Fumetti/Cartoni americani > TMNT / Tartarughe Ninja
Ricorda la storia  |       
Autore: NanaLattina    28/08/2013    3 recensioni
2012 ... le tartarughe sono appena nate dal mutageno, e Splinter le trova. Così comincia una nuova vita per i nostri quattro mutanti. Dalle immagini di Yinller, una chibi-story. Piccolo esercizio di descrizione.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Donatello Hamato, Leonardo Hamato, Michelangelo Hamato, Raphael Hamato/ Raffaello, Splinter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Angolo img: ( http://yinller.deviantart.com/art/memories-pag-1-365973793 )

Memories

Awake

Un sordo rumore, di vibrazioni cupe, rimbombavano nella testa del topo. Il suo corpo – le mani, il volto, I peli irti sulla schiena, la coda – sembrava non appartenergli. Emise un flebile rantolo, poggiandosi ai muri umidi. La testa girava troppo per permettere a Yoshi di reggersi su quelle nuove zampe. E pensare che fino ad un momento prima era stato un essere umano. Si pulì la pelliccia da un verde viscido. Reggendosi la testa pesante, stava per imboccare un corridoio secondario, poi si accorse di non essere solo.

Un pianto spudorato, esploso dal silenzio all’improvviso, attirò la sua attenzione. Il suo cuore martellò nel petto con apprensione paterna. Vagò con lo sguardo nel buio – che con quegli occhi da roditore non sembrava poi così scuro – e dietro le proprie spalle incrociò le pupille della fonte del pianto.

Quattro cuccioli di tartaruga stavano rannicchiati attorno a frammenti di vetro, sporchi di una fanghiglia verde fosforescente, tra cui l'unico esserino piangente.

Quella piccola tartarughina, la pelle verde chiaro, stringeva le palpebre ed emetteva con quanto fiato avesse nei polmoni una serie di grida di dolore, tremando. Era il più piccolo dei quattro. Al topo parve che, nel riprendere fiato, Michelangelo sembrasse sempre sul punto di soffocare. Si, l’avrebbe chiamato Michelangelo.

La tartaruga più pallida si stringeva nel suo guscio, rannicchiando le lunghe gambe attorno I fianchi, considerato che non riusciva più a nasconderle sotto la placca ossea. Ripeteva in modo ossessivo la tabellina del cinque, con gli occhi cioccolato inondati di pungenti lacrime. Yoshi notò come Donatello trovasse la calma in quella sequenza numerica.

La terza tartaruga si era trascinata con il guscio al muro, lontano dagli altri tre cuccioli. Vagava con lo sguardo, verde vitreo, sul pavimento, dove due rivoli verdi scendevano da sotto i suoi piedi, e sembrava avere la mente vuota e distante e spenta. Il topo si chiese cosa stesse pensando Raphael, sembrava essersi accorto dei suoi sguardi apprensivi e ne sembrava contrariato. Ma perché fissava con occhi di rimprovero, ma non correva a calmare, Michelangelo?

Il più grande era di un bel verde smeraldo, e aveva grandi occhi blu. Si guardava le zampe, incredulo, trattenendo lacrime di paura. Così attratto e spaventato dal suo nuovo corpo, non degnava di attenzione I suoi tre fratelli.

Gli occhi castani del topo scrutarono i cuccioli, cercarono in Leonardo la stessa confusione che provava lui stesso. Michelangelo continuava a piangere, e Donatello a borbottare in modo ossessivo la seguenza numerica.

- Basta - sussurrò Raphael, strisciando vicino a gli altri. Con la zampa accarezzò la testa di Mikey che si calmò sotto quel tocco leggero.

I suoi fratelli alzarono lo sguardo quando ci fu silenzio e si accorsero del topo, che li sovrastava con la sua enorme ombra.

I suoi occhi lampeggiarono di tristezza. “Povere piccole anime” pensò. E tre cuccioli lo guardarono imploranti, quelli di Mikey erano arrossati dal pianto, mentre Donnie smise di sussurrare e velocemente si addormentò, esausto.

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > TMNT / Tartarughe Ninja / Vai alla pagina dell'autore: NanaLattina