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Autore: frencia92    28/08/2013    5 recensioni
Un grave incidente porta Gibbs in coma, il suo spirito vaga tra passato, presente e futuro riscoprendosi diverso, cambiato dagli eventi della sua vita. Affronta un 'mondo parallelo' in cui lui non c'è più e vede come la vita degli altri sia diversa da ciò che si aspettava...
Tony è il caposquadra con Ziva e McGee, Kate è viva e lavora per Jenny a Los Angeles...
Spero di avervi incuriosito..!!! ♥
*titolo tratto dalla 200° puntata!!
TIVA/MCABBY
Genere: Drammatico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leroy Jethro Gibbs, Un po' tutti, Ziva David
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Only TIVA '
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Una giornata come le altre: casi da risolvere, sparatorie, scapellotti... le solite cose.
Torna stanco a casa dopo aver chiuso un caso complicato durato quattro giorni.
Sta raggiungendo casa sua quando si accorge di essere seguito 
'Ecco, ci mancava solo questa...!!' pensa al limite della pazienza.
 Non è molto lucido, per seguire il caso non aveva dormito, nonostante le proteste di Tony che chiedevano almeno un'ora di riposo 'DiNozzo aveva ragione... avremmo dovuto riposare. Ora cosa faccio?' le sue stesse idee lo confondono.
Perso nei suoi pensieri, non si accorge subito che l'auto dietro di lui aumenta la velocità, smette di pensare quando dallo specchietto retrovisore vede avvicinarsi l'auto ad una velocità folle. Aumenta anche lui la velocità mentre un'idea geniale prende il sopravvento cacciando quello strano timore che cresce nel suo petto.
Prende il cellulare e digita velocemente un numero.
 
"DiNozzo"
"Sei ancora in ufficio?"
"Ehm... si. Sto finendo il mio rapporto, perchè?"
"Un auto mi sta seguendo da un quarto d'ora... rintraccia la mia auto poi scopri chi mi sta seguendo. È una Jaguar XK..."
"COSA??? Ma è l'auto di James Bond ne 'La morte può attendere' del 2002... se riesci, controlla se dalle prese d'aria anteriori escono i missili..."
"DINOZZO?!?! PIANTALA!!! FAI QUELLO CHE TI HO DETTO E SMETTILA DI BLATERARE... SAREBBE GRAVE SE QUELL'AUTO AVESSE A DISPOSIZIONE DEI MISSILI... POTREBBE USARLI SU DI ME!!!"
Tony rimane un attimo spaesato per quelle parole 'Ma... il Capo ha paura?? Sono parole di un uomo spaventato, non di un uomo arrabbiato...' pensa velocemente mentre comincia le sue ricerche.
"CI SONO CAPO!! È un auto rubata... è stata requisita ad un riccone russo che guidava ubriaco... poi la polizia ne ha denunciato la scomparsa circa un'ora fa... è assurdo!!"
"Ottimo, DiNozzo..." 
non finisce la frase, vede l'auto accostargli accanto, il finestrino oscurato si abbassa e ne esce una canna di fucile puntata su di lui. Rimane un attimo sospeso, vede le immagini a rallentatore, come in un film, uno di quei film dove i buoni perdono la vita e i cattivi festeggiano la vittoria... 
Tony dall'assenza della voce del Capo capisce che qualcosa non va...
"Capo? Cosa sta succedendo?"
Il silenzio continua ad ofuscare le loro menti, Tony, allarmato, prende di fretta le chiavi dell'auto e corre giù per le scale ascoltando cosa succede al cellulare
"Gibbs?! So arrivando da te, tieni duro, ti prego!!"
"..temo sia troppo tardi, Tony. Mi dispiace."
Le parole di Gibbs lo bloccano sulle scale, rimane a bocca aperta, sconvolto dal tono disperato e dispiaciuto del suo Capo.
Il terrore prende possesso della sua mente.
Panico totale.
Si lascia scivolare piano a terra, seduto su uno scalino, si sente tremare.
"Gibbs... ti prego, non mollare. Non lasciarmi..."
 
La canna del fucile spara un colpo.
 
Gibbs miracolosamente riesce a schivare il proiettile, ma sbanda sul guardrail del ponte sul fiume Anacostia.
Il guardrail si rompe e l'auto esce di strada, finendo nel fiume mentre l'auto che la seguiva fugge veloce.
 
"Gibbs? Gibbs??"
La voce di Tony si spezza. Improvvisamente perde il segnale del cellulare di Gibbs.
Rimane seduto, immobile, pietrificato dal pensiero che sicuramente è successo qualcosa di grave.
 Si riprende abbastanza per potersi rialzare, senza pensare corre giù per le scale senza quasi rendersene conto. Arriva al parcheggio in un attimo, sale sulla sua auto e parte sgommando.
Ripensa inevitabilmente alle ultime parole di Gibbs.
Sembrava un addio.
 
Corre veloce per le strade fregandosene dei numerosi semafori rossi, arriva all'11th Street Bridge sul fiume Anacostia e si ferma accanto al guardrail rotto. 
In un attimo arrivano i soccorsi, Tony però non li sente.
Nella sua mente regna il caos più totale.
I sensi di colpa si fanno sentire prepotentemente.
'Avrei potuto salvarlo... dovevo fare di più... mi dispiace, Capo...'
 
Tormentato dai suoi stessi pensieri si fa forza ed aiuta i soccorsi.
L'auto viene ripescata dal fiume, all'interno vedono un corpo.
Rimettono l'auto su strada e Tony si avvicina spaventato, apre lentamente la portiera di sinistra vedendo Gibbs, incoscente, seduto con ancora il cellulare tra le mani.
Inghiotte a vuoto, sente un nodo in gola ringrandirsi sempre di più, gli occhi pungono.
Voglia di piangere.
Sente solo questo.
Con molta prudenza prende lentamente in braccio Gibbs, vede il suo viso pallido e smorto, bagnato dall'acqua entrata dal foro sul vetro dello sportello.
Si sente morire appena appoggia due dita sul suo collo... nessun battito.
I medici glielo strappano dalle mani e lo caricano d'urgenza sull'ambulanza diretta all'ospedale.
Rimane immobile con lo sguardo perso nel vuoto mentre sente l'ambulanza sfrecciare. Fissa l'acqua sotto di lui...
"Non morire, ti prego... non morire..!"
Bisbiglia piano. Una preghiera.
Le lacrime iniziano a scendere copiose mentre la pioggia inizia a scendere lenta a bagnarlo, come se il cielo piangesse con lui.
   
 
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