Possenti falcate,
dell'anima della notte.
Dinnanzi ai suoi occhi tutto č chiaro.
Avvenimenti, che fa accadere
col suo passaggio.
Una belva che
come un'ombra,
si divincola nel fitto di un sentiero.
Dai suoi fervidi tunnel incandescenti,
guarda, attende la preda.
Corre, si dimena.
Urli la scuotono, come un richiamo.
Si getta nell'inseguimento,
del suo essere.
La sua anima non č pių la stessa.
Nel crepuscolo battente di pioggia,
tutti tornano alla tana.
Lei invece continua,
insofferente.
Cerca qualcosa, un legame.
Nell'abominio disperato,
tagliando il suo fiuto.
Scava,carni
fruscianti di sangue
per riprendere la caccia.
Balza, fra i sassi di un fiume
argento liquido, ed un crepitio distante
riflette, nelle sue zanne da lupo.