ma ho sempre scorto nei loro occhi un’ombra di accusa, che non ho saputo sopportare.
Magari sono lì con te, oppure sono ancora quaggiù, anche se sono convinta che in qualunque luogo si trovino, siano insieme. Non ti preoccupare Ron, presto ti raggiungerò ed anche noi saremo uniti come loro, ma questa volta per sempre.
Amore mio, aspettami con fiducia, e dovunque ti trovi veglia sempre su di me, sto arrivando da te.
Tua Hermione




E' la mia prima fanfiction, l'ho scritta circa un paio di anni fa, quando ancora non sapevo la fine della saga... abbiate pietà con i commenti ;-) Kia

  
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